Romantico e affascinante, elegante e cordiale, ballerino e cantante. Massimo Ranieri, al secolo Giovanni Calone, in realtà doveva prendere il nome di Brunello. E oggi tutti lo gusterebbero come quel grande vino italiano, che più invecchia e più apprezzi. L'anedotto è stato svelato anche al pubblico del Duni. Ranieri canta da quarantanni e il titolo dello show non è banale. Lo scugnizzo napoletano non sapeva nuotare e per evitare di cadere in acqua era costretto a cantare per ore vicino al porto, dove gli amici catturavano le mancie dei turisti. Una storia vera, tutta napoletana. Ranieri ha conquistato prima il benessere e poi il successo ma non ha dimenticato le origini proletarie di S. Lucia. A Matera è tornato dopo cinque anni. Dopo il calore di Porta Pistola, il nuovo spettacolo di Massimo Ranieri tocca i teatri e fa tappa di nuovo nella città dei Sassi grazie alla Quadrum dei fratelli Braia. Geniale l'idea di regalare alle signore una rosa rossa prima di seguire lo show del cantante partenopeo. 40 anni di carriera sintetizzati in due ore di grande spettacolo, con Massimo Ranieri beato tra le donne: orchestra con dieci elementi tutti al femminile (l'artista precisa che è stato un caso ma non gli crede nessuno) e un corpo di ballo delizioso con una serie di costumi che ricordano l'Italia di una volta, quella genuina e ricca di valori. Massimo Ranieri è un artista completo e sul palco non si limita a cantare i suoi successi e quelli dei principali cantautori italiani, formula che ha permesso di realizzare anche il suo ultimo doppio cd da regalare per Natale. Le scenografie sono sublimi, l'orchestra avanza elettronicamente verso il pubblico quando Massimo comincia a cantare e ritorna indietro nel momento in cui il pezzo sta per terminare. Effetti scenici, luci d'atmosfera, coreografie impeccabili e una grande voce, quella di Massimo Ranieri. Spettacolo diviso in due tempi: Ranieri sceglie i pezzi più emozionanti del suo repertorio e dopo tre canzoni abbraccia il suo pubblico, che affolla il teatro. La Quadrum ha già prenotato il PalaSassi per la seconda serata del 16 gennaio. Per questo gradito ritorno Ranieri non si aspettava in ogni caso una risposta così calorosa. Un'ora esatta di grandi emozioni partendo da "Se Bruciasse la città" per chiudere con "Erba di casa mia". La seconda è dedicata ai successi del secondo cd, nel quale si ritrovano i pezzi più amati di Sergio Endrigo, Bruno Lauzi, Gino Paoli e Lucio Battisti. Per Matera l'ex scugnizzo napoletano interpreta Venditti, Renato Zero, Battiato e Mia Martini. Un nostalgico tip-tap e poi il gran finale con i successi sanremesi: le "rose rosse" scaldano il cuore delle signore, che lo inneggiano con il fiore dell'amore tra le mani e poi tutti in piedi per applaudire Perdere l'amore, una canzone indimenticabile. Ranieri saluta e il sipario si chiude. Non c'è il bis per un "incidente di percorso" dietro delle quinte ma il cantante napoletano tornerà molto presto. Matera, città del Sud, lo ama. E la conferma arriva all'uscita con tantissimi fans pronti ad aspettarlo per un autografo ed un saluto: i più fortunati sono proprio i ragazzi dell'Associazione Italiana Persone Down: indimenticabile l'abbraccio di Gianvito e compagni, come testimonia questa foto pubblicata su richiesta della mamma, la signora Gertrude Potenza, presidente della sezione materana dell'AIPD.
Servizio a cura di Michele Capolupo