Uno spettacolo straordinario, che commuove e fa riflettere sui fenomeni migratori, tornati da qualche anno alla ribalta delle cronache internazionali. Dopo il grande successo della rappresentazione teatrale a scopo benefico promossa il 23 febbraio 2017 al teatro Duni per la Caritas l’attore e regista Sebastiano Somma ha riportato in scena questa sera al teatro Guerrieri di Matera “Uno Sguardo dal Ponte”, scritto da Arthur Miller nel 1955 e considerato tra i più importanti testi della drammaturgia americana del Novecento. La rappresentazione riprende realisticamente una delle pagine più drammatiche del sogno americano vissuto da milioni di italiani approdati in America, nella New York degli anni ’50, alla ricerca di un futuro migliore.
Miller racconta la miseria degli immigrati italiani, la loro difficoltà ad adattarsi al nuovo mondo, l’incapacità di comprendere un sistema di leggi che ritengono differente dall’ordine naturale delle cose e, soprattutto, la vacuità del sogno americano. Da ciò scaturirà una tragedia annunziata fin dall’inizio, poiché mettere insieme quelle condizioni disagiate e quei sentimenti e passioni fortissimi non potrà che fatalmente condurre ad un drammatico epilogo.
Lo spettacolo messo in scena da Enrico Lamanna riprende il dramma interiore di Eddy Carbone, interpretato da Sebastiano Somma, della sua famiglia e del suo sogno americano. L’ amore che prova verso la giovane nipote non è altro che la proiezione della sua esigenza di proteggerne la purezza, la necessità di custodirla con la stessa cura di una ceramica preziosa. Un sogno da accarezzare al di là del ponte, sotto un cielo di stelle misto ad un mare dove si naufraga in una voglia di tenerezza.
Nello spettacolo si inserisce il progetto “Europei di Basilicata”, promosso dai Comuni di Aliano e Moliterno in collaborazione con la Regione Basilicata attraverso il Dipartimento Cultura, Turismo e Cooperazione Internazionale diretto da Patrizia Minardi.
L’evento trova una naturale collocazione all’interno del progetto dei due comuni, il cui scopo è la valorizzazione, la conoscenza e divulgazione di due figure che hanno caratterizzato la storia regionale: Ferdinando Petruccelli della Gattina, a cui Moliterno ha dato i Natali e Carlo Levi esiliato ad Aliano e paese che oggi ospita le sue spoglie.
L’analisi svolta da i due uomini illustri, ai quali è riconosciuto un ruolo attivo nella vita politica e sociale, li ha portati a riconoscere, tra l’altro in epoche differenti, parte delle problematiche alla base del disagio del Sud Italia.
Celebre, nel caso di Petruccelli la frase in cui lui dichiara di non volersi mai abbassare al popolo piuttosto il suo auspicio era che il popolo si elevasse a lui. E’ lui il precursore di rendere l’istruzione obbligatoria. Tutto ciò prima del ‘900.
Celebre il libro di Carlo Levi “Cristo si è fermato ad Eboli”, che racconta del suo confino e della condizione di arretratezza economica e culturale delle popolazioni del Sud.
Entrambi hanno evidenziato il contesto socioeconomico e culturale che ha determinato una massiccia emigrazione non solo verso le regioni del Nord Italia ma in direzione delle “Americhe” ed in particolare Venezuela ed Argentina.
Per il Sindaco di Aliano Luigi De Lorenzo ed il Vice Sindaco di Moliterno Raffaele Acquafredda: “La partecipazione allo spettacolo Uno sguardo dal Ponte, nasce dall’esigenza di rendere fruibile il percorso culturale di valorizzazione dei due uomini illustri, a cui è dedicato il progetto Europei di Basilicata, ad un pubblico più ampio, oltre che lavorare su una esigenza di formazione di nuovo pubblico, imparando ad attingere a linguaggi diversificati e più immediati, come quello del teatro. E’ naturale che siamo entusiasti di realizzare tale progetto con Sebastiano Somma, uno dei più grandi attori italiani ed in questo caso testimonial d’eccezione per raccontare Petruccelli e Levi”.
Lo spettacolo è una produzione di Rosario Imparato per immaginario produzioni, traduzione di Masolino D’Amico, musiche di Pino Donaggio.
Il cast è composto da Sebastiano Somma, Sara Ricci, Gaetano Damato, Cecilia Guzzardi, Vladimir Randazzo, Davide Schiavo, Roberto Negri e Antonio Tallura.
Aiuto regia di Federica Alesi, scene di Massimiliano Nocente, costumi di Ilaria Carannante, disegni luci di Stefano Pirandello.
Sebastiano Somma ha raccontato il suo spettacolo nel corso di un’intervista per SassiLive: “Probabilmente sarà l’ultima rappresentazione di uno spettacolo di successo con oltre duecento repliche. Ho deciso di portarlo in scena in Basilicata ed in particolare a Matera perché qui si è creato un bellissimo rapporto, sopratutto con la dirigente dell’ufficio sistemi culturali della Regione Basilicata, Patrizia Minardi. Lo spettacolo è nato dalla voglia di raccontare la storia dell’emigrazione, in questo caso di italiani che sono emigrati in America negli anni Cinquanta ma anche l’emigrazione che porta cambiamenti in una comunità, in questo caso della famiglia siciliana di Eddy Carbone. L’emigrazione è un tema che h avuto la fortuna di raccontarla in un film girato in Basilicata, “Una dieci mila lire”.
“Uno sguardo dal ponte” è uno spettacolo forte, popolare, sanguigno, pieno di passione come lo erano i nostri emigranti, che partivano per cercare fortuna altrove. Uno spettacolo in cui raccontiamo una storia d’amore molto forte con trame complesse, un amore che porta fino alla tragedia finale, quindi possiamo dire una tragedia greca, perchè ci troviamo di fronte ad un innamoramento filiale, paterno, che alla fine un’ossessione e quindi si conclude in tragedia”.
La fotogallery dello spettacolo “Uno sguardo dal ponte” (foto www.SassiLive.it)