Si è conclusa a Salandra la quinta edizione di Storie Parallele film festival. Il festival del cinema documentario con l’obiettivo di salvare i luoghi a rischio spopolamento e curare le ferite dell’abbandono non ha tradito le aspettative, guadagnandosi il consenso di critica e pubblico non solo a livello regionale ma anche nazionale.
Una tre giorni ricca di eventi, proiezioni, talk e molti spunti di riflessione che ha acceso i riflettori sul piccolo centro di Salandra, provincia di Matera, e ha raccolto centinaia di visitatori, sin dal primo giorno, riempendo le piazze e accogliendo un gran numero di ospiti.
Tra i corti inviati da tutto il mondo la direzione artistica ha scelto e sottoposto alla Giuria, composta dagli attori Angela Curri, Carlo De Ruggieri e presieduta dal regista Valerio Vestoso, una selezione di dieci short doc. Nella giornata conclusiva la Giuria ha assegnato i seguenti premi:
Miglior Cortometraggio – Pagirnis di Anastasija Pirozenko
Per aver raccontato col passo da grande cinema un tema delicatissimo come la perdita della casa, senza cadere in stereotipi e cliché di una narrazione datata, ma dotandosi di sapienza registica e fotografica, in grado di immergere lo spettatore all’interno dell’universo in cui si svolge la storia.
Miglior Regia – Exodus di Oliver Stiller
Per essere entrato in punta di piedi nel dramma di un popolo, cogliendo sfumature, dettagli e momenti di vita potentissimi, e per aver regalato allo spettatore uno spaccato inedito di umanità, padroneggiando in maniera eccelsa la macchina da presa e le sensazioni che, se adoperata come in questo caso, è in grado di mettere in moto.
Miglior Fotografia – Angel di Francesca Berardi e Alfredo Chiarappa
Per aver inciso meravigliosamente le atmosfere fumose della New York meno scintillante, nascosta, cupa, e per aver disegnato attorno al protagonista un’incredibile favola di luci ed ombre, che procede di pari passo con le sue ambizioni e la sua monotona routine, sempre a un passo dal palcoscenico.
Miglior Montaggio – Sbagliando s’inventa di Alice Sagrati
Un esempio, un clamoroso attestato di stima nei confronti del montaggio che, mai come in questa occasione, diventa scrittura in tutto e per tutto, capace di disegnare una storia minuscola con la Storia maiuscola, grazie all’utilizzo originalissimo dei materiali d’archivio che vivono una seconda vita e vibrano a beneficio dello stupore di chi guarda.
Menzione speciale – 40 cavalli di Luca Ciriello
Per aver regalato allo spettatore uno spaccato lontano anni luce dall’essere visibile, dominato con grande disinvoltura da ragazzini che sembrano aver snobbato l’infanzia per affacciarsi prima del previsto al mondo della maturità, senza dimenticare di portare con sé un’involontaria poesia che li rende immuni a giudizi, e li veste di bellezza.
La Giuria Popolare ha invece premiato short doc: The end of originality di Laura Zayan.
Padrino d’eccezione di questa edizione Rocco Papaleo, accolto con calore dal pubblico, che ha inaugurato l’edizione 2022 con un racconto artistico e umano dal titolo “Il cinema è una bella canzone” a suon di battute in compagnia di Giuseppe Ragone e Josafat Vagni.
Tra gli ospiti in presenza vale la pena citare gli attori Carlo De Ruggieri, Annarita Colucci, Fabio Pappacena, Angela Curri, i registi Massimo D’Orzi (con il documentario Bosnia Express), Anastasija Pirozenko (vincitrice del premio Miglior Cortometraggio con Pagirnis), Ciccio Coppola (con GLH_Nonarration), Giuseppe Marco Albano (che ha presentato il libro Pop corn e patatine. Dalla sceneggiata napoletana al nuovo cinema meridionale)…
Oltre alle proiezioni e al cinema Storie Parallele ha dedicato anche quest’anno ampio spazio alle arti partendo da tematiche care al territorio con i tre Main Event, uno per ogni giorno di festival:
9 settembre – Video Mapping EDEN, una narrazione in chiave moderna dell’Adamo Caduto di Serafino della Salandra, da cui John Milton prese spunto per la stesura del suo capolavoro Paradise Lost.
10 settembre – La seconda edizione dello SLEEP CONCERT nei calanchi con la prima parte dal titolo Mal’ombre (performance d’improvvisazione di Carmine Iuvone e Francesco Chimenti) dedicata al tema della magia, identitario per il piccolo centro di Salandra, noto a livello regionale per essere stato il “paese dei masciari”, seguito dal concerto della giovane e già molto nota cantautrice EMMA NOLDE, in cinquina al premio Tenco con il suo primo album Toccaterra.
11 settembre – La terza edizione de IL CAMMINO DEI CALANCHI, un percorso a piedi dal centro abitato fino all’Arena dei calanchi, arricchito da performance artistiche. In occasione di questa V edizione lungo il percorso hanno preso vita i personaggi dello spettacolo S.U.D. Senza Una Direzione con: la danzatrice turca Paola Sayeste Aygul Saribas e i già citati Rocco Papaleo, Carlo De Ruggieri, Annarita Colucci, Fabio Pappacena e Giuseppe Ragone.
Grande partecipazione di pubblico anche per quanto riguarda i talk e le narrazioni sempre presenti e stimolanti, a partire da Luoghi Paralleli a cura di Carmine Cassino, con un focus sui Balcani, e proseguendo con Riabitare l’Italia, la dialettica tra città e paesi con Filippo Tantillo (Resposnabile Strategia Aree interne) che ha dialogato con Jacopo Lareno Faccini e Alice Ranzini (autori del libro L’ultima Milano. Cronache dai margini di una città) e Sud cultural network. Tavola rotonda tra festival e realtà culturali del Sud Italia, appuntamento fisso in grado di generare il confronto e la cooperazione tra Storie Parallele e le realtà simili.
Nicola Ragone, regista, ideatore e direttore artistico di Storie Parallele film festival ha espresso in una nota tutta la sua soddisfazione per questa fortunata edizione:
Ci ho messo qualche giorno per realizzare cosa fosse accaduto durante l’edizione di quest’anno. Quando le luci si spengono e il sipario si chiude, cosa resta di un festival? Ogni anno mi pongo la stessa domanda. La cosa interessante è che la risposta cambia sempre.
Dopo questa edizione miracolosa e così tanto partecipata dalla comunità locale, per me resta il CONTATTO con gli abitanti, con il mio luogo di origine, con la natura, con il pubblico e tra il pubblico. Resta una relazione condivisa, un rapporto profondo. Restano l’amicizia, il cuore, la pelle e gli occhi di ogni persona che ha partecipato a questa festa bellissima. Grazie a tutti. Ci vedremo presto per nuove sfide.