Lunedì 7 giugno alle ore 18,30 presso il complesso Le Monacelle Pasquale Doria presenta M50, ritorno alla città laboratorio, i quartieri materani del risanamento cinquant’anni dopo. Ne discutono i professori Vezio De Lucia e Armando Sichenze. Coordina Alfonso Pontrandolfi
Arriva in libreria la nuova pubblicazione di Antezza Tipografi, appuntamento editoriale annuale centrato su argomenti strettamente legati al territorio materano e ai suoi protagonisti. “Ritorno alla città laboratorio” segue le pubblicazioni “Rosario Genovese fotografo”, “Album Lucano”, “La Martella, il più bel borgo d’Italia”.
Anche con questa nuova iniziativa, Antezza Tipografi, azienda leader in Italia nel campo dell’industria delle arti grafiche, nota nel panorama nazionale per l’alta qualità delle proprie produzioni (brochure, depliant, cataloghi, riviste e stampati di supporto alle azioni di marketing), contribuisce, a livello locale, nel sostenere iniziative editoriali che rafforzano il patrimonio e l’identità culturale.
Uno sforzo nel quale rientra naturalmente l’inchiesta su tredici rioni della città dei Sassi. Si tratta di uno sguardo trasversale su una stagione, quella in cui a Matera edilizia pubblica divenne espressione piena di significati.
La proposta di questa storia, lungi dall’essere un manuale, racconta in forma giornalistica – sono un centinaio gli intervistati – la rivisitazione di un metodo, quello di urbanisti che smisero di popolare narcisisticamente le loro proiezioni progettuali per farle abitare concretamente ad una comunità dignitosa, per quanto oppressa da secoli di cupa subalternità.
Edilizia pubblica nel senso di garantire alloggi e servizi ai ceti sociali più deboli, di assegnare civili abitazioni a tutti quelli che non le avevano mai avute prima. Quì la formula dei quartieri fu intesa come unità compiuta, quella che poi ha dato coerenza alla città. Basilare si rivelò una pianificazione volutamente studiata per ridurre le distanze tra le forme spaziali e le pratiche sociali. Una traduzione al suolo di una volontà speciale, non solo edificatoria, perseguita nel nobile tentativo di imprimere slancio e forza, ben oltre gli aspetti materiali, ad una nuova comunità di cittadini forte di antichi legami solidaristici.
Giu 07