DA LUNEDI’ A SCANZANO JONICO ROCCO PAPALEO CON LA TROUPE DEL SUO FILM
Inizieranno lunedì 21 settembre nel centro storico di Scanzano Jonico le riprese del film BASILICATA COAST TO COAST per la regia di Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno, Max Gazzè e lo stesso Papaleo.
La troupe girerà diverse scene del film e rimarrà a Scanzano per una settimana. L’amministrazione Comunale di Scanzano ha messo a disposizione della produzione del film Piazza Gramsci allestita con un palco dove sarà girata una delle scene conclusive, oltre a dare il supporto necessario per agevolare il lavoro e la permanenza del cast e della produzione cinematografica.
Basilicata coast to coast è una commedia musicale, un viaggio denso di imprevisti e di incontri rocamboleschi che porta una combriccola di musicisti a mettersi in cammino al ritmo delle loro strofe musicali per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata, dal Tirreno allo Ionio, lungo il tragitto che dà il titolo al progetto. Il viaggio avrà un valore terapeutico. Una squisita commedia corale, picaresca e canterina, malinconica e stralunata, che tra gag esilaranti, sagaci dialoghi e amare constatazioni di vita, prende quota per crescere ininterrottamente fino all’epilogo a sorpresa.
“Il mio intento –afferma Rocco Papaleo- è fare un film sul Sud da cui provengo, cosi come lo guardavo da giovane, con la sua capacita di fare ed inseguire sogni, la voglia e la possibilità di cercare un cambiamento,la leggerezza poetica di cui è capace. Mi piacerebbe che questa storia si proponesse come specchio in cui i miei conterranei possano guardarsi e scoprirsi diversi da come una certa filmografia, che per altro apprezzo tantissimo, giustamente ci dipinge, sento che la gente ha bisogno di essere stimolata dalla poesia per uscire da una depressione che l’attanaglia e ne inibisce le potenzialità”.
TRAMA DEL FILM BASILICATA COAST TO COAST
E’ in fase di preparazione il film “Basilicata coast to coast“. Il film diretto da Rocco Papaleo sarà girato in Basilicata e racconta di questo viaggio da una costa all’altra della Basilicata fatto a piedi.
Il soggetto è stato scritto da Rocco Papaleo e Valter Lupo. I protagonisti: Nicola Palmieri, chitarra e voce. Salvatore Chiarelli, tromba. Rocco Santamaria, percussioni. Franco Cardillo, contrabbasso.
Da ragazzi erano una band di provincia, adesso sono un professore di matematica, un tabaccaio, un falegname e un attore. Non suonano insieme da più di dieci anni. Ma la passione mai spenta per la musica, riaffiora in una calda estate lucana, così che i quattro musicisti amatoriali, decidono di rimettere su il gruppo per partecipare al festival del teatro-canzone di Policoro.
I quattro amici sono di Maratea e per andare a Policoro devono attraversare tutta la Basilicata, dalla costa tirrenica a quella ionica. Niente di che, un centinaio di chilometri, che con la superstrada si percorrono in poco più di un’ora. Ma i nostri musicisti hanno pensato bene di non prendere la superstrada, e nemmeno l’automobile: a Policoro ci andranno a piedi e non ci metteranno un’ora e mezzo, ma dieci giorni.
“Basilicata coast to coast” è il racconto della loro incredibile impresa, un viaggio denso di imprevisti e di incontri rocamboleschi, seguendo strade alternative, sullo sfondo di paesaggi rurali intatti, sfiorando paesini dimenticati dal tempo. Con loro porteranno il minimo indispensabile, due tende da campo, una scorta di viveri e gli strumenti musicali. Il tutto caricato su un carretto trainato da un mulo. Durante il viaggio proveranno le canzoni da fare al festival, magari esibendosi in concertini occasionali nei paesi che via via incontreranno. Si fermeranno a dormire lungo la strada, allestendo dei bivacchi improvvisati.
L’idea, un po’ strampalata e un po’ poetica, né più e né meno di loro, è quella di regalarsi dieci giorni in cui staccare completamente con la quotidianità delle proprie vite… Niente giornali, telefonini, comfort… Per provare a spegnere il rumore di fondo in cui sono (siamo) costantemente immersi, e per sentire se sotto quel rumore, che ovunque è lo stesso, esista ancora un suono autentico, arcaico, quello delle loro radici, della loro terra.
Ad accompagnarli lungo il viaggio c’è anche una donna, una giovane giornalista, Tropea Limongi, costretta dal piccolo network locale in cui lavora a fare un reportage dell’avventura. Un lavoro che inizia di malavoglia e la pone in aperto contrasto con i quattro musicisti, che trova insulsi e velleitari e di cui non condivide minimamente la poetica naive.
Ma durante il viaggio molte cose cambieranno.
In un finale sorprendente e tragicomico, i protagonisti di questa storia, mancano clamorosamente l’appuntamento con il festival. All’ultimo sbagliano strada, si perdono, e quando arrivano a Policoro ormai è notte fonda e tutto è finito.
L’amarezza però dura solo un istante, il viaggio non è stato inutile, per tutti ha rappresentato il giro di boa della propria vita. Qualcuno ha trovato l’amore, qualcun altro la forza per liberarsi da un passato ingombrante, qualcun altro ancora il coraggio di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Quelle che arrivano a Policoro non sono più le stesse persone che erano partite da Maratea. Il loro è stato prima di tutto un percorso interiore, e poco importa se hanno mancato l’arrivo.
Come certe volte accade nella vita, proprio sbagliando strada, perdendosi, si finisce per trovare se stessi.
L’intento di Rocco Papaleo è quello di fare un film sul sud da cui proviene, cosi come lo guardava da giovane, con la sua capacita di fare ed inseguire sogni, la voglia e la possibilità di cercare un cambiamento, la leggerezza poetica di cui è capace.
BIOGRAFIA DI ROCCO PAPALEO
Rocco Papaleo nasce a Lauria in provincia di Potenza, crescendo in Basilicata fino ai 18 anni quando abbandona il meridione puntando l’Università di Roma. Attore dalle spiccate potenzialità comiche esordisce a teatro nel 1985 con “Sussurri rapidi” sotto la regia di Salvatore Mattia, dando impulso a una carriera che lo vedrà nel mezzo tra palcoscenico, piccolo e grande schermo. L’esperienza che però forse più di tutte condizionerà la sua carriera è legata alla televisione dove recita in due diverse serie quali Classe di ferro diretto dal grande Bruno Corbucci e Quelli della speciale fino al 1994, anno nel quale esordisce sul grande schermo al fianco di Stefania Sandrelli e Sergio Castellitto, sotto la direzione di Francesca Archibugi per il film Con gli occhi chiusi. Passano gli anni e Papaleo continua ad aggiungere tasselli e sfaccettature al suo personaggio, sempre ben delineato e trasparente grazie soprattutto a una eccellente caratterizzazione fisica e mimica in grado di ispirare simpatia e sentimento a prima vista. Un anno dopo è infatti ancora impegnato sul grande schermo, che sembra catturare definitivamente tutte le sue energie e attenzioni, per il film di Paolo Virzì Ferie d’agosto, mentre nel 1996 partecipa per la prima volta a un film di Leonardo Pieraccioni, I Laureati, dando vita a una duratura collaborazione. La fine degli anni novanta passa attraverso apparizioni in film di registi emergenti come I virtuali, Cresceranno i carciofi a Mimongo e Cinque giorni di tempesta, alternati a pellicole più importanti come Il barbiere di Rio, con Diego Abatantuono, Del perduto amore e Viola bacia tutti.
Il nuovo millennio si apre invece con un ritorno al piccolo schermo che lo vede impegnato in una fiction intitolata Padre Pio fra cielo e terra. La versatilità, unita allo spiccato talento comico, gli consentono nell’arco della carriera, di interpretare un notevole numero di personaggi a volte marginali o di sostegno e altre volte, invece, maggiormente densi e carichi di visibilità, come nel caso di Cuore di donna di Franco Bernini con Sabrina Ferilli e Renato Mori. Nel 2003 torna a collaborare con Pieraccioni partecipando a Il paradiso all’improvviso, seguito due anni più tardi da Ti amo in tutte le lingue del mondo. Ma l’unione con Pieraccioni non è certamente l’unica prospettiva per un attore come Papaleo, che da dietro il riflesso di un paio di occhiali consuetamente rotondi e offuscanti ha saputo dimostrare a tanti i margini del suo personale miglioramento. In questi anni, infatti, partecipa a un elevato numero di film quali ad esempio Il pranzo della domenica, Volesse il cielo, Il trasformista, Giornalisti, Cuore contro cuore, Non prendere impegni stasera e Commedia sexy, prima di tornare, nel 2007 al fianco dell’amico Pieraccioni per Una moglie bellissima