L’assistenza agli anziani rappresenta un problema sociale per tutte le famiglie ed è stato questo il tema affrontato con sarcasmo nella commedia “A tatè c s lò tnà? Angunin s lò tnà!”, presentata al teatro Duni dalla compagnia teatrale “La frasciar”, su iniziativa dell’associazione culturale “Il teatro del Carro Parlante”. Una commedia in tre atti scritta da Gianfranco Ferrara, Franco Montemurro, Brunella Papapietro e Antonio Valente che ha riscosso un grande successo, sottolineato dagli applausi che hanno accompagnato l’inchino degli attori coinvolti in questa nuova produzione teatrale rigorosamente interpretata in dialetto materano ad eccezione del protagonista, che si esprime in vernacolo pisticcese e liberamente ispirata da un’idea di due di due autori siciliani,
Calogero e Rosanna Maurici.
La storia narra le vicende di una famiglia materana composta dal padre Giovanni Panetta, sarto originario di Pisticci (vedovo della moglie Polina), dalla figlia maggiore Immacolata, casalinga sposata con il contadino Emanuele Mater insieme al loro unico figlio Aldino, dal secondogenito Mimmo, un impiegato coniugato con la signora Marietta Selvaggi, dalla terzogenita Antonietta, casalinga sposata con l’avvocato Vito Riccardi e dalla loro figlia Maddalena. Dopo la morte di Polina, come accade in tutte le famiglie, i figli di Giovanni cominciano a rimpallarsi le responsabilità nei confronti del
padre, più o meno coadiuvati dai rispettivi coniugi.
Giovanni Panetta, simulando e dissimulando, impartirà una sonora lezione all’avidità dei propri figli: mentre loro si sono preoccupati di prendersi cura del proprio padre solo quando Giovanni aveva fatto credere di avere a disposizione del denaro da lasciare in eredità nel finale arriverà il colpo di scena: Giovanni non ha mai avuto a disposizione questa somma di danaro ma preferirà farsi accompagnare da una suora nella casa di cura Sant’Agostino: un modo elegante per “togliere il disturbo” e lasciare i figli con l’amaro in bocca. Una voce fuori campo del giornalista e poeta materano Carlo Abbatino racconterà cosa è accaduto a Giovanni prima di passare a miglior vita e anche questa volta sarà la dea bendata a prendersi gioco degli eredi…
La compagnia si presenta completamente rinnovata rispetto alle due precedenti rappresentazioni; alle conferme di Vincenzo Antezza e Maria Cifarelli, di Brunella Papapietro e Franco Montemurro, di Giuliano e Ivana Chietera, si devono aggiungere i debutti di Vincenzo Cristallo e Milena Cancelliere, di Lino Di Marsico e Rosalba Ciannella, di Eleonora Biallo e Maria Pina Scandiffio, di Mariolina Marrone. Gli ultimi arrivati, tutti entusiasti di questa nuova esperienza, hanno dato la spinta a proseguire nell’attività laboratoriale che l0associazione persegue da sempre. La miscela di vecchi e nuovi attori,
abilmente diretti dal regista Gianfranco Ferrara, ha creato una storia scoppiettante ed esilarante, con contenuti che portano il pubblico a riflettere su una problematica sempre esistita: l’assistenza ai genitori anziani.
Riportiamo di seguito personaggi e interpreti della commedia A tatè c s lò tnà? Angunini s lò tn
e a seguire la fotogallery di www.sassilive.it dedicata allo spettacolo portato in scena al teatro Duni di Matera.
Giovanni (il vedovo) – Antonio Valente
Immacolata (figlia di Giovanni) – Maria Cifarelli
Emanuele (marito di Immacolata) – Vincenzo Antezza
Aldino (figlio di Immacolata e Emanuele) – Vincenzo Cristallo
Antonietta (figlia di Giovanni) – Brunella Papapietro
Vito (marito di Antonietta) – Franco Montemurro
Maddalena (figlia di Vito e Antonietta) – Ivana Chietera
Mimmo (figlio di Giovanni) – Giuliano Chietera
Marietta (moglie di Mimmo) – Mariolina Marrone
Pinuccio (amico di Giovanni) – Lino Di Marsico
Carmela (vedova) – Milena Cancelliere
Rosetta (zitella) – Rosalba Ciannella
Suor Caterina – Maria Pina Scandiffio
Suor Lucia – Eleonora Biallo
Regia – Gianfranco Ferrara