NATALE A MATERA
AL MUSMA – MUSEO DELLA SCULTURA CONTEMPORANEA E AL MUSEO NAZIONALE D’ARTE MEDIEVALE E MODERNA DELLA BASILICATA I PRESEPI DI GIULIA NAPOLEONE E CARLO LORENZETTI
Sabato 11 dicembre 2010, alle ore 18, nelle sale del Musma – Museo della Scultura Contemporanea e, a seguire, in Palazzo Lanfranchi, sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata si inaugurano due presepi d’artista: Il presepe sfolgorante di Giulia Napoleone e Il presepe alluminato di Carlo Lorenzetti. Questa iniziativa rappresenta la naturale evoluzione del rapporto di collaborazione avviato dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e la Fondazione Zetema, avviata in occasione della Grande Mostra nei Sassi che il Circolo La Scaletta di Matera ha dedicato a Kengiro Azuma nell’estate 2010.
Il presepe di Giulia Napoleone
Splende, all’improvviso, il grande cielo di Giulia Napoleone, e si fa tutt’uno con la terra. È un istante felice, una gioia nuova, simile a un lago di stelle che cinge il globo, inonda l’anima di chi guarda, attonito, e si fa assorbire dal grande gorgo nel quale trova requie la lenta onda del cuore.
Un segno dopo l’altro, un raggio di luce incastonato in mille barlumi indirizzati verso la parte più intima della scena dove un sole sfolgorante – Gesù Bambino – assorbe, filtra e restituisce i guizzi che attraversano la Madonna, S. Giuseppe, il bue e l’asino, personaggi trasparenti eppure reali, mille volte ingranditi da uno specchio circolare, lo spazio, che abbraccia l’universo.
Il Bambino, all’epicentro della imponente spirale che si aggomitola in una immota sfera, mostra così il suo ruolo di Salvator Mundi, quanto sia insieme un punto di arrivo e di partenza al quale Giulia Napoleone, prima di tutti noi, perviene dalle musicali e estenuate ragioni di una linea che è idillio e nostalgia del tempo perduto, reiterato equilibrio che esprime da sé la ricerca dell’assoluto nella bellezza.
Giulia Napoleone è nata a Pescara nel 1936. Compie studi artistici e si diploma a Roma nel 1957. Inizia a incidere nel 1962. Frequenta dal 1965 la Sala Studio della Calcografia Nazionale di Roma, segue un corso di perfezionamento in tecniche grafiche presso il Rijksmuseum di Amsterdam (1967), partecipa ai Corsi Internazionali di Urbino (1976, 1977, 1983). Ha insegnato al I Liceo Artistico di Roma, all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila, alla Calcografia Nazionale di Roma, all’Università de la Laguna, Tenerife (Spagna), alla PUSA University, Aleppo (Siria). È Accademico Nazionale di San Luca.
Ha tenuto, in Italia e all’estero, mostre personali in vari musei e gallerie private. Ha partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali: XI e XII Quadriennale di Roma, Triennale di Milano, Triennale de Il Cairo, Biennali di Cracovia, Lubiana, Seoul, Osaka, Praga.
Mostre antologiche alla Biblioteca Sormani, Milano 1983, Musée des Beaux-Arts de la Ville, Le Locle, Svizzera 1990, Palazzo Martinengo, Brescia 1995, Istituto Nazionale per la Grafica, Roma 1997, Museo di Villa dei Cedri, Bellinzona, Svizzera 2001. Fino al 9 gennaio 2011, le sue incisioni sono esposte nel Gabinetto disegni e stampe degli Uffizi, Firenze. Larga parte del suo lavoro è ispirata alla poesia antica e moderna.
Il presepe di Carlo Lorenzetti
Il presepe alluminato di Carlo Lorenzetti, realizzato in alluminio, è composto di 22 personaggi, uomini e animali. La vera protagonista è Maria, che distende intorno lampi di vivace leggiadria, senza intaccare il tono del racconto carico di riferimenti al linguaggio teatrale che definisce dimensioni, posizioni, ruoli, unità, stabilità e valore domestico della macchina presepiale per sottrarla a ogni cristallizzazione di spontaneità e, soprattutto, all’elemento bucolico, alla finzione, alla eterogeneità e alla polimatericità che, dopo la settecentesca stagione napoletana, ancora la qualifica. Un foglio di alluminio inarcato, scavato, piegato e levigato suggerisce lo slancio più che rappresentare l’immagine impostata staticamente, tradotta con andamento ritmico nel semplice ed essenziale rapporto concavo-convesso e pieno-vuoto, realizzata per tagli di luce orientati dalla cometa. L’avvenimento evangelico, chiuso in uno spazio delimitato, non è distribuito in momenti. Ha un nucleo centrale nel Bambino scivolato con grazia dalle braccia della Madre, fuori da ogni riparo e da ogni amplificazione di ricordi.
Carlo Lorenzetti, nato a Roma nel 1934, allievo di Afro, Fazzini, Quaroni e Gerardi, è attivo dalla fine degli anni Cinquanta. La sua prima mostra personale è del 1962 alla Galleria Topazia Alliata di Roma. Nello stesso anno è invitato alla mostra “Scultori nella città”, organizzata da Giovanni Carandente a Spoleto con la presenza di tutti i più importanti scultori del mondo. Da allora, si sono susseguite le mostre personali nelle più note gallerie italiane e straniere e la partecipazione a mostre di rilievo come la Biennale di Venezia e la Quadriennale di Roma e le assisi internazionali di Zurigo, Montreal, Torino, San Paolo del Brasile, Alessandria d’Egitto, Colonia, Bucarest, Vienna, Cracovia, Lubiana, Dusseldorf, New Delhi, Tokyo, Bilbao, Hannover, Lòdz, Francoforte, Mosca e Leningrado, Buenos Aires, Osaka.
Lorenzetti ha vinto, tra gli altri, il Premio Antonio Feltrinelli per la scultura assegnatogli dall’Accademia Nazionale dei Lincei, e il Premio Presidente della Repubblica per la Scultura assegnatogli dall’Accademia Nazionale di San Luca.
I due presepi sono accompagnati da due volumetti pubblicati dalle Edizioni della Cometa, con un testo di Giuseppe Appella, le illustrazioni delle varie fasi di costruzione del presepe e notizie biobibliografiche. Per l’occasione, nella Biblioteca del Musma, dedicata a Vanni Scheiwiller, verrà esposta l’intera collezione di libri e cataloghi sui presepi nel mondo, dalle origini a oggi.
Prima dell’inaugurazione, introdotti da Raffaello De Ruggieri, Presidente della Fondazione Zetema, Giuseppe Appella, Critico d’arte, e Marta Ragozzino, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, illustreranno i due presepi, Carlo Lorenzetti e Giulia Napoleone leggeranno la Preghiera a Gesù Bambino scritta per l’occasione. I due presepi rimarranno esposti fino al 30 gennaio 2011 e visitabili negli gli orari di apertura dei due musei.
La serata a Palazzo Lanfranchi sarà allietata da un brindisi offerto da Villa Schiuma e dai suoni natalizi della zampogna di Giuseppe Salamone.