Marco Quintano, “head of music” di Radio Radiosa, commenta la terza serata del Festival di Sanremo 2014. Clicca qui per scoprire la guida al Festival della Canzone Italiana edizione numero 64 e scopri di seguito il report sulla terza serata.
Una terza serata che da finalmente spazio alla musica, sin dall’inizio, con un meritato omaggio al Maestro Claudio Abbado scomparso un mese fa da parte dell’Orchestra Filarmonica del Teatro La Fenice di Venezia diretta dal Maestro Diego Matheuz sulle Nozze di Figaro di Mozart.
Rodaggio terminato, il Festival di questa 64ma edizione è entrato a pieni giri nel cuore di una buona parte degli italiani. Le canzoni vengono canticchiate in giro per le strade, le radio cominciano i loro primi passaggi radiofonici e come per magia gli italiani si ritrovano a cantare ed amare 20 nuove canzoni conosciute ancora una volta sul palco dell’Ariston.
In questa terza serata tanta musica, con l’esibizione dei Campioni in gara e le ultime 4 Nuove Proposte. Ma non solo. Ad allietare il cuore della serata, uno strepitoso RENZO ARBORE che a suon di mandolini, canti popolar napoletani e un dolce omaggio a Murolo ha trasformato il Teatro Ariston in un ambiente surreale, dove il pubblico composto e ben vestito ha voluto concedersi un po’ di meritato svago. Dopo Raffaella Carrà, Claudio Baglioni questa sera è tutta per Arbore la standing ovation del pubblico di Sanremo.
Sanremo ha accolto un ennesimo monologo, questa volta della “Lucinina” Littizzetto, puntando la sua attenzione sul tema del Festival di quest’anno “La grande bellezza”, sul tempo che passa e sui differenti effetti estetici su uomini e donne. “Ognuno è bello a modo proprio ed è la normalità” – queste le parole della Littizzetto – “Tutti siamo diversi. Un mondo di uguali è l’incubo totalitario come il nazismo che ammazzava i deboli e i diversi”.
Ma SANREMO non è SANREMO senza occasionali imprevisti che, seppur tristemente organizzati precedentemente, hanno saputo stupire e divertire il pubblico dell’Ariston. Uno speciale “flash mob del canto” ha preso vita all’improvviso tra la platea e decine di improvvisati cantanti hanno travolto gli italiani regalando il momento più divertente dopo quasi 20 anni di Festival.
Un SANREMO che non finirà mai di stupire e che già stila una provvisoria, seppur prevista, classifica generale, dove spicca al primo posto subito Francesco Renga. Tra i giovanissimi passa il turno il gioiellino del Sud Rocco Hunt con la sua “Nu juorno buono” e The Niro con “1969”.
Un SANREMO criticato, chiacchierato, amato, odiato, ma resta un festival che lentamente porta ad amare la musica a 360°.
Marco Quintano – Head of Music – Radio Radiosa
Sanremo, speciale W La trottola di Sergio Laterza
Crollano gli ascolti. Per quale motivo? Tanti, 1° la gente si è rotta le scatole, 2° non c’è voglia di ridere,3° c’è poco da ridere, 4° i vuole una nuova formula, più giovane e che premi le eccellenze anche
nella musica, devono votare veramente da casa.