Matera wine festival: si alza il sipario sulla kermesse dedicata ai vini lucani
Laboratori d’assaggio, degustazioni guidate, workshop di cucina, percorsi sensoriali, seminari, master class, spettacoli e intrattenimento. E’ il Matera Wine Festival, ospitato il 18 e il 19 dicembre nella città dei Sassi e presentato a Potenza nel corso di una conferenza stampa. L’evento, promosso dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata, intende rafforzare la visibilità delle produzioni d’eccellenza del comparto vitivinicolo di Basilicata e sostenerne la crescita attraverso la collaborazione con i consorzi Aglianico del Vulture Doc, Matera Doc, Terre dell’Alta Val D’Agri Doc, Grottino di Roccanova Doc.
Il taglio del nastro è in programma per sabato 18 dicembre, alle 10.00, negli Ipogei di Piazza San Francesco, alla presenza del presidente della Giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo, dell’assessore all’Agricoltura, Vilma Mazzocco e del sindaco di Matera, Salvatore Adduce. Al Matera wine festival spazio all’Archeoastronomia
Una disciplina per conoscere meglio la nostra storia
Viene oggi solitamente definito “Archeoastronomia” l’insieme degli studi “di ciò che le popolazioni storiche e preistoriche hanno fatto a riguardo dei fenomeni celesti, ovvero di come se ne siano servite e di che ruolo questi abbiano rivestito nella loro cultura” (Sinclair, 2006) e questa disciplina relativamente nuova si è dimostrata una potente “scienza sussidiaria dell’archeologia” e non solo.
I fenomeni astronomici sono stati infatti osservati fino dagli albori della civiltà ed il tentativo di darne una interpretazione ha contribuito potentemente allo sviluppo del pensiero umano. L’analisi degli orientamenti astronomici di opere monumentali e di sepolture e’ spesso l’unico metodo con il quale e’ possibile avere qualche informazione sulle credenze religiose di popoli di periodo preistorico e protostorico. La documentata coincidenza con eventi astronomici significativi e identificabili (eclissi, passaggi di comete note) permette una datazione precisa di eventi storici. Il confronto tra le descrizioni dello stesso fenomeno celeste da parte di osservatori afferenti a diverse realtà culturali della stessa epoca storica permette di evidenziare le differenze e le analogie delle rispettive “visioni del mondo”. Lo studio di fenomeni astronomici che possono essere connessi con l’origine di miti ne permette una interpretazione meno ambigua.
La Basilicata, con la sua storia plurimillenaria ed il suo immenso tesoro rappresentato dai beni culturali spesso assai scarsamente studiati, costituisce una miniera significativa di oggetti di studio archeoastronomico, dai megaliti orientati astronomicamente alle testimonianze astronomiche nelle chiese medievali. Inoltre, la conoscenza dei saperi nascosti all’interno dei monumenti che si trovano sul proprio territorio può essere un efficace mezzo per permetterne la valorizzazione.
Matera wine festival, Mazzocco: spazio di analisi sulle produzioni lucane
Alla kermesse non solo vetrina, ma anche confronti scientifici per rendere più competitivi i nostri vini
“Il Matera wine festival si inserisce perfettamente nel mosaico di azioni che stiamo componendo per valorizzare i prodotti lucani e per renderli più competitivi”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Vilma Mazzocco, nel presentare il programma della kermesse dedicata alle produzioni enologiche lucane.
“Lo sviluppo – ha aggiunto Mazzocco – si fa toccando più leve e più momenti produttivi e uno di questi è, senza dubbio la produzione enologica che in Basilicata sta registrando notevoli passi in avanti in termini di qualità e di capacità volumetrica. Dobbiamo puntare sulla strategia delle 3 t: territorio, tradizione e tipicità. E il vino rappresenta la migliore sintesi di questa strategia”.
“In generale le produzioni alimentari tipiche e di qualità hanno un ruolo fondamentale nell’economia dell’agricoltura e sono determinanti per vincere la sfida della competitività. I progetti integrati di filiera rispondono proprio all’esigenza di promuovere la tipicità ed aumentare il potere contrattuale delle imprese agricole”.
“Nel corso della rassegna materana abbiamo voluto inserire, oltre a laboratori di degustazione, anche momenti di riflessione scientifica sul valore delle nostre produzioni chiamando relatori di fama internazionale anche al fine di rafforzare la visibilità delle produzioni d’eccellenza del comparto vitivinicolo di Basilicata e di sostenerne la crescita. Da sottolineare il pieno coinvolgimento e la massima collaborazione dei consorzi Aglianico del Vulture Doc, Matera Doc, Terre dell’Alta Val D’Agri Doc, Grottino di Roccanova Doc”.
“Il Matera Wine Festival – ha concluso l’assessore Mazzocco – vuole essere, insomma, non solo una vetrina delle eccellenze lucane, ma anche uno straordinario momento di analisi e di confronto interamente dedicato alle produzioni enologiche lucane il cui valore è ormai riconosciuto in tutta Italia e nel mondo intero”.
Nel corso della conferenza stampa è intervenuta il direttore generale del Dipartimento agricoltura, Carmen Santoro. “Nel Piano di sviluppo rurale – ha detto Santoro – le produzioni tipiche e, in particolare, quelle enologiche ricoprono un ruolo strategico. Fra l’altro, nell’ultima riunione a Bruxelles, la commissione europea ha espresso apprezzamenti per la qualità delle produzioni lucane”.
Al Matera Wine Festival seminari e masterclass sul vino
In programma conversazioni sulle produzioni enologiche lucane
Qualità e sicurezza delle produzioni enologiche è il titolo del seminario di approfondimento scientifico dedicato al vino, ospitato nella prima giornata del Matera Wine Festival, nella Chiesa del Purgatorio alle 10.45. Tra i relatori, Patrizia Romano e Angela Capece della Facoltà di Agraria dell’Università di Basilicata, Nicola Condelli, tecnologo alimentare, moderati da Filippo Radogna del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata.
Seguirà, alle ore 12.00, la presentazione della Guida dei Vini di Basilicata della Gazzetta del Mezzogiorno condotta da Carlo Bollino, direttore responsabile della testata giornalistica. Nel corso dell’evento, il Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura, Avvocato Maria Carmela Santoro, consegnerà i riconoscimenti ai produttori dei vini lucani d’eccellenza selezionati dalla Gazzetta del Mezzogiorno: Cantine del Notaio, La Firma Aglianico del Vulture doc 2007, Cantine Di Palma, Il Nibbio Aglianico del Vulture doc 2007, Eleano, Eleano Aglianico del Vulture doc 2006, Martino Armando Casa Vinicola, Oraziano Aglianico del Vulture doc 2006, Cantina di Venosa, Carato Venusio Aglianico del Vulture doc 2007, Terre degli Svevi, Serpara Aglianico del Vulture doc 2006.
Dedicato ai Progetti Integrati di Filiera (PIF) nel comparto Vitivinicolo, il secondo seminario, ospitato nella Chiesa del Purgatorio, alle 17.00, prevede la partecipazione dei soggetti capofila dei PIF, Francesco Battifarano, Pif Vini di Lucania e Gerardo Giuratrabbocchetti, Pif Aglianico del Vulture, coordinati dal dirigente regionale, responsabile di Misura dei Progetti Integrati di Filiera, Giuseppe Eligiato. Le conclusioni saranno affidate a Maria Carmela Santoro, dirigente generale del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata.
In attesa del solstizio d’inverno, e per arricchire con iniziative culturali il programma del Matera Wine Festival, nella Chiesa del Purgatorio alle 19.00, sarà ospitata una conferenza proposta dalla Cooperativa ArteZeta, sull’Archeoastronomia in Basilicata, dedicata ai beni culturali ancora sconosciuti, alle testimonianze astronomiche e i fenomeni celesti. Tra i partecipanti Raffaello De Ruggieri, presidente della Fondazione Zétema, Michelangelo Camardo, presidente di Ad.e.com Srl, Vito Francesco Polcaro dell’ Istituto Nazionale di AstroFisica. Concluderà Vilma Mazzocco, assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata.
La seconda giornata del Matera Wine Festival si aprirà con la presentazione del Repertorio dei vini di Basilicata curato dall’Alsia, condotta da Sergio Gallo, dirigente Sviluppo Agricolo presso l’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura. Seguirà, alle 16.00, nella Chiesa del Purgatorio, la presentazione della Guida Slow Wine di Luciano Pignataro, sui vini selezionati da Slow Food, a cura di Gianni Schiuma, fiduciario della condotta di Matera.
Alle 17.00, nello stesso luogo, sarà ospitato il Forum sul “Sistema dell’offerta agrituristica lucana e valorizzazione delle produzioni tipiche”. Interverranno all’incontro: Paolo Carbone, presidente regionale di Turismo verde; Maria Giovanna Allegretti, presidente regionale di Agriturist; Domenico Cardinale, presidente regionale di Terranostra; Antonello Maietta, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier. Seguiranno i contributi dei referenti dell’Unione Regionale Cuochi e delle organizzazioni professionali: Coldiretti; Cia; Confagricoltura e Copagri.
Coordinerà il forum Giovanni Rivelli, capo Ufficio stampa della Giunta regionale di Basilicata
Le conclusioni saranno affidate a Vilma Mazzocco, assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata. Al forum seguirà la stipula del “Patto diVino”, proposto dell’assessorato all’Agricoltura per accrescere l’offerta dei vini di Basilicata nei menù, nelle cantine e sui tavoli degli agriturismi del territorio. A stringere il patto con i produttori vitivinicoli e con i Consorzi di Tutela Doc, sono chiamati gli agriturismi e i ristoranti lucani. Conduttore e testimonial d’eccezione sarà Davide Paolini, giornalista ed esperto di enogastronomia che, a seguire, dalle 19.00 in poi, condurrà una Master Class dedicata ai giacimenti enogastronomici medium del territorio. Introdurrà Serafino Paternoster, presidente dell’Assostampa di Basilicata.
Al Matera wine festival nasce la Matera wine card
Una tessera per visitare mostre e partecipare ai laboratori
Acquistando la Matera Wine Card al costo di €5, si ha diritto a: kit degustazione da ritirare esclusivamente presso il Wine Desk ubicato in Via del Corso 108; un ingresso singolo al Percorso dei Cento Vini; una partecipazione singola al Laboratorio d’Assaggio; una partecipazione singola alla lezione Il Vino da mangiare; una partecipazione singola alla lezione di cucina creativa alla fiamma; ingresso gratuito al Musma, Museo della Scultura Contemporanea; transfer e ingresso gratuito alla Cripta del Peccato Originale.
E’ previsto il rilascio di attestato di partecipazione alle attività in programma: Master Class e Laboratori di assaggio e di cucina.
Nella due giorni dedicata al vino, il Matera Wine Festival propone incursioni teatrali, condotte dagli attori del Teatro delle Gru che animeranno e coloreranno l’atmosfera della kermesse, declamando i versi di poeti e letterati ispirati dal vino, per celebrare il potere dionisiaco della più antica bevanda del mondo. Sulla facciata della Chiesa Barocca di San Francesco d’Assisi, immagini ed effetti speciali saranno offerte al pubblico dall’Associazione Cinefabrica, in uno spettacolo di proiezioni luminose frutto di ingegnose performance digitali. Per i partecipanti al Matera Wine Festival che intendono scoprire Matera e la ricchezza del suo patrimonio artistico e culturale, il collaborazione con la Cooperativa ArteZeta si offriranno ingressi gratuiti al Musma, Museo della Scultura Contemporanea e alla Cripta del Peccato Originale.
Al calar del sipario, dalle 21.00 in poi, nell’Auditorium Raffaele Gervasio, il Matera Wine Festival ospiterà il concerto Divino in Jazz, condotto dalla LGP Big Band e una performance di cabaret di Dino Paradiso
A Matera arriva il gastronauta, Davide Paolini
Fra gli altri protagonisti Antonello Maietta, presidente dell’associazione italiana sommelliers, e il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Carlo Bollino.
Davide Paolini, Antonello Maietta e Carlo Bollino saranno alcuni dei protagonisti del Matera Wine Festival. Conosciamoli meglio.
Davide Paolini (Galeata, 1948) è un giornalista e conduttore radiofonico italiano, noto anche come Il Gastronauta. Dal 1975 intraprende la carriera giornalistica e per i successivi sette anni scrive prima su La Nazione di Firenze e poi sul Mondo di Roma. Nel 1982 è nominato Direttore delle relazioni esterne del gruppo Benetton, dopo 4 anni l’azienda lo sceglie per ricoprire un altro ruolo di prestigio: amministratore delegato del progetto Benetton Formula Uno, scuderia che raggiungerà i vertici del mondo automobilistico in pochi anni. Ricoprirà questa carica fino al 1990.
Alla metà degli anni ’90 conia lo pseudonimo di “Gastronauta” e, oltre a mantenere la rubrica domenicale di cibo e vino sul Sole 24 Ore, inizia una collaborazione con numerose testate tra cui: Panorama, Vanity Fair, Europeo e molte altre. Dal 1999 conduce su Radio24, la trasmissione “Il Gastronauta”. Negli anni un pubblico crescente ha sposato la filosofia del Gastronauta, colui che ha scelto di mangiare con la propria testa, fuggendo i luoghi comuni culinari.
Antonello Maietta è presidente dell’Associazione Italiana Sommeliers dallo scorso novembre 2010.
Vincitore del concorso Miglior Sommelier d’Italia nel 1990, vive a Porto Venere (SP), dove è titolare di un’avviata enoteca, mentre alla Spezia è proprietario di Antichi Sapori Liguri, un’azienda specializzata nella selezione e nella distribuzione di vini e specialità gastronomiche tipiche della Liguria. Ha partecipato alla realizzazione dei testi didattici per i corsi di formazione professionale per sommelier e collabora come giornalista free-lance per alcune riviste di settore. Ha offerto il suo contributo anche alla rubrica televisiva Gusto del Tg5.
Nel Novembre 2008 ha pubblicato il libro “Vini di Liguria, Vinidamare” con il quale ha vinto il Premio BancarelVino 2009, organizzato annualmente dalla Fondazione Città del Libro di Pontremoli, come miglior libro sul vino.
Nato a Lauria nel 1945, Vito Francesco Polcaro è plurilaureato in in Ingegneria Meccanica, in Ingegneria Aerospaziale (indirizzo Astronautico) e in Matematica.
Dopo un periodo iniziale (1969-1974) di attività nel settore delle Scienze Aerospaziali, ha lavorato dal 1975 nel settore dell’Astrofisica, occupandosi di Astronomia ottica, UV, X e gamma e principalmente, dal 1985, di studi osservativi ed interpretativi sull’evoluzione delle stelle di grandissima massa. E’ autore o coautore di 177 lavori scientifici recensiti nel Nasa-Cds data base, con un buon “citation rate”, di 71 lavori scientifici recensiti nell’ISI Web of Science (al 2010), di 103 lavori recensiti nell’ARI Bibliographical Database for Astronomical References dell’Università di Heidelberg e di molti altri lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali o presentati a congressi internazionali con pubblicazione degli atti, per un totale di 238 pubblicazioni principali, oltre ad un numero notevole di Circolari IAU, memorie presentate a convegni senza la pubblicazione degli atti, rapporti tecnici, relazioni e memorie tecniche ufficiali e pubblicazioni divulgative.
Socio della Società Italiana di Archeoastronomia (SIA) fino dalla sua fondazione nel 2001, è attualmente membro del Comitato Direttivo. In questo campo di ricerca ha collaborato con la Missione Archeologica Italiana in Palestina e Giordania per una survey degli orientamenti astronomici dei dolmen del Bronzo Antico nella Valle dello Wadi Zarqa in Giordania, con la Soprintendenza Archeologica della Puglia, con l’Università della Basilicata per lo studio dei complessi megalitici orientati astronomicamente in Cilento e Basilicata, con la Soprintendenza Archeologica di Roma, con l’Università di Ferrara per lo studio dell’influenza dei fenomeni astronomici transienti nell’arte medievale.
Dal 2007, è titolare del progetto per l’aggiornamento dei docenti delle scuole superiori e per la diffusione dell’Astronomia.
Carlo Bollino è nato a Lecce il 15 novembre 1961. Giornalista professionista dal 1985, dopo una breve esperienza presso il Quotidiano di Lecce, si è occupato a lungo come redattore della Gazzetta del Mezzogiorno di cronaca nera e mafia, prima nel Salento, poi in tutto il sud Italia.
Nel 1987 ha pubblicato il libro “La posta in gioco”, un’inchiesta sull’omicidio dell’assessore di Nardò Renata Fonte dal quale è stato tratto un film per il cinema.
Nel 1989 diventa inviato di politica estera e si trasferisce a Bari, iniziando a lavorare presso la sede centrale della Gazzetta, assumendo in seguito il ruolo di caporedattore centrale.
Nel 1993 ha fondato e diretto in Albania per conto della Gazzetta del Mezzogiorno, il quotidiano Gazeta Shqiptare e successivamente l’emittente radiofonica Radio Rash, il portale di notizie in lingua albanese Balkanweb e la televisione News24. Attualmente il gruppo italiano è il secondo più importante polo informativo del paese balcanico.
Nel 1999 diventa corrispondente estero dell’Ansa per la regione dei Balcani: è stato inviato di guerra in Somalia, nell’ex Jugoslavia, in Kosovo, in Macedonia, in Iraq, in Israele, in Afghanistan e in Libano.
Nel luglio 2007 si trasferisce in Medio Oriente assumendo l’incarico di capo dell’ufficio di corrispondenza dell’Ansa per Israele e Territori palestinesi.
Da maggio 2008 è tornato a vivere a Bari con l’incarico di direttore della Gazzetta del Mezzogiorno.
Al Matera wine festival anche degustazioni e corsi di cucina
Protagonisti le quattro Doc lucane
Le etichette che fanno capo ai quattro Consorzi Doc della Basilicata, presenti al Matera Wine Festival, sono circa cinquanta e verranno esposte negli Ipogei di Piazza San Francesco d’Assisi a Matera, il 18 e il 19 dicembre, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 22.00.
Negli stessi giorni, su prenotazione, nel Salone delle Armi di Palazzo Bernardini, saranno ospitati i laboratori di assaggio dei vini della quattro Doc lucane, compresa la Docg Aglianico del Vulture, entrata nel gotha dei vini d’eccellenza, condotti dai Sommeliers dell’Associazione Italiana Sommeliers di Basilicata. Nei laboratori sarà possibile conoscere in modo approfondito e degustare i vini di Basilicata prodotti nelle diverse aree della regione, proposti secondo un ordine di gradazione crescente. Per chi non volesse partecipare ai laboratori d’assaggio, è stato allestito il Percorso dei Cento Vini dove sarà possibile assaggiare liberamente le varie tipologie vitivinicole locali, passando dai bianchi ai rossi, fino ad arrivare agli spumanti Made in Basilicata. Nelle antiche cucine di Palazzo Bernardini, ogni giorno, su prenotazione, sono proposte lezioni di cucina, a cura dell’Unione Regionale Cuochi Italiani, e lezioni quotidiane di cucina creativa alla fiamma proposte dall’Associazione Maitre Italiani Ristoranti e Alberghi Basilicata.