Un capolavoro artistico di teatro in musica portato in scena questa sera nel complesso Le Monacelle per la prima assoluta dello spettacolo contemporaneo “Bos lassus: e mo?”, una produzione originale inserita nel cartellone del festival VivaVerdi Multikulti, la rassegna organizzata da Arterìa giunta alla 28^ edizione.
Un capolavoro artistico di teatro e musica realizzato
Lo spettacolo, che sarà riproposto anche nella serata di mercoledì 24 luglio sempre nella Fondazione Le Monacelle a Matera, è un evento che vuole offrire una visione della città attraverso gli occhi del bue: non uno qualunque, ma quello che nel gonfalone della Città dei Sassi ne rappresenta la identità.
È una rappresentazione dal carattere internazionale che coinvolge per la regia di Joe Deer, il pluripremiato regista statunitense coreografo di oltre 200 produzioni da Off-Broadway a Londra oltre che per tante altre istituzioni teatrali in altre parti del mondo.
L’allestimento si basa sui testi di sono autori Grazia Lascaro e Dario Carmentano, le musiche originali sono state composte da Loredana Paolicelli e Vito Soranno e gli arrangiamenti da Salvo Nigro.
Si tratta di un autentico evento, che si aggiunge quale nuova produzione tra quelle esclusive e in prima esecuzione assoluta che caratterizzano la prestigiosa rassegna di da Arterìa, Associazione di arte e cultura ed Ente del Terzo Settore attiva dal 1990 a Matera e fondata e composta da artisti di tutti settori dell’arte.
Lo spettacolo contemporaneo di teatro in musica la produzione originale “Bos Lassum: e mo’?” è una favola contemporanea, ironica, dove non mancano elementi magici che insieme a sogni d’amore e sentimenti di appartenenza, caratterizzano il viaggio emozionante ed esperienziale del bue, “bos” in latino. Lo spettacolo è un evento che vuole offrire una visione della città attraverso gli occhi del bue: non uno qualunque, ma quello che nel gonfalone della Città dei Sassi ne rappresenta la identità.
Ma a quale bue ci si riferisce? Il “bos lassus” del titolo della rappresentazione, quello, per intenderci, che è simbolo nel gonfalone della Città di Matera sul quale è scritto il moto in latino “Bos lassus firmius figit pedem”, che può tradursi in “il bue stanco affonda la zampa più fermamente”, e volendo significare come un popolo pacifico ma stanco di subire soprusi possa ribellarsi al giogo e alla tirannia. Il bue simbolo di Matera, pertanto, diviene il protagonista indiscusso di questo spettacolo teatrale fantastico quanto avventuroso e sentimentale e, potere della finzione scenica, pur non essendo un animale rampante, mostra tutta la sua energica anima che si apre al mondo e grandi occhi per guardare e osservare la sua bella Matera. Nello spettacolo non mancano elementi magici che insieme a sogni d’amore e sentimenti di appartenenza, caratterizzano il viaggio emozionante ed esperienziale del bue. Un viaggio che il “bos” protagonista dovrà fare per approdare a una consapevolezza identitaria di sé stesso.
“Bos Lassus: e mo’?” è una rappresentazione dal carattere internazionale in quanto si avvale della regia di Joe Deer, il pluripremiato regista statunitense coreografo di oltre 200 produzioni da Off-Broadway a Londra oltre che per tante altre istituzioni teatrali in altre parti del mondo. L’allestimento si basa sui testi di cui sono autori i materani Grazia Lascaro e Dario Carmentano, le musiche originali sono state realizzate da Loredana Paolicelli, mentre gli arrangiamenti, le orchestrazioni e altre composizioni sono di Salvo Nigro, Vito Soranno e Gianluigi Borrelli.
Il cast degli interpreti si compone di Simone Castano (il bue), Giovanna Staffieri (voce recitante), Nando Irene (don Peppino), Anna Rosa Matera (Concetta, moglie di don Peppino), Anna Onorati (il gatto), Milena Orlandi (il sindaco di Matera).
Hanno collaborato alla produzione di questo spettacolo l’aiuto regista e direttore di produzione Antonio Chiarello, Carlo Iuorno per il service audio-luci, Joe Deer e Anna Rosa Matera per le coreografie, Stefano Cavalleri per i costumi, Mirko Macina e Francesco Pompilio per la direzione tecnica, Dario Carmentano per gli elementi scenografici con la collaborazione artistica di Angela De Gaetano mentre il fotografo di produzione è Sonia Traccitti.
Joe Deer, regista: «Ho avuto modo di osservare la città, con i suoi Sassi, dal Belvedere prospiciente e la visuale che mi si presentava mi ha fatto capire il sentimento di amore dei materani per la loro città. Sono rimasto affascinato da tanta bellezza, dalla bellezza di questi luoghi e dalle tante suggestioni che offrono. Ho pensato che il testo di “Bos lassus: e mo’?” dovesse diventare una storia d’amore per la città attraverso lo sguardo del bue del suo simbolo. Ma i colori del territorio non potevo renderli nello stile e nella grandiosità di Broadway, in quanto il musical non c’entra nulla in tutto ciò. Ho voluto piuttosto pensare a realizzare un lavoro di teatro povero, inteso come quello di Peter Brook. Ho accettato di dirigere questa produzione di Arterìa avendo avuto in passato contatti con il suo direttore artistico, Loredana Paolicelli, che mi aveva mostrato le precedenti produzioni originali realizzate per il festival VivaVerdi, che ho trovatomolto interessanti, e così mi sono lasciato coinvolgere in questa che definisco una bella avventura».
Loredana Paolicelli, compositrice: “Per la musica che ho composto mi sono ispirata al procedimento retorico dell’ipotiposi, per cui i suoni e la musica rimandano immediatamente all’immagine. È un modo di lavorare che ho utilizzato già in altre occasioni, come per le musica che “La città di pietra”, ma per questa produzione ho lavorato per la prima volta per portare in scena una produzione interamente in studio, quindi la musica non sarà eseguita dal vivo. Gli arrangiamenti e le orchestrazioni sono di Salvo Nigro e Gianluigi Borrelli e c’è l’apporto di musica contemporanea di Vito Soranno”.
Grazia Lascaro, autrice: “Un simbolo è un’immagine, un segno che rappresenta valori, contenuti condivisibili e adattati ad una comunità. Cosa rappresenta il bue della città di Matera? E soprattutto oggi riusciamo ancora a identificarci nel significato che gli hanno dato? Domande lecite e scontate. Ma cosa di tutto ciò potrebbe pensare il Bue?. Questo spettacolo teatrale è un pretesto per dar voce proprio al suo protagonista, il Bue, e far venire fuori l’anima di un animale antico, amato e alcune volte sottovalutato che sicuramente ne ha e ne può dire di cotte e di crude, Lui che da tempo ci rappresenta e ci osserva. Chi più di Lui!”.
Dario Carmentano, autore: “Bos lassus: e mo’?” è una favola contemporanea, divertente e ironica, romantica e nostalgica che ha sempre come punto di riferimento il nostro territorio con la sua magia, le sue contraddizioni, la sua bellezza e la sua dissolutezza, l’attrazione e il respingimento. Sentimenti profondi di chi ama questa terra che pervadono e ci impongono delle riflessioni. Quel “E mo’?” del titolo è un momento di sospensione, un bivio e una direzione da prendere. Ma come sempre non è facile scegliere, e il bue ce lo dimostrerà”.
Il regista e il cast
Joe Deer – È il pluripremiato regista e coreografo di oltre 200 produzioni. È stato presidente e direttore artistico del Dipartimento di Teatro, Danza e Cinema della Wright State University, dove è stato Professore Emerito di Teatro musicale e per venti anni ha diretto il programma musicale della Musical Theatre Initiative. Iniziò la sua carriera come artista di strada nella Shubert Alley di New York ed è poi apparso nelle produzioni di Broadway e in varie tournée come: Anything Goes, The American Dancemachine, Singin’ In The Rain e in acclamate produzioni dell’Opera di New York come Brigadoon e The Music Man. Tra i suoi incarichi di direttore di scena figurano il revival di Broadway di Guys and Dolls, le produzioni regionali di Lend Me A Tenor, le produzioni per il Playwrights’ Horizons di New York e il ruolo di assistente di produzione per il primo workshop di Assassins di Stephen Sondheim. Ha ottenuto diversi riconoscimenti: Premio del Governatore dell’Ohio per le Arti nell’Educazione Artistica (2016), Premio degli Amministratori della Wright State University per l’Eccellenza della Facoltà e Premio del College of Liberal Arts per l’Eccellenza della Facoltà (2014), oltre a tre dozzine di premi regionali per la migliore produzione o regia, ed è stato inserito nella Dayton Theatre Hall of Fame. È un leader nel campo dell’educazione teatrale da oltre trent’anni: ha lavorato a lungo ai più alti livelli del teatro professionale ed educativo con un’esperienza internazionale in pedagogia del teatro musicale, recitazione, regia, progettazione curriculare, valutazione e sviluppo della facoltà e dei programmi e reclutamento degli studenti. Collabora spesso con le riviste Teaching Theatre e Dramatics e ha lavorato a stretto contatto con The Muse Machine, Educational Theatre Association e Association for Theatre in Higher Education. È stato il presidente fondatore della Musical Theatre Educators’ Alliance, la più grande organizzazione mondiale in questo campo. Tra le consultazioni: University of Washington, Stanford University, Relativity University, Straz Center for the Performing Arts, New York City Center–Encores Institute, Lindenwood University, Southern Methodist University, The Muse Machine. Faculty Assessment: Kent State University, University of Oklahoma,University of South Florida, University of the Arts, Shenandoah University, University of Central Florida, Penn State University, New York University, Oakland University, University of Kansas, Roosevelt University, Texas Christian University, University of Washington, Linwood University, Carnegie Mellon University, The Hartt School, University of Cincinnati/CCM, Pace University, Florida State University, University of Michigan, Ithaca College,Auburn University, Stage School of Hamburg (GE).
Simone Castano: Si diploma come attore nel 2008 presso il Centro La Cometa di Roma. Da subito partecipa a diverse produzioni nel teatro e nel cinema. Lavora con registi come Lisa Ferlazzo Natoli, Marinella Anaclerio e Flavio Albanese, Armando Pugliese, Pierpaolo Sepe dai quali apprende diversi metodi teatrali. Dal 2011 si occupa anche di drammaturgia e messa in scena di monologhi e dirige laboratori di teatro ludico per ragazzi e adulti in tutta Italia.
Giovanna Staffieri: Inizia la sua formazione di attrice nel 1993 presso la Scuola Teatro dei Sassi di Matera. La sua formazione si arricchisce partecipando a seminari e laboratori organizzati all’interno del progetto Teatri Meridiani curati dai maggiori esponenti del teatro italiano contemporaneo, come D.Castaldo, M.Cuticchio, G.Rossi, P.Delbono, C.Ronconi, R.Castellucci, M.Baliani, T.Richards del Workcenter di J.Grotowsky e altri. Dal 2000 ad oggi lavora come attrice e conduttrice di laboratori teatrali per tutte le fasce d’età.
Nando Irene: Muove i suoi primi passi con il Teatro dei Sassi, diretto da Massimo Lanzetta, e frequentando i laboratori di Paolo Baroni, Vincenza Modica, Mario Biagini e Thomas Richars del work center di Jerzy Grotowski. Nel cinema partecipa a diverse produzioni: Il nome del figlio di Francesca Archibugi, I moschettieri del re di Giovanni Veronesi, Bentornato presidente e Metti la nonna in freezer di Stasi e Fontana e Lucania di Gigi Roncati. Attualmente interpreta il personaggio del maresciallo Lamacchia nella fortunata serie Imma Tataranni e dal 2019 è direttore generale del Matera Film Festival.
Anna Rosa Matera: Dopo la laurea in giurisprudenza e la nascita dei suoi due figli, entra nella scuola di Teatro Naturale del Teatro dei Sassi. Continua la sua formazione attraverso numerosi laboratori con registi e attori noti nel panorama teatrale nazionale e internazionale. L’interesse per la contaminazione di generi la porta verso il teatrodanza. È attrice e danzatrice in diverse rassegne di teatro e musica. Segue dei seminari di movimento espressivo e danza creativa rivolgendo il suo lavoro ai bambini in scuole e associazioni.
Anna Onorati: Inizia la sua formazione come attrice nel 1999 presso la scuola del Teatro dei Sassi di Matera. Qui partecipa a diversi laboratori con esponenti del teatro contemporaneo tra cui: C. Ronconi, M. Gualtieri, T. Richard del Living theatre di J. Grotowsky e altri. Diplomata Operatrice di teatro sociale, è autrice di testi e canzoni di cantautorato, suona e canta musica popolare con il duo Tarantica e lavora come attrice, regista e conduttrice di laboratori per tutte le fasce di età in collaborazione con Iac e Arterìa.
Milena Orlandi: Ha studiato recitazione e doppiaggio presso la Voice art dubbing. Ha avuto insegnanti quali Sista Bramini e Ewa Benesz. È cantante diplomata in musica jazz e negli spettacoli musicali a suo nome legge testi (racconti, fiabe, liriche). Nel cinema, ha un piccolo ruolo in L’uomo delle stelle di Tornatore. Ha partecipato a corti di V. Cea e A. Andrisani, e nel 2023 ha preso parte come attrice e cantante allo spettacolo teatrale di R. Calderone Ricordando Paolino Ruggero Vasari e pubblicato a suo nome il cd Kore (Dalvivoproduzioni).
Informazioni e contatti: +39 335 126 7243; +39 333 498 4245; amministrazione@arteriamatera.it
CLICCA QUI PER IL VIDEO DI “BOS LASSUS: E MO’?”
La fotogallery dello spettacolo (foto www.SassiLive.it)