Qual è lo stato di salute dell’Università degli Studi della Basilicata, ed in particolare quello della sede di Matera? La domanda, nata più che altro a seguito di alcuni “rumors”, la rivolge alla città Nicola Trombetta, Consigliere comunale del PD, affinché si possa intervenire su possibili difficoltà organizzative della massima autorità accademica del territorio. “Da tempo l’Università della Basilicata ha mostrato segni di forte malessere, per le difficoltà economiche derivanti da una generale riduzione dei trasferimenti nazionali; oggi, di fronte a progetti di razionalizzazione delle risorse, potrebbero venire meno corsi universitari anche nella sede materana, come già avvenuto con quella di Potenza, dove andrà ad esaurimento il corso di Scienze della Comunicazione, nonostante l’alto numero delle domande di iscrizione di cui ha sempre potuto beneficare questo corso di laurea. E’ facile – ha sottolineato Trombetta – quando si parla di materie delicate come queste finire nel vicolo cieco dei campanilismi o, peggio ancora, nella sterile contrapposizione fra le due province. In realtà qui si parla del futuro culturale della città di Matera, che tante volte abbiamo detto essere destinata a ruoli internazionali di primo piano, come quello di Capitale europea della Cultura. Non vorremmo però doverci svegliare una mattina con un prestigioso riconoscimento che non abbia il retroterra culturale per poter affermare tutta la valenza degli obiettivi che ci eravamo prefissati. Perché ciò non avvenga credo occorra stimolare un dibattito che vada a far chiarezza sui corsi di laurea presenti ma soprattutto su quelli di cui il territorio potrà disporre anche nel prossimo futuro. Per queste ragioni invito il Sindaco Adduce, il Presidente Stella e i consiglieri regionali della provincia di Matera a monitorare le scelte dell’Ateneo lucano per evitare un ulteriore scippo alla città dei Sassi”.
Nicola Trombetta – consigliere comunale del PD