Grande successo al teatro Gerardo Guerrieri per la rappresentazione teatrale di “Pitagora e Ippaso da Metaponto” scritta, diretta e interpretata da Antonio Montemurro con la compagnia di Talia Teatro. L’opera è stata presentata per due giorni consecutivi, martedì 22 e mercoledì 23 ottobre, di mattina per gli istituti Pentasuglia e Scientifico Dante Alighieri e in serata per il pubblico.
Dopo i riscontri entusiasmanti ottenuti con le performance nel castello Torremare di Metaponto e per le repliche al Teatro nel Sasso di via Lombardi, nel Sasso Barisano di Matera, la rappresentazione teatrale dedicata a “Pitagora e Ippaso da Metaponto” ha finalmente trovato un luogo adeguato all’evento teatrale, il cine-teatro Guerrieri di Matera.
Per lo spettacolo “Pitagora e Ippaso da Metaponto” sono stati coinvolti sul palco gli attori Luciana Tamburrino (Pitia, sacerdotessa di Apollo), Nicoletta Lionetti (Chilone, politico crotonese), Mario Salluce (Liside, un allievo), Giulia Cifarelli, Anna Cimarusti, Chiara Festa, Genny Carlucci per il Coro delle Metapontine, Franco Burgi (l’allievo Archippo), Francesco Palomba (l’allievo Filolao), Anna Santarsia (l’allieva Tyrsenis), Antonio Montemurro (Pitagora), Marco Floridia (l’allievo Ippaso), Patrizia Minardi (la sacerdotessa Aristoclea), Elisa Basile (Teano, moglie di Pitagora), Valentina Ranoia (Damo, figlia di Pitagora), Paola Cancelliere (l’allieva Timycha).
Musiche originali di Dimitris Roulbis, Coreografia di Francesca Sogliani, Scenografia di Eustachio Logiudice ed Elisa Basile, Costumi di Elisa Basile e Pina Santeramo, Acconciature di Paola Cancelliere, Service audio-luci di Michele Abbatino.
Assistente informatica Stefania Sibilio.
“Pitagora e Ippaso da Metaponto” è la storia del grande matematico e filosofo di Samo vissuto fra il VI e il V secolo avanti Cristo. riferita all’ultimo periodo della sua vita in Magna Grecia fra Crotone, Sibari e Metaponto.
A causa di un contrasto con Chilone, influente uomo politico crotonese, Pitagora, accompagnato da sua moglie Teano e da sua figlia Damo, sposta la scuola, da lui fondata a Crotone, a Metaponto, dove divulga il suo sapere fra numerosi discepoli di ambo i sessi, fra cui Liside, Archippo, Filolao, Tirsenis, Tymicha e lppaso.
Quest’ultimo dimostra ben presto notevoli capacità in Matematica e in Filosofia, che lo porteranno fatalmente allo scontro col maestro e alla sua conseguente rovina.
“Per via delle scarsissime fonti storiche a noi pervenute – ha ricordato Montemurro – soprattutto per quanto riguarda lppaso, e alla luce del concetto di Aristotele che, nella Poetica, poneva l’accento sulla diversità del lavoro dello storico da quello del drammaturgo. ho ritenuto di mettere a fuoco il pensiero e l’opera del grande filosofo e matematico di Samo e di fare del “nostro” lppaso un simbolo della fiducia nel progresso dell’uomo e di una scienza libera da coercizioni e impedimenti”.
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)