Sabato 5 ottobre e in replica domenica 6 ottobre, alle ore 2o il MUDIC, Museo Diffuso Contemporaneo, in via d’Addozio nel Sasso Barisano di Matera presenterà in anteprima in Italia, nei Sassi di Matera, lo spettacolo “Il conformista”, scritto, diretto e raccontato dal giornalista di Rai 1 Guido Barlozzetti.
Tutto il rivoluzionario cinema del regista Premio Oscar Bernardo Bertolucci e le ossessive sensazioni dell’attualissimo e omonimo romanzo di Alberto Moravia proiettati sulla roccia scavata, in uno scenario primordiale, come quello che si respira in un museo intriso di storia antica e contemporanea come il MUDIC.
Uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Guido Barlozzetti, grande esperto di cinema, oltre che autore televisivo per la Rai e scrittore, nato per raccontare il grande cinema di Bernardo Bertolucci, tra i registi italiani più rappresentativi e conosciuti a livello internazionale. Bertolucci ha diretto film di successo come Ultimo tango a Parigi, Novecento e L’ultimo imperatore, che gli valse l’Oscar al miglior regista e alla migliore sceneggiatura non originale. È l’unico italiano ad aver vinto un Oscar per la regia.
Un progetto teatrale che parte dal romanzo omonimo dello scrittore Alberto Moravia, considerato uno dei più importanti romanzieri del XX secolo. Ha esplorato nelle sue opere i temi della sessualità moderna, dell’alienazione sociale e dell’esistenzialismo. Nel romanzo “Il conformista” indaga sul rapporto tra individuo e potere e fa affiorare in maniera prepotente e spiazzante l’ossessione della normalità.
Il progetto visivo dello spettacolo, curato da Massimo Achilli, dialoga con il narratore e con i temi dell’opera, esaltando l’intensità della narrazione, in alcuni momenti dello spettacolo, attraverso la forza evocativa delle immagini. Esso si integrerà perfettamente con lo spazio scenico del MUDIC, attraverso la proiezione diretta sulle pareti cinquecentesche e scavate nella roccia del museo, senza l’utilizzo di schermi. Le letture di alcuni brani tratti dal testo originale di Moravia saranno interpretate da Antonio Montemurro e Angelo Roberti.
Un’immagine dello spettacolo “Il conformista”
Lo spettacolo “Il conformista” fa parte della pre-inaugurazione speciale del MUDIC, pensata per far rivivere Matera, negli spazi del museo, come al tempo di Carlo Levi, quando visitò Matera nel 1935.
Carlo Levi la descrisse così: “Arrivai a Matera..verso le undici del mattino…Avevo letto nella guida che è una città pittoresca, che merita di essere visitata, che c’è un museo di arte antica e delle curiose abitazioni trogloditiche…Allontanatami ancora un poco dalla stazione, arrivai a una strada, che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case, e dall’altro costeggiava un precipizio. In quel precipizio è Matera…La forma di quel burrone era strana; come quella di due mezzi imbuti affiancati…Hanno la forma con cui, a scuola, immaginavamo l’inferno di Dante…Le porte erano aperte per il caldo. Io guardavo passando, e vedevo l’interno delle grotte, che non prendono altra luce e aria se non dalla porta”.
Il MUDIC nasce come luogo dedicato a far avvicinare le persone all’arte, attraverso l’organizzazione e la promozione di progetti culturali come mostre di dipinti, sculture, fotografie o istallazioni, presentazioni di spettacoli, opere teatrali, concerti musicali, libri, film e produzioni audiovisive, conferenze e lezioni sull’arte e sugli artisti, dal passato fino ai giorni nostri, borse di studio e residenze d’arte in cui frequentare corsi di disegno e pittura per sviluppare il pensiero creativo e le facoltà della parte destra del cervello.
Il MUDIC prevede anche la diffusione dei propri progetti in diverse sedi partner del museo, strutture situate in vari punti della città di Matera.
L’obiettivo è dare a questi progetti una maggiore visibilità, visto che Matera è raggiunta ogni anno da migliaia di visitatori da tutto il mondo, in qualità di Capitale Europea della Cultura 2019 e Patrimonio Mondiale dell’Unesco fin dal 1993.
Se hai in mente un progetto culturale da sviluppare o se vuoi far conoscere il tuo lavoro artistico, di qualsiasi tipo, ad un più pubblico più ampio e di respiro internazionale, il MUDIC può aiutarti coprendo parte delle spese per l’organizzazione e la promozione del tuo progetto nell’eccezionale Città di Matera. Invia la tua candidatura su info@mudic.it e noi esamineremo attentamente la tua proposta, comunicandoti l’eventuale accoglienza della stessa e le modalità di partecipazione.
Costruita nel Cinquecento, la sede del MUDIC si attesta “tra le pregevoli case palazziate di via D’Addozio”, così la definisce l’architetto Lorenzo Rota nel libro “Matera. Storia di una città”, grande omaggio scritto dedicato alla città dei Sassi. La sua architettura, delimitata da uno sorprendente marcapiano e da un tipico ballatoio esterno, sembra aver assorbito in pieno la concezione rinascimentale albertiana dell’edificio urbano.
Gli spazi del MUDIC sono in parte scavati nella roccia, ambiente che accoglie un’antica cisterna d’acqua alta più di 5 metri impreziosita da innumerevoli insenature interconnesse tra loro e scolpite dall’acqua, e in parte costruiti in tufo locale, con una serie di arcate che si rincorrono per l’intera struttura.
Proprio in considerazione della straordinaria storia secolare che raccontano le pareti interne ed esterne di questo immobile del Cinquecento, anche i lavori di restauro più importanti che seguiranno questa inaugurazione speciale saranno rigorosamente conservativi.
La caratteristica principale che contraddistinguerà maggiormente il MUDIC rispetto ad altre strutture visitabili nei Sassi di Matera, sarà infatti quella di accogliere con la propria storia originale, in braccio alle sue pareti il più possibile intatte, i dipinti, le sculture, le fotografie, i progetti teatrali, musicali o cinematografici che si terranno. Con il prossimo secondo restauro, si sceglierà nuovamente di non cancellare le tracce di chi ci ha vissuto in passato. Le colature sulle pareti, i difetti delle mattonelle, le sporgenze della roccia e tutto quello che rende unico questo posto resteranno lì, dove e come sono adesso. E sarà proprio questo incredibile vissuto che darà ancora più forza e contrappunto alle attività che si svolgeranno nel museo.
Il logo del Mudic è stato realizzato da Oliviero Toscani, il grande fotografo e creativo italiano noto in tutto il mondo per aver creato immagini corporate e campagne pubblicitarie per marchi come Valentino, Chanel, Benetton e aver dato vita a Fabrica, centro internazionale delle arti e la ricerca della comunicazione moderna, la quale ha realizzato la comunicazione visiva della pre-inaugurazione del MUDIC.
Nella fotogallery l’ingresso dalla balconata, una foto scattata dalla terrazza panoramica del museo e la struttura a casa palazziata cinquecentesca del MUDIC.