A caccia di balene nel Mar Ionio settentrionale e nel Mar Adriatico meridionale, ma non con arpioni, ma con una sofisticata strumentazione scientifica per il loro studio.
La Jonian Dolphin Conservation ha presentato in conferenza stampa il nuovo progetto IFWP (Ionian Fin Whale Project) per lo studio della presenza della Balenottera comune e delle altre specie di cetacei nei mari di Puglia, Basilicata e Calabria.
L’iniziativa, patrocinata dall’Amministrazione comunale di Taranto, è sostenuta dalla BCC di San Marzano di San Giuseppe, dal Tavolo del Turismo di Confindustria Taranto nell’ambito di “Green Road”, da Vigne & Vini Varvaglione, da AssoNautica Puglia e da Yachting Club Taranto, mentre sponsor tecnico è la CAPIT s.r.l. di Milano che testerà in mare una particolare attrezzatura termica per proteggere i ricercatori.
Carmelo Fanizza, presidente della JDC, introducendo l’argomento ha spiegato che “da sei anni la Jonian Dolphin Conservation, associazione scientifica composta da studiosi e professionisti del mare, studia e monitora la presenza nel Golfo di Taranto dei cetacei; nella scorsa primavera abbiamo acquisito “Taras”, catamarano per la ricerca d’altura attrezzato con sonde multiparametriche per la valutazione dei parametri oceanografici, idrofoni per la registrazione delle vocalizzazioni e telecamere subacquee per la visione dei cetacei in immersione, nonché di una torretta elevata per l’avvistamento dei cetacei”.
Grazie a Taras oggi la JDC è in grado di estendere le sue attività di ricerca anche in tratti di mare lontani dalla costa e con condizioni meteomarine avverse, realizzando campagne di avvistamento che si realizzano nell’arco di più settimane.
È nato così l’ambizioso progetto IFWP (Ionian Fin Whale Project), la più estesa campagna di studio sulla Balenottera comune mai realizzata nel Mar Ionio settentrionale e nel Mar Adriatico meridionale.
In questo periodo dell’anno questi enormi cetacei (dopo la Balenottera azzurra è il secondo animale del pianeta per dimensioni) si avvicinano alle coste dei nostri mari attratti dalle enormi quantità di plankton di cui si cibano; peraltro la particolare conformazione batimetrica delle nostre coste, con canyon sottomarini che realizzano profondità elevate a poche miglia dal litorale, permette a questi cetacei di avvicinarsi molto alla costa.
Dopo aver studiato a lungo la presenza delle diverse specie di delfinidi, la JDC inizia così ad occuparsi della Balenottera comune: nel corso delle “uscite in mare” tutti gli esemplari di cetacei avvistati, balenottere e delfinidi, saranno prima fotoidentificati e poi se ne traccerà la rotta: tutti i dati così raccolti serviranno a tracciare le rotte di migrazione seguite dalle Balenottere nelle nostre acque ed a confermare le particolari condizioni trofiche di questo bacino al fine di pianificare i corretti interventi da porre in essere a tutela dei Cetacei presenti in quest’area.
La spedizione partirà da Taranto sabato prossimo, 22 febbraio: la prima tappa, con una navigazione di circa 55 miglia, avrà come destinazione il porto di Corigliano calabro.
Il progetto prevede una navigazione complessiva di 1.200 miglia nautiche con 120 ore di osservazione diretta in mare. Dopo Corigliano calabro il catamarano da ricerca Taras approderà nei porti di Crotone, Catanzaro, Le Castella, Policoro, Gallipoli, Leuca, Otranto e Brindisi. In ogni sosta è prevista l’organizzazione di eventi divulgativi delle attività svolte e di sensibilizzazione alla salvaguardia dell’ambiente marino.
La rotta prescelta per la campagna di avvistamento del progetto IFWP, inoltre, porterà la spedizione scientifica della JDC a navigare in molti tratti di mare per i quali sono state avanzate istanze per la ricerca di idrocarburi; i numerosi comitati NO TRIV del bacino ionico hanno perciò “sposato” l’iniziativa chiedendo alla JDC di rendere noti i dati raccolti nell’ambito di una serie di eventi che verranno realizzati nei porti toccati dal catamarano Taras. I cetacei, infatti, rappresenterebbero le prime vittime già nella fase di ricerca in mare con la tecnica dell’air gun, cannoni ad aria compressa che sparano aria sui fondali marini con una potenza pari a 200, 250 decibel di rumore.
Il dottor Vincenzo Baio, assessore comunale all’Ambiente, ha detto che “il Comune di Taranto vuole essere vicino alle iniziative della JDC che stanno sensibilizzando la popolazione sulla necessità di difendere e tutelare i delfini presenti nei nostri mari già fin troppo inquinati”.
Il dottor Giancarlo Airò, responsabile Relazioni Istituzionali BCC San Marzano di San Giuseppe, ha spiegato che «sostenere il territorio, vuol dire sostenere anche il mare che lo circonda e la sua vita. Siamo ben lieti, come Banca locale di essere al fianco di un progetto condotto in maniera determinata da un gruppo di nostri giovani, fatto – quest’ultimo – che avvalora ulteriormente l’iniziativa. L’auspicio è che Taranto possa riscoprire la bellezza del suo mare, che è anche una parte importante della sua economia, valorizzandolo senza compromessi»
Hanno aderito a questo progetto anche lo Yachting Club e Confcommercio “perché – ha spiegato Gianluca Piotti, Amministratore Unico dello Yachting Club Porticciolo e membro del direttivo turistico di Confcommercio – non solo per amore dei cetacei e del nostro mare, ma perché siamo convinti che questo rappresenti una risorsa preziosissima dal punto di vista turistico ed economico, e come tale vada salvaguardata e promossa!”