Questa sera nel complesso Le Monacelle di Matera per la 28^ edizione del VivaVerdi Multikulti di Arteria è in è stato proposto al pubblico il concerto di beneficenza con la presentazione del cd “Nico Andrulli Project” a favore dell’associazione Aura Blu, il sodalizio che riunisce familiari e amici di persone autistiche adulte per dare loro dignità e sostegno, oltre che ai loro familiari, con un programma di interventi riguardanti il “durante noi” e, quindi, per garantire il mantenimento dell’autonomia delle persone con disabilità e l’accrescimento degli strumenti di autonomia e socializzazione.
Nel corso del concerto è stato presentato il lavoro discografico “Nico Andrulli Project”, ultimo lavoro dell’artista materano: in scena Nico Andrulli, basso elettrico e voce; Teresa Tralli, voce; Elisa Calabrese, flauto; Magda Azzilonna, chitarra elettrica; Mariano Papapietro, chitarra acustica; Domenico Natrella, tastiere; Francesco Paolicelli, batteria. Gli artisti si sono esibiti senz percepire alcun cachet.
Le curiosità sul progetto discografico: «Di autismo non se ne parla mai abbastanza – afferma il musicista Nico Andrulli –. Soprattutto di autismo grave in età adulta. Ultimamente è stato introdotto a livello istituzionale il concetto di “dopo di noi”, cioè di quelle metodologie e procedure che dovrebbero sostenere quegli adulti e quelle adulte che, con il passare degli anni, per forza di cose restano orfani. Il tutto è abbastanza pericoloso. Se pur esistano – anche abbastanza vicino alla nostra città – esempi virtuosi, il rischio è quello di avere una grande RSA (con tutto il rispetto per le RSA) dedicata agli autistici con varie stanze piene di letti con esseri umani allettati e sedati. L’immagine è un po’ forte, lo so. Ma tant’è. Oppure, analizzando la situazione attuale, esistono dei centri in cui si “curano” – nel senso di prendersi cura – indistintamente tutte le forme di disabilità, allo stesso modo.
Trent’anni faho conosciuto il papà e la mamma di una bambina autistica (ora trentenne). Siamo ancora molto legati. Durante il lock down ci siamo sentiti spesso telefonicamente. Vi risparmio i dettagli, ma quello che mi raccontava aveva del terrificante. Così abbiamo deciso insieme di fare qualcosa. Altri genitori si sono aggiunti, medici, imprenditori. Erano i primi passi dell’associazione Aura Blu, che si occupa di progettare un “dopo di noi” dignitoso e, soprattutto, un “durante noi” che possa provvedere alle famiglie intere.
Il disco “Aura Blu” nasce con l’intento di realizzare uno strumento che possa raccontare il dramma dell’autismo. Spero che quante più persone vengano sensibilizzate su questo tema. Bisogna, come in tutte le cose, creare una massa critica che chieda a gran voce di occuparsi degli ultimi, di tutti gli ultimi».
L’artista – Nico Andrulli è nato a Matera il 22 settembre del 1988 si occupa, oltre che di musica, di graphic design e di comunicazione. Debutta con il suo progetto solista nel 2016 e pubblica il suo primo EP nel 2017. Sempre nel 2017 si diploma in basso elettrico jazz presso il Conservatorio “E.R. Duni” di Matera. Pubblica nel 2019 il concept album Rosso Sikelia, e nel 2022 co-fonda la formazione Lyko” con la quale pubblica l’album Lykos feat. Silvia Bolognesi. Il disco Aura Blu, pensato e realizzato per raccogliere fondi per l’omonima associazione, racconta attraverso le parole di un ipotetico ragazzo autistico – purtroppo solo pensate – il suo dramma.
L’associazione Aura Blu – “In brevissime parole. Può una mamma o un papà migliorare la vita del proprio figlio o figlia? Può un gruppo di persone qualsiasi aiutarsi a vicenda? Può un’idea diventare un progetto utile a tutti? La risposta a tutte e tre le domande è: si! “Aura Blu” è una associazione. Abbiamo un solo obiettivo: dare dignità e sostegno alle persone autistiche adulte e alle loro famiglie con un programma di interventi riassumibili in sole due parole: durante noi. Siamo partiti fin da subito con le idee molto chiare. Sapevamo che l’iniziativa lanciata avrebbe dovuto portare ad un risultato duraturo nel tempo. Grazie alla collaborazione avviata con la Fondazione Trentina per l’autismo e con la relativa cooperativa sociale, proveremo a esportare il loro modello gestionale nel territorio della nostra città. L’assetto organizzativo di tale modello è molto semplice: un centro semi-residenziale, gestito da personale medico specializzato ed educatori, sostenuto da una Fondazione. Per arrivare a rendere fattivo tale assetto il nostro lavoro è iniziato dalla formazione di un Comitato promotore della Fondazione, indipendente da ogni movimento politico e confessionale, divenuto poi una associazione il cui compito è quello di sensibilizzare, aggregare, intorno al tema “autismo in età adulta”, cercando di recuperare fondi attraverso bandi regionali, nazionali ed europei, e finanziare il progetto coinvolgendo la comunità imprenditoriale, locale e nazionale, facendo leva sull’economia circolare e sulla responsabilità sociale d’impresa. Abbiamo poi conosciuto altre realtà, come quella pugliese de “Gli Amici di Nico”, con la quale stiamo iniziando a collaborare”.
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La fotogalery del concerto (foto www.SassiLive.it)