L’Unitre, Università della terza Età, apre l’Anno Accademico nella Sala conferenze dell’istituto Tecnico Commerciale “Loperfido” con una platea piena di discenti che hanno seguito con attenzione la relazione introduttiva del presidente Franco Nicoletti. Al tavolo la docente Cammisa, il dottor Gentile che ha relazionato su “La ricerca della Felicità”, il sindaco Salvatore Adduce, il dottor Emanuele D’Adamo in rappresentanza dell’Assessore regionale Rosa Mastrosimone. Il preside Nicoletti fa il punto sulla Unitre: “E’ stata la prima Università della terza età perchè è nata a Torino nel 1975. L’Unitre apre anche all’educazione dei giovani, dei meno giovani e di chi non è più giovane. L’importante è che sia giovane non solo la mente ma anche il fisico. Gli scopi dell’Unitre sono quelli di informare, fare prevenzione, ricerca e di grande apertura al territorio. Anche se il corpo comincia a sfiorire – sottolinea il preside- la mente resiste di più e fondamentalmente resiste l’azione della mente che aiuta a percorrere la discesa. Abbiamo tenuto presente questo nell’elaborare il Piano di Studio per l’Anno Accademico 2010-2011”.
Il preside presenta il Piano di studio e si sofferma sul la Storia del Risorgimento: “Dobbiamo commemorare il 150° Anniversario dell’Italia e approfondiremo lo studio delle figure storiche, terremo conto delle conquiste del Sud. Sono previsti anche interventi di medici dell’Ospedale Madonna delle Grazie che daranno il loro contributo sulle questioni che riguardano la salute. Per quanto riguarda la storia dell’arte andremo ad approfondire la conoscenza dei monumenti della Basilicata, ancora poco conosciuti. Avvieremo un corso di bricolage, un’altro di modellismo grazie alla disponibilità dei docenti non appena aumenterà il numero degli iscritti. Per quanto riguarda i laboratori ci sarà quello di informatica di 1° e 2° livello. Prevista anche l’attività motoria e moduli di giardinaggio. Condivideremo momenti di allegria e anche nel prossimo anno accademico l’Unitre sarà una scuola di Umanità”.
La docente Cammisa Anna Maria: “Abbiamo pensato ad arricchimenti di processi culturali perché non abbiamo appeso le “scarpette al chiodo” e guardiamo al futuro con piacere. I corsi hanno efficacia e rispondono ad un processo di evoluzione che stimola la curiosità per attivare conosenze nuove. L’Unitre non è fine a se stessa ma si sente parte attiva di questa società e dà il contributo a questo territorio in termini di cultura. Le autorità devono muovere gli ostacoli che impediscono lo sviluppo della persona umana”.
Il sindaco Adduce: “Sono molto interessato a seguire i luoghi della socializzazione della città e l’Unitre è una di queste. Qui si cerca di mettere rimedi alle carenze del nostro ordinamento statale. Noi abbiamo il compito di sostenere queste iniziative, per favorire le persone che hanno il diritto di frequentare la vita sociale, comunitaria e politica in modo da organizzare i servizi. I cittadini hanno bisogno di partecipare di più alla vita pubblica e la vostra associazione lavora proprio in questa direzione”.
Carlo Abbatino