La Direzione Didattica Statale “A. Gramsci” di Marconia, guidata dal dirigente Scolastico Anna Di Trani, ha organizzato il IV Incontro formativo regionale presso l’Istituto “I. Morra” di Matera, relativo al Progetto “I CARE” “ Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa”.
Il Progetto vede protagonisti un team di scuole capofila, quali il Liceo Psicopedagogico “ T: Stigliani” di Matera, la Direzione Didattica del V Circolo di Matera, le scuole Medie “F. Torraca” e “N. Festa” di Matera, la Direzione Didattica di Marconia, l’Istituto “I. Morra” di Matera che per il 30 marzo, presso la sua sede, organizza il prossimo incontro relativo al Progetto “ I CARE”.
Gli incontri hanno l’obiettivo di acquisire conoscenze per la formulazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) in relazione alle indicazioni previste dall’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute), un documento che tiene conto delle funzionalità attive del soggetto diversamente abili in funzione di una scuola di “Inclusione”.
Nel corso dell’incontro, al quale hanno partecipato docenti e dirigenti scolastici delle rispettive scuole il professore Mario Castoldi dell’Università degli Studi di Torino (Facoltà di Scienze della Formazione) ha trattato in maniera ampia ed esaustiva il tema “ Progettare e Valutare I care: una scelta di metodo” che si è sviluppato con lavori coordinati dai dirigenti delle scuole capofila del progetto con la relazione dei gruppi sugli esiti dei lavori conseguiti a fine giornata, relativi ad una lista di indicatori significativi in rapporto ad otto criteri base per la valutazione dei progetti realizzati nell’ambito “I Care” .
All’incontro sono intervenuti il dirigente tecnico Francesco Fasolino e la professoressa Rosanna Papapietro del Miur di Matera, che riesce a fare da "collettore" con le scuole capofila del Progetto “Icare” e l’Ufficio Scolastico regionale e provinciale.
Il professor Castoldi spiega in sintesi quanto tenuto nel corso della sua relazione circa la Metodologia Autovalutativa nella scuola dell’Inclusione: "Il Progetto “I CARE” si basa su una metodologia di ricerca nella quale acquista particolare importanza il processo di analisi critica delle proprie esperienze. Nel corso del seminario sono stati proposti alcuni esempi di esperienze autovalutative utili a presentare le modalità attraverso cui rileggere le proprie esperienze formative in funzione della introduzione di piani di miglioramento”.
L’Ispettore Fasolino in relazione alla scuola che vuole migliorare: “ Migliorare il sistema è tenere conto che ci avviamo verso un principio della scuola Locos (a basso costo), il che significa non abbassare la qualità ma costruire un sistema di rete per sfruttare le risorse comuni ed utilizzare i ruoli come le nuove dimensioni dell’Ente Locale, per dare vita ad una società inclusiva per evitare l’autoreferenzialità della scuola che diventa sempre solitudine della persona. Il progetto “I CARE” allarga gli ambiti di Analisi e di intervento ma richiede la costruzione di una linea comune”. Il Ministero ha prorogato di un altro anno questo progetto “I CARE”: “ Il fatto che sia stato prorogato di un altro anno e finanziato, indica la bontà del progetto e la incidenza nella costruzione di una opinione ideologica comune del Paese”.
Il professor Castoldi si è soffermato su una lista di criteri utilizzata per la valutazione dei progetti realizzati nell’ambito di I CARE in base ai quali il gruppo di lavoro ha lavorato indicando esempi di indicatori significativi per ciascun criterio, alla luce della propria esperienza all’interno del progetto I Care.
Otto sono i criteri indicati dal professore Castoldi: efficacia, ovvero il grado di raggiungimento degli obiettivi progettuali; efficienza: rapporto fra risorse impiegate e raggiungimento degli obiettivi progettuali; Rilevanza: congruenza fra obiettivi progettuali e bisogni formativi dei destinatari; utilità: grado di soddisfacimento dei bisogni formativi dei destinatari; Equità: assenza di discriminazioni nell’accesso ai benefici del programma; attenzione di Sistema: livelli di coinvolgimento dell’intero istituto; contestualizzazione: grado di aderenza ai bisogni specifici del territorio; Cooperazione: Grado di cooperazione della rete e con il territorio.