E’ nato in Kazakistan, ha la residenza nella città tedesca di Colonia ma gira il mondo con il suo violino speciale e i suoi occhiali al prisma di vetro. E’ Roman Kim, protagonista questa sera all’Auditorium Gervasio nel concerto “Un classico un po’ rock” con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Piero Romano. Per il fenomenale musicista un’altra serata da incorniciare nella città dei Sassi.
Dopo l’esecuzione affidata all’Orchiestra della Magna Grecia di una composizione di Antonín Dvořák, la Sinfonia numero 8 in Sol maggiore per orchestra, in particolare Allegro con brio. Adagio, Allegretto grazioso e Allegro ma non troppo, Roman Kim ha regalato al pubblico grandi emozioni con il concerto per violino e orchestra in Si minore (allegro, andante, moderato eroico) e I brindisi, introduzione e variazioni sul tema “Libiamo”, lieti calici dall’opera “La Traviata” di Giuseppe Verdi per violino e orchestra. E nel finale il concerto da classico è diventato un po’ rock con i grandi successi di Yes, Michael Jackson, The Doors e le variazioni di Nicola Paganini dell’inno inglese “God save the queen”.
Roman Kim, nato in Kazakistan, è uno dei violinisti più controversi del nostro tempo. Il giovane virtuoso di Colonia è tenuto in grande considerazione da tutti i grandi violinisti mondiali, Ivry Gitlis descrive la sua arte come “uno degli spettacoli più incredibili che abbia mai sentito, da quando sono nato”. Durante la sua breve carriera, Kim ha ampliato i confini tecnici del suo strumento, seguendo le orme di Niccolò Paganini. Come solista, Kim è elogiato dalla critica per l’energia esplosiva del suo suono, il suo incredibile virtuosismo, la sua tecnica impeccabile e la purezza del suo tocco. Come innovatore sviluppa costantemente nuove tecniche per soddisfare le sue idee creative. Ha inventato un nuovo tipo di archi, utilizzato da diversi violinisti, e sperimentazioni sull’uso dei vetri prismatici. Come compositore, Kim non si preoccupa delle scuole e delle convenzioni, ma scrive e organizza la musica che è un’espressione dei suoi sentimenti romantici e sfida le sue capacità artistiche, oltrepassando i confini di ciò che si pensava fosse tecnicamente possibile sul suo strumento, solo alcuni anni fa. Tra le sue composizioni di successo troviamo la parafrasi “I Brindisi”, “Dies Irae” per violino solo, e il suo concerto per violino, presentato a Cluj Napoca (Romania) nel 2017. Le sue trascrizioni polifoniche per violino solista di “Eine kleine Nachtmusik” di Mozart e “Highway Star” dei Deep Purple hanno fatto scalpore. La sua trascrizione polifonica di “Air” di Bach è stata pubblicata da Bärenreiter nel 2015 ed esaurita in pochi mesi. Anche i suoi “Tre romanzi” per violino e pianoforte hanno riscosso un enorme successo dopo essere stati pubblicati da Bärenreiter.
La fotogallery del concerto (foto www.SassiLive.it)