Antonio Bassolino diventa sindaco di Napoli nel 1993. E la città della camorra, dei rifiuti, del traffico insopportabile e con il più alto numero di disoccupati decide di combattere i suoi stereotipi attraverso una nuova strategia politica, che punta a valorizzare l’arte ma anche a mettere in relazione il centro borghese con le periferie in cui si concentra il basso proletariato, la povera gente attraverso la costruzione di una grande metropolitana. Bassolino è il primo sindaco ad inventare la festa in piazza nella notte di Capodanno. Le sue idee sono entusiasmanti ma qualcosa evidentemente non è andato per il verso giusto quando Bassolino è diventato il governatore della Regione Campania, come ammetterà anche il diretto interessato durante il suo intervento.
“Napoli, Italia” presentato a Matera nella sala conferenze della Camera di Commercio è stato introdotto da Pietro Simonetti, promotre del’iniziativa e responsabile del Centro di documentazione e di ricerche economiche e sociali e ha poi fatto registrare gli interventi del senatore Filippo Bubbico e del sindaco di Matera, che ha condiviso l’esperienza al Senato anche con Anna Maria Carloni, la moglie di Antonio Bassolino, che ha deciso di accompagnare l’autore nel suo viaggio culturale in Basilicata.
“Napoli – ricorda Bassolino – è stato un punto di riferimento per il mondo – quando ho ricoperto la carica di sindaco ma il blocco di potere Pdl-Lega ha poi penalizzato tutto il Sud del Paese, non soltanto la mia città. Oggi mi occupo di ricerca culturale e ricopro la carica di presidente della Fondazione SUDD. L’Italia purtroppo oggi è ferma perchè negli ultimi quindici anni i governi di centro sinistra e di centro destra non sono riusciti a mettere in campo un progetto credibile per il rilancio del nostro Paese. C’è stato un breve periodo, dal ’96 al 2000 in cui si è registrato un leggera inversione di tendenza ma poi la situazione è peggiorata anno dopo anno. Secondo il mio punto di vista bisogna andare oltre i partiti e ritornare a vivere l’esperienza del ’93 ripartendo dalle città. Con l’elezione diretta del sindaco nel ’93 c’è stata la rilegittimazione della politica. I partiti sono importanti, ma non devono invadere le istituzioni. E per dare una svolta a questo Paese occorre ripartire dal basso, fare in pratica l’esatto contrario di quello che ha fatto Berlusconi quando è entrato in politica.” Bassolino era già stato a Matera nel 2002, in occasione delle elezioni amministrative che favorirono il successo del candidato sindaco del centro-sinistra Michele Porcari, presente in sala insieme a tanti altri esponenti dell’attuale centro-sinistra materano. E’ tornato nella città dei Sassi con grande piacere e dopo una breve visita guidata ai rioni Sassi in compagnia del sindaco Adduce ha ripercorso nel corso del suo intervento i fatti storici più importanti che hanno segnato la sua carriera politica cominciata alla tenera età di 17 anni. “Napoli, Italia” non è un libro di memorie, precisa in apertura Pietro Simonetti. E sopratutto concentra la sua attenzione sull’esperienza politica maturata dal 1993 in poi, superando al termine di una campagna elettorale fatta “casa per casa” il candidato del centro-destra Alessandra Mussolini. Bassolino a Napoli ha fatto benissimo e come spesso accade in politica qualcuno ha pensato di candidarlo alla Regione Campania per estendere i benefici delle sue idee anche a tutto il territorio campano. Ma il modello-Bassolino non si poteva replicare in altri territorio di quella che l’ex primo cittadino di Napoli ha definito “una regione che ha una debole identità”. Pertanto Bassolino ha ammesso anche a Matera che “è stato un errore molto grave quello di ricandidarmi nel 2005”. L’emergenza rifiuti in Campania si trasformerà in un boomerang per Antonio Bassolino e le numerose inchieste avviate dalla Magistratura hanno inevitabilmente oscurato la sua lunga e apprezzata attività politica. Il 31 luglio 2007 è stato richiesto il rinvio a giudizio dalla Procura della Repubblica di Napoli per i presunti reati che avrebbe commesso durante il periodo tra il 2000 e il 2004 come commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania. Nel febbraio 2008 Bassolino viene rinviato a giudizio su richiesta della Procura di Napoli con ipotesi di reato che vanno dalla frode in pubbliche forniture, alla truffa ai danni dello Stato, abuso di ufficio, falso e reati ambientali, nel periodo in cui era Commissario Straordinario per l’emergenza rifiuti. Il 24 ottobre 2009 è indagato assieme al prefetto di Napoli Alessandro Pansa sul filone dei rifiuti;inchiesta relativa a presunte irregolarità nell’affidamento di lavori di bonifica di siti e falde inquinati lungo il litorale flegreo. Il 30 marzo 2010, Bassolino è stato nuovamente rinviato a giudizio dal giudice Vincenzo Alabiso. E’ accusato di peculato per aver versato 79 mila euro a uno dei consulenti del commissariato ai rifiuti. Tante inchieste che hanno minato anche la sua credibilità politica, quella che oggi Bassolino prova a riconquistare attraverso “Napoli, Italia”. A giudicare dalla scarsa presenza di pubblico, appena sessanta persone in sala tra cui molti militanti del PD, la strada sarà ancora molto lunga. Nel corso del suo intervento Bassolino ha fatto riferimento anche all’enorme caleidoscopio con cui si presenta il centro sinistra nel 2006 per battere Berlusconi. “A differenza della mia seconda affermazione alle Regionali, quando ho vinto doppiando Bocchino dimostrando di poterlo fare anche senza le forze di estrema sinistra e senza Mastella, per Prodi il ragionamento è completamente diverso, perchè senza Rifondazione Comunista e Udeur il professore di Bologna poteva stare a casa. Rispetto a quel periodo il centro-sinistra ha fatto poco per creare quel consenso sociale necessario per battere Berlusconi. Oggi che il premier è in difficoltà sarebbe opportuno presentare una politica alternativa, non solo per dare risposte ai problemi dell’Italia ma anche per affrontare i rapporti con i Paesi del Mediterraneo. Libia, Siria, Yemen, persino il Giappone, il tema del nucelare. Sono tutte questioni che questo governo non intende affrontare. Tocca quindi al centro-sinistra dimostrare di avere le idee giuste per ottenere la fiducia nel momento in cui si andrà a votare”.
Michele Capolupo
La fotogallery sulla presentazione ufficiale
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