Pier Paolo Pasolini amava Matera, il suo fascino antico e selvaggio nonché le numerose testimonianze di un passato che si voleva forzatamente cancellare in nome della modernità e del progresso tecnologico.
Il periodo di tumultuosa crescita economica degli anni ‘50/’60, noto come Boom, non ammetteva e tantomeno concepiva quel modo di vivere semplice così distaccato dai ritmi frenetici che imponeva la società del tempo.
Una società avida e cinica che si allontanava sempre più dal valore reale delle cose e che aveva perso la coscienza delle sue tradizioni più profonde.
Pasolini, celebre regista e stimato intellettuale di fama internazionale, scelse Matera come location per il film “Il vangelo secondo Matteo” nel 1964, in quanto non solo la città richiamava fisicamente i luoghi della Terrasanta, allora devastati da guerre e abusivismo edilizio, ma simboleggiava anche l’arretratezza del Mezzogiorno da riscattare tramite la riscoperta di quella che oramai era considerata una vergogna nazionale, ovvero i Sassi.
Il riscatto dei Sassi, oggi Patrimonio Mondiale dell’Umanità, secondo la visione lungimirante di Pisolini, si poneva quindi in parallelo con la figura del Cristo rappresentata nel film.
Il Gesù del “Vangelo secondo Matteo”, infatti, richiamava proprio quella necessità di riscoprire l’umiltà delle cose e della vita che si sarebbe voluta cancellare dalla città di Matera a beneficio della cosiddetta “modernità”.
Oggi, a 43 anni di distanza, è ancora fortemente percepibile la carica di avanguardia che Pasolini contribui’ a portare all’annoso dibattito sulla futura destinazione di uso dei Sassi; egli, non solo a Matera, rimane attuale nel 2007 come lo era già nel 1964.
La Mediateca Provinciale di Matera, in collaborazione con il circolo culturale “I Basilischi” e la Provincia di Matera, ha voluto rendere omaggio a questo Maestro del cinema esponendo all’interno della propria struttura fotografie di colui che ebbe l’onore di accompagnarlo sul set durante le riprese del film, e cioè il giornalista nonché amico Domenico Notarangelo.
Gli scatti di Notarangelo, esposti in anteprima durante la nona edizione del Festival Internazionale dei Circoli del Cinema di Matera, costituiscono una preziosa testimonianza del passaggio di Pasolini a Matera, dei volti e dei luoghi che fecero da sfondo a questa importante produzione cinematografica.
La mostra fotografica “Il vangelo secondo Matera” rappresenta quindi un pezzo di storia della città che merita di essere divulgato il più possibile, e ciò è proprio quello che la Mediateca di Matera si sta impegnando a fare tramite l’attivazione di canali di scambio culturale legati al circuito del cinema indipendente F.I.C.C./I.F.F.S. (International Festival of Film Societies).
Pasolini ritorna quindi a Matera e da Matera riparte per Rovigno, città croata sede del “Rovigno Italian film festival”, che quest’anno dedica al Maestro una retrospettiva dei film migliori.
La mostra approderà successivamente a Genova, in Messico, in Brasile, e farà ritorno nella Città dei Sassi a novembre dove verrà corredata di un prezioso catalogo.
Con questa operazione, la Mediateca di Matera intende promuovere, non solo sul suo territorio ma anche in Italia e all’estero, quei concittadini che si siano distinti in opere di valorizzazione del patrimonio culturale materano, ed intende rafforzare in futuro la collaborazione con i vari festival del cinema indipendente, affinché, in pieno spirito pasoliniano, le risorse culturali si sleghino dalle logiche commerciali e diventino un reale beneficio e patrimonio di tutti.