Matera ha celebrato questa sera il 73° anniversario del 25 aprile con un grande spettacolo di musica e teatro all’Auditorium Gervasio.
Per il progetto “MateraOpera… a Scuola” a cura del direttore artistico Vincenzo Perrone è stato presentato al pubblico “Un piccolo flauto magico”, una parodia mozartiana scritta, musicata e interpretata da “Il musicattore” Luigi Maio e con la partecipazione della Fondazione Orchestra Lucana diretta da Nicola Ventrella.
Dopo il grande successo dell’Histoire du Soldat al “Festival Duni” con l’Ensemble Gabrieli e di Façade al Quirinale con l’Ensemble Walton della Rai il musicattore Luigi Maio è ritornato a Matera per offrire al pubblico la sua esilarante parodia mozartiana “Un Piccolo Flauto Magico”.
Un’occasione speciale per festeggiare nel giorno della Liberazione gli ideali di libertà, dignità e uguaglianza con un’opera che celebra ed esalta, nel linguaggio allegorico della fiaba, l’aspirazione umana alla libertà e alla conoscenza: il mozartiano Flauto Magico nella versione del musicattore genovese pone un quesito a grandi e piccini: cosa sarebbe accaduto se, alla prima del Flauto Magico, tutti i cantanti avessero dato forfait?
Nel corso di Un Piccolo Flauto Magico, Maio veste i buffi panni di un attore contemporaneo di Mozart – Karl Ludwig Gieseke – strampalato protagonista di questa versione “riveduta e scorretta” del capolavoro mozartiano, parodia nata da un curioso aneddoto: nel 1791, sulla scena del debutto del Flauto Magico all’Auf der Wieden di Vienna, Gieseke improvvisò una gag che suscitò risate e applausi in sala. In seguito, montandosi un po’ la testa, l’attore rivendicò la paternità del libretto dell’opera, accusando di plagio il vero autore del testo, Emanuel Schikaneder, direttore del teatro, attore, cantante nonché amico e librettista di Amadeus!
Nella fantasia di Luigi Maio, Gieseke diviene il doppio parodistico di Salieri: come quest’ultimo fu rivale del collega Mozart, così il primo lo fu di Schikaneder!
Così, durante la pausa pranzo di una prova dell’originale Zauberflöte (titolo originale del Flauto Magico), Maio-Gieseke cercherà di «far valere i suoi diritti» corrompendo col suo «magro stipendio d’attore» il pianista del teatro e qualche cantante del coro, per allestire nei sotterranei dell’Auf der Wieden una clandestina versione da camera della favola mozartiana.
Ma Gieseke, improvvisato e squattrinato impresario, abbandonato dai cantanti, sarà costretto a interpretare tutti i ruoli del Flauto Magico, in un comico stravolgimento che coinvolgerà, in scena, gli agguerriti musici della Fondazione Orchestra Lucana – diretti dall’esperta bacchetta di Nicola Ventrella – nonché il pubblico in sala: si passerà da un’implacabile Regina della Notte sofferente d’insonnia, a un Papageno allergico… alle piume!
Questo secondo l’irresistibile verve musicale e teatrale di Maio, al servizio di uno spettacolo che ha dettato una nuova tendenza mozartiana tra i giovanissimi: con Un Piccolo Flauto Magico, di cui ha scritto il testo, curato le musiche originali nonché le riduzioni dell’opera, Maio rende omaggio alle settecentesche parodie dei capolavori di Mozart – improvvisate dallo stesso Schikaneder per la gioia del grande Amadeus – raffinati divertissements dei quali, purtroppo, non ci è rimasta alcuna traccia…
Grazie alla verve concertante del genovese «Musicattore», il pubblico si è divertito con quello che Rudolph Angermüller ha definito “l’unico ed esilarante Teatro da Camera sul Flauto Magico”.
Uno spettacolo realizzato cdalla Fondazione Orchestra Lucana in collaborazione con Prefettura, Comune e Provincia di Matera, ha ricevuto il patrocinio della Sede Nazionale di AMI – Associazione Mozart Italia di Rovereto.
La fotogallery dello spettacolo “Un piccolo flauto magico” (foto www.SassiLive.it)