“Se si smette di guardare il paesaggio come l’oggetto di un’attività umana subito si scopre una quantità di spazi indecisi, privi di funzione sui quali è difficile posare un nome. Quest’insieme non appartiene né la territorio dell’ombra né a quello della luce. Si situa ai margini. Dove i boschi si sfrangiano, lungo le strade e i fiumi , nei recessi dimenticati dalle coltivazioni, là dove le macchine non passano. Tra questi frammenti di paesaggio nessuna somiglianza di forma. Un solo punto in comune: tutti costituiscono un territorio di rifugio per la diversità. Questo rende giustificabile raccoglierli sotto un unico termine. Propongo Terzo paesaggio”.
G. Clément, Manifesto del Terzo paesaggio
Nell’ambito di interesse della Fondazione SoutHeritage di mettere in opera una relazione sinergica tra i linguaggi artistici contemporanei e del presente avanzato con tutto ciò che contraddistingue l’ecologia, il territorio e la città di Matera, sabato 29 novembre presenta il progetto Supernatura.
Molti sono gli artisti che si occupano del rapporto con il paesaggio e il territorio, dei legami profondi dell’uomo al suo ambiente naturale. Un esempio dell’applicazione di questa prassi progettuale è il lavoro di Ottmar Hörl, artista tedesco che esce dallo studio e dagli spazi museali per intervenire nello spazio urbano o naturale lasciando un suo segno sul territorio, qualunque sia la durata, la scala ed i materiali usati, a testimonianza di un tipo di arte che riunisce etica ecologica e arte pubblica, pragmatismo ed estetica, paesaggio e installazione.
L’artista riscopre il paesaggio e i legami con la storia e le tradizioni di coloro che lo abitano e proprio sul concetto di giardino e paesaggio (naturale, antropizzato, agricolo), a latere della mostra dedicata all’artista presentata negli spazi della Fondazione SoutHeritage, un progetto urbano coinvolge alcune aree verdi della città di Matera. Qui l’attenzione si sposta non solo nel paesaggio naturale, ma soprattutto in quello culturale in cui il consumo del territorio induce l’artista a comprendere la logica della struttura del paesaggio urbano per operare scelte di permanenza e/o di trasformazione in grado di modificarne l’evoluzione. Una serie di interventi contaminano luoghi, aree interstiziali e periferiche della città, offrendo al pubblico nuovi approcci allo spazio urbano e nuove chiavi di lettura della realtà.
L’obiettivo delle installazioni urbane è l’elaborazione e il tentativo di sviluppo di una consapevolezza estetica sulla natura e sul verde urbano. Questa consapevolezza si sviluppa nella scelta di otto spazi verdi selezionati sulla base del concetto di “Terzo paesaggio” teorizzato da Gilles Clément. Aiuole incolte, giardini abbandonati, spazi verdi che mostrano tracce di consumo, in cui si esplicano le energie spontanee del mondo vegetale, diventano sede di un’operazione installativa partecipativa grazie a una modificazione artistica ed ecologica che stimoli una declinazione del termine paesaggio nella convinzione che solo conoscendo adeguatamente quest’ultimo è possibile instaurare una nuova e diversa relazione con esso.
Un’idea volta dunque alla sensibilizzazione sulle problematiche ambientali e dello spazio pubblico, per far comprendere meglio il funzionamento della città, educare ad un migliore uso del proprio ecosistema e trasformare, attraverso l’estetica, porzioni di territori abbandonati in affascinanti paesaggi da esperire attraverso la ricerca dei vari interventi artistici, appositamente mimetizzati fra erbacce infestanti e piante papaveriche.
Supernatura a cura di Angelo Bianco
Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea – V. F.sco Paolo Volpe 6
02 dicembre 2007 > 12 gennaio 2008
martedì > sabato 17.00 > 20.00 ingresso libero
Inaugurazione
sabato 29 novembre ore 18.00 > 21.00
Fondazione SoutHeritage per l’arte contemporanea – V. F.sco Paolo Volpe 6
Info + 39 0835 240348 southeritagepress@southeritage.org www.southeritage.org