Simone Cristicchi, Giorgia, Lucio Corsi, Brunori Sas e Achille Lauro. Sono i cinque artisti più votati dalla giuria composta dalla giuria della sala Stampa, tv e web “Lucio Dalla” (di cui fa parte anche SassiLive con l’inviata Cinzia Clemente) al termine della prima serata del 75° festival di Sanremo.
Un Festival condotto nella serata inaugurale da Carlo Conti in compagnia di Gerry Scotti, al suo primo festival della sua onorata carriera da presentatore e Antonella Clerici.
L’omaggio ad Ezio Bosso, il ricordo di Fabrizio Frizzi, ii video-messaggio di Papa Francesco, l’iconica canzone per la “Imagine ” di John Lennon eseguita dalla israeliana Noa e dalla palestinese (con passaporto israeliano) Mira Awad, l’esplosiva performance di Jovanotti con 100 batteristi della mitica band “Rockin’ 1000” coinvolti per l’occasione e l’intervento di Gianmarco Tamberi che annuncia la presenza ai giochi olimpici di Los Angeles 2028.
Sono stati questi i momenti salienti che hanno fatto da splendida cornice alle esibizioni dei 29 cantanti in gara.
Michele Capolupo
Riportiamo di seguito la scaletta con l’ordine di uscita dei cantanti in gara e degli ospiti della prima serata della 75^ edizione del Festival di Sanremo, in programma al teatro Ariston dall’11 al 15 febbraio 2025.
Michele Capolupo
20.45 Apertura del Festival con omaggio a Ezio Bosso
20.48 Ingresso Carlo Conti
20.51 Gaia – “Chiamo io chiami tu”
20.57 Francesco Gabbani – “Viva la vita”
21.03 Ingresso Gerry Scotti
21.06 Rkomi – “Il ritmo delle cose”
21.12 Noemi – “Se t’innamori muori”
21.23 Ingresso Antonella Clerici
21.26 Irama – “Lentamente”
21.32 Coma_Cose – “Cuoricini”
21.38 Simone Cristicchi – “Quando sarai piccola”
21.44 Marcella Bella – “Pelle diamante”
21.50 Achille Lauro – “Incoscienti giovani”
22.01 Noa e Mira Awad cantano “Imagine”
22.10 Giorgia – “La cura per me”
22.16 Willie Peyote – “Grazie ma no grazie”
22.27 Rose Villain – “Fuorilegge”
22.37 Jovanotti canta “L’ombelico del mondo”, “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, un medley (“I love you baby”, “Fuori onda”, “A te”) e “Un mondo a parte”
22.45 Sul palco Gianmarco Tamberi
23.00 Nuovo ingresso Antonella Clerici
23.03 Olly – “Balorda nostalgia”
23.09 Elodie – “Dimenticarsi alle 7”
23.16 Shablo feat. Guè, Joshua & Tormento – “La mia parola”
23.22 Massimo Ranieri – “Tra le mani un cuore”
23.35 Raf canta “Self control” dal Suzuki Stage
23.41 Tony Effe – “Damme ‘na mano”
23.47 Serena Brancale – “Anema e core”
23.53 Brunori Sas – “L’albero delle noci”
00.03 Modà – “Non ti dimentico”
00.09 Clara – “Febbre”
00.16 Lucio Corsi – “Volevo essere un duro”
00.22 Fedez – “Battito”
00.38 Bresh – “La tana del granchio”
00.44 Sarah Toscano – “Amarcord”
00.55 Joan Thiele – “Eco”
01.01 Rocco Hunt – “Mille vote ancora”
01.07 Francesca Michielin – “Fango in Paradiso”
01.13 The Kolors – “Tu con chi fai l’amore”
01.19 Collegamento con Alessandro Cattelan al Dopofestival
01.21 Terzo ingresso di Antonella Clerici
01.28 Collegamento con Rai Radio 2
01.30 Conti, Clerici e Scotti leggono la classifica provvisoria delle prime 5 posizioni (non in ordine)
la mia constatazione personale in poche parole è che la vera grande musica, le grandi canzoni sono racchiuse nell’arco di una decina di anni del festival che vanno da fine anni ’70 a metà anni ’90, il metro di paragone è quello, erano festival in cui la qualità, le armonie delle canzoni erano a livelli stratosferici, canzoni che sono rimaste indelebilmente nella memoria collettiva, icone senza tempo, composte da artisti ispiratissimi, grandi costruttori di melodie e armonie, veri specialisti dell’arte canora. Nei festival di quegli anni, se devo proprio scegliere, quelli in sequenza del 81-82-83 sono in assoluto i migliori, tutte le canzoni di quei festival sono capolavori assoluti di musica geniale, sfornate da grandi ‘maestri’ della musica; oggi il festival, paragonato a quegli anni, è solo un grande spettacolo, dove il centro dell’attenzione è tutto il contorno del festival, non è piu’ la canzone che quindi diventa marginale rispetto a tutto il resto, prevale nettamente un gigantesco gossip che la fa da padrone, ma questo perchè mancano totalmente artisti che sappiano fare vera musica, canzoni che lasciano il segno a distanza di decenni, canzoni che ti prendono, ti catturano, come è stato in quei favolosi ed irripetibili anni ’70 e ’80, anni che hanno lasciato un autentico tesoro inestimabile di produzioni artistiche di grandissimo livello, io le chiamo icone senza tempo, artisti, band e cantautori italiani e stranieri, fuoriclasse assoluti della musica, ci hanno regalato opere d’arte musicale che non temono confronti dopo vari decenni e non sono minimamente scalfiti dalla musica odierna. Bisognerebbe candidare tutta la musica anni ’70, ’80 e un po’ dei primi ’90 a patrimonio dell’umanità, non ce n’è per nessuno.