Il cittaadino Massimo Andrisani in una nota segnala che sono diverse le chiese rupestri materane chiuse al pubblico. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Da cittadino comune, attento alla vita culturale e turistica della città, mi preme lanciare un campanello d’allarme al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, che ha la delega alla cultura, e all’assessore al turismo, Anna Selvaggi. Sta per iniziare, nel mese di marzo, la nuova stagione turistica della città di Matera e ci prepariamo ad un nuovo ponderoso afflusso di turisti. Ma non siamo pronti a garantire una ricezione turistica d’eccellenza. Mi preoccupa il fatto che diverse chiese rupestri (Santa Maria De Armenis, Santa Barbara e il prestigioso Convicinio di Sant’Antonio) siano chiuse al pubblico, a parte sparute aperture o mostre organizzate all’interno. Anche la Cripta del Peccato Originale sembra non essere aperta neanche su prenotazione. La soluzione ideale per risolvere la problematica della gestione del circuito urbano delle chiese rupestri, a mio modesto parere, è un bando. Quest’ultimo risale al 2003, ai tempi della giunta Porcari, da quel momento la cura e gestione delle chiese e dei nostri beni culturali è lasciata al caso, all’improvvisazione e all’intraprendenza dei privati. Con un nuovo bando si avrebbe una gestione più organica e uniforme, magari garantendo una bigliettazione unica, integrata con musei e casegrotte. Mi auguro che il sindaco e l’assessore mi degnino di una risposta concreta e convincente. In attesa di questa, porgo loro distinti saluti.
Massimo Andrisani