Dalle voci nei vicoli al suono della Gravina fino al celebre cucù di Tommaso Niglio. Questi sono stati i temi di ispirazioni delle composizioni originali che i Gaze of Lisa hanno presentato venerdì sera al Campus dell’Università di Basilicata nell’ambito del cartellone di Suoni del Futuro Remoto.
Nell’introduzione alla serata la professoressa Chiara Rizzi, dell’Unibas ha messo in evidenza anche il lavoro degli studenti riuniti sotto il nome di UniBanda che hanno unito temi e suggestioni in alcune installazioni sonore che seguono il progetto e ne fanno un unicum.
Una location,quella scelta per gli appuntamenti del progetto di Matera capitale europea della Cultura del 2019, coprodotto da Onyx Jazz Club e da Fondazione Matera-Basilicata 2019, che è stata aperta per la prima volta e che ha confermato la grande suggestione dei luoghi scelti da Onyx e un probabile nuovo sito per ambientare iniziative culturali, come ha sottolineato il Direttore generale dell’Unibas, Giuseppe Romaniello. Un esordio di grande successo che si lega al tema centrale del dossier di Matera 2019, ovvero “Open” – aperto come ha ricordato Ariane Bieou manager culturale della Fondazione Matera-Basilicata 2019 che ha anche messo in evidenza il valore del progetto Suoni del Futuro Remoto.
Il trio “Gaze of Lisa” è composto da Carmine Fascella (voce, chitarra), Pierdomenico Nicglio (batteria, voce, sintetizzatori) e Damiano Niglio (Basso, cori e sintetizzatore). Il progetto musicale del gruppo ha esordito nel 2018 con “Hidden”, il primo ep che ha registrato ottime recensioni. Sonorità elettroniche e rock, con chitarre processate e ritmiche impastate a sintetizzatori ambientali hanno conquistato il pubblico e reso questo gruppo una delle realtà emergenti con maggiore potenziale . Attualmente i Gaze of Lisa lavorano al loro nuovo album.