La ripresa delle indagini sistematiche nel sito rientra in un programma più ampio comprensivo delle esigenze di protezione come delle opportunità di valorizzazione del territorio e dell’interesse ad approfondire lo studio relativo alle prime comunità ad economia produttiva del Materano.
Il progetto si collega alle ricerche condotte negli anni 1984-1993 nel vicino sito di Trasano, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, dal Dipartimento di Scienze Archeologiche dell’Università di Pisa e dal Laboratorio di Antropologia del CNRS di Tolosa, sotto la direzione di G. Cremonesi e J. Guilaine.
L’area del villaggio di Trasanello, individuata sul terreno da G. Lionetti, è stata sottoposta a vincolo.in seguito alle indagini condotte dalla Soprintendenza nel 1997 con lo scopo di verificare l’entità dele testimonianze archeologiche e progettarne la tutela.
Dopo la prima campagna di scavo, effettuata nel settembre 2007, le ricerche nel villaggio sono proseguite nei mesi di maggio e settembre 2008 a cura del gruppo di studio del Dipartimento di Scienze Archeologiche dell’Università di Pisa. , diretto dalla prof.ssa G. Radi , sotto la responsabilità scientifica della dott.ssa A. Patrone, direttore del Museo Archeologico Nazionale Ridola di Matera .
Le indagini sono proseguite in due saggi aperti in corrispondenza del fossato di recinzione dell’abitato e nelle immediate adiacenze permettendo di riconoscere due distinte fasi di frequentazione:
• una fase antica riferibile al primo Neolitico, documentata da ceramiche decorate a impressione, a graffito e dipinte, strumenti in selce sia locale sia d’importazione e in ossidiana, frammenti di macine e macinelli.
• una fase più recente inquadrabile nell’età del Bronzo, testimoniata da materiali ceramici e soprattutto da una serie di buche di palo con andamento semicircolare, verosimilmente da collegare alla capanna absidata, il cui perimetro era stato identificato nel corso della campagna di scavo del 1997.
Nel corso dei prossimi mesi si procederà allo studio e alle analisi dei reperti per riconoscere i procedimenti di produzione e la provenienza delle materie prime utilizzate nel villaggio mentre le indagini sul campo proseguiranno nel prossimo anno, come previsto dal progetto di ricerca di durata quinquennale.
Gli elementi strutturali emersi nel corso delle prime indagini e i caratteri dei materiali rinvenuti aprono nuove prospettive allo studio del modo di vita degli agricoltori neolitici insediatisi nel territorio di Matera circa 7000 anni da oggi: dalla scelta del territorio e dalla strutturazione degli abitati alle attività economiche e alle produzioni artigianali, nonché alla rete di collegamenti intessuta con le popolazioni coeve.