Walter Ricci canta il Great American Songbook. La voce potente e flessibile di un grande musicista italiano riscalda e colora attraverso brani che hanno fatto la storia del repertorio americano lo spazio live del “Groove beer e grill” di Matera. Chi ascolta Walter Ricci non può che condividere un dato inconfutabile: siamo di fronte ad un talento emergente, ad un “golden-boy” della musica italiana destinato a diventare un grande artista. Il giovane cantante napoletano Walter Ricci ha offerto una performance strepitosa grazie al feeling che si è subito instaurato con il materano Cosimo Maragno alla chitarra, il bernaldese Giuseppe Venezia al contrabbasso e il potentino Maurizio Matera alla batteria.
Frank Sinatra, Tony Bennett, Nat King Cole, George Gershwin, Cole Porter, Irwin Berlin, Richard Rogers & Lorenz Hart: sono gli artisti selezionati per l’evento musicale che ha confermato il talento puro dello “scugnizzo” Walter Ricci, uno che a 22 anni vanta già un’esibizione con Michael Bublè a Domenica In nell’edizione di tre anni fa condotta da Pippo Baudo e che collabora con i più grandi jazzisti italiani come Mario Biondi, Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso e Daniele Scannapieco (con quest’ultimo musicista Ricci ha costituito anche un quintetto). Dopo un live che ha confermato l’indiscutibile qualità artistica delle corde vocali di Walter Ricci il giovane cantante del quartiere Sanità svela le sue emozioni e confessa le sue passioni in ambito musicale: “Ho il tarlo del jazz ma mi piace tutta la musica, anche quella pop, naturalmente se fatta bene, come per esempio quella di Elisa o di Sergio Cammariere. E’ stato davvero un piacere suonare per la prima volta a Matera. Lo scorso anno dovevo esibirmi nei Sassi di Matera grazie all’amicizia che mi lega con Angelo Calculli (ideatore e presidente di Officina del Jazz, associazione materana che aveva promosso diversi eventi nelle ultime stagioni – ndr), una persona fantastica che colgo l’occasione per salutare. Ho notato che il pubblico ha gradito il concerto, perchè a quanto pare il jazz fermenta in questa città. C’era molta attesa e curiosità per la mia esibizione e sono davvero contento per aver regalato al pubblico una serata di grande musica. Io sono quasi un autodidatta perchè ho smesso di studiare a 17 anni, in realtà dovrei riprendere a curare le mie corde vocali perchè altrimenti rischio di compromettere le mie esibizioni dal vivo. Spero naturalmente di poter conciliare i numerosi impegni professionali. Oltre ai concerti ho la fortuna di poter lavorare in un mio studio discografico e sto lavorando ad un progetto pop firmato Walter Ricci grazie a canzoni scritte da grandi autori italiani.”
Ti vedremo presto a Sanremo? “Di sogni che ne sono tanti, quello principale è di portare avanti la mia carriera sino alla morte, perchè questo è il mio mondo, per quanto mi riguarda eventi come il festival di Sanremo o altri appuntamenti musicali non posso fare previsioni”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’esibizione di Walter Ricci live (foto www.sassilive.it)
Chi è Walter Ricci
Walter Ricci nasce e cresce in un ambiente musicale. Suo padre Luigi, diplomato al conservatorio, lo stimola ad ascoltare ogni genere musicale, dalla classica al jazz. Sará peró il jazz a incuriosirlo e ad appassionarlo fin da giovanissimo. Ascolta e apprende i vari stili, dallo swing al bebop, fino al contemporary jazz.
A otto anni inizia a cantare imitando colossi come Frank Sinatra, Tony Bennet ed Ella Fitzgerald, e a undici comincia a studiare, con l´ausilio del pianoforte, la tecnica dell´improvvisazione.
In tre anni raggiunge una maturitá tale da consentirgli di affiancare sul palco musicisti giá noti e si allena nella migliore palestra per questo genere musicale, la jam-session.
A soli quattordici anni si esibisce nei migliori clubs italiani.
Nel 2006 ha vinto il Premio Nazionale Massimo Urbani, dove ha avuto la possibilitá di conoscere grandi musicisti.
Nel 2007 suscita l´interesse di alcune testate giornalistiche come Jazz magazine e Jazzit, che gli dedicano delle interviste.
Nel 2008 incontra Stefano Di Battista, che diventerá il suo produttore artistico, e con il quale si esibisce come ospite nelle sue tournée in Italia e all’estero.
Nonostante la sua giovane etá, Walter Ricci dimostra di avere la padronanza vocale della grande tradizione dei piú noti crooners d’oltre Oceano, ma richiama anche l’influsso di generi contemporanei, che confluiscono spontaneamente in uno stile contaminato da nuove sonoritá, spaziando abilmente dal jazz al pop.
Biografia completa di Walter Ricci
Walter Ricci classe 1989, nasce e cresce in un ambiente musicale. Suo padre Luigi, diplomato al conservatorio, lo stimola ad ascoltare ogni genere musicale, dalla classica al jazz. Sará peró il jazz a incuriosirlo e ad appassionarlo fin da giovanissimo. Ascolta e apprende i vari stili, dallo swing al bebop, fino al contemporary jazz. A otto anni inizia a cantare imitando colossi come Frank Sinatra, Tony Bennet ed Ella Fitzgerald, e a undici comincia a studiare, con l’ausilio del pianoforte, la tecnica dell’improvvisazione. In tre anni raggiunge una maturitá tale da consentirgli di affiancare sul palco musicisti giá noti e si allena nella migliore palestra per questo genere musicale, la jam-session. A soli quattordici anni si esibisce nei migliori clubs italiani insieme al suo quartetto. Nel 2006 ha vinto il “Premio Nazionale Massimo Urbani”, dove ha avuto la possibilitá di conoscere grandi musicisti con i quali ha condiviso esperienze musicali molto significative. Nel 2007 suscita l’interesse di alcuni network internazionali e testate giornalistiche come “Jazz Magazine” e “Jazzit”, che gli dedicano varie interviste. Nel 2008 incontra Stefano Di Battista, con il quale Si esibisce come ospite nelle sue Tournée in Italia e all’estero, toccado la Francia, Spagna, Svizzera, partecipando a noti Festival di Jazz come “Festival Jazz di Terni”, “Teggiano Jazz Festival”, Pozzuoli Jazz Festival”, Ispani Jazz Festival” Peperoncino Jazz Festival”, “L’Ajaccio Jazz in Corsica”, “Jazz a la Coste” di Malaga e molti altrettanto famosi. Nello stesso anno la voce compare all’interno dell’album “TOUCH” di Lorenzo Tucci, uno dei batteristi jazz di maggior talento in italia, distribuito dalla “SCHEMA RECORD” in Giappone e in altri paesi. Nel 2009-10 arriva l’incontro con Pippo Baudo dove quest’ultimo lo invita all’interno degli studi di Rai 1, al programma “Domenica In” collaborando insieme ad artisti di fama Internazionale. Anche durante quest’anno segue un ulteriore collaborazione artistica con un noto musicista, Guido Pistocchi nell’album “SPRING TIME” etichettato da “DEJAVU RECORD”. Grazie alle sue importanti esperienze artistiche, lo hanno portato ad incontrare i più noti cantanti italiani tra cui Mario Biondi, portandolo alla collaborazione con quest’ultimo di un duetto della traccia n.6 “The Door is Still Open to My Heart”, brano presente nell’ ultimo Album intitolato “DUE”, e lo coinvolge oltretutto nel suo Tour. Una delle sue ultime innovazioni artistiche nasce nuovamente da un amicizia e collaborazione con Daniele Scannapieco, creando un disco in omaggio a uno dei più grandi compositori della storia, dandogli appunto il nome di “The Cole Porter Songbook”. Nonostante la sua giovane etá, Walter Ricci continua ad esibirsi con il suo quartetto e con altri vari progetti, dimostrando di avere la padronanza vocale della grande tradizione dei piú noti crooners d’oltre Oceano, ma richiama anche l’influsso di generi contemporanei, che confluiscono spontaneamente in uno stile contaminato da nuove sonoritá, spaziando abilmente dal jazz al pop.