Un sogno, una preghiera melodica, una testimonianza toccante, sono l’essenza di un dono in memoria di Papa Wojtyla. Vittoria Siggillino, autrice giornalista e cantante originaria di Grassano, in provincia di Matera, in una notte triste e silenziosa si sveglia grazie all’immagine del Santo Papa al quale si era rivolta in preghiera per chiedere di salvare il suo amato padre da una brutta leucemia. Brividi, lacrime, ma soprattutto la luce di un grande Uomo hanno ispirato la giovane scrittrice ad accendere il suo animo, e mentre scorrono le parole e la sua Ave Maria diventa una preghiera musicale emozionante.
”Non dormivo da giorni – racconta Vittoria Siggillino – ero tormentata dalla tragica situazione di mio padre, e della sua lotta impari contro un drago mostruoso: una leucemia acuta. Disperazione totale e pianto, finche’ sfinita, mi sono addormentata e sono stata catapultata, in sogno, all’ingresso di una casa non mia. Apro la porta e vedo Sua Santita’ Giovanni Paolo II. Ho pensato subito di chiedere intercessione per mio padre e il Papa a quel punto mi ha fermato… Che brividi, era cosi’ reale! Mi disse che sarebbe stata fatta la volonta’ di Dio, non la mia. Dovevo imparare dall’esempio della Vergine Maria, che aveva vissuto con dignita’ e dolcezza, la morte tanto ingiusta del figlio. E infine, aggiunse, che al momento giusto avrei capito il senso di questo messaggio per tutti. Ho aperto gli occhi invasi dalle lacrime piu’ amare. Sono corsa a scrivere come in trance, mentre in tv passavano proprio le immagini di Wojtyla, giovane e identico al mio sogno”.
Il canto di Vittoria Siggillino si è trasformato in una preghiera in musica grazie all’arrangiamento del musicista Ciro Di Bitonto e durante l’udienza di mercoledì 23 aprile 2014, a soli quattro giorni dalla canonizzazione di Papa Wojtyla avvenuta domenica scorsa Vittoria Siggillino si è ritrovata a Roma in piazza San Pietro con una delegazione dell’Ucsi-Unione Stampa Cattolica Italiana di Basilicata. In questa circostanza memorabile Vittoria Siggillino ha regalato attraverso la sua Ave Maria il messaggio ricevuto in sogno da Giovanni Paolo II a Papa Francesco. Un’esperienza straordinaria che attraverso una preghiera musicale ha raccontato una notte insonne, la sua fede e l’esempio di Maria.