Questa mattina nella scuola primaria Cappelluti a Matera gli allievi delle classi seconde e terze delle scuole primarie Cappelluti hanno animato una lezione aperta, a conclusione del laboratorio teatrale “Il signor buio”.
Il laboratorio, realizzato nell’ambito del Progetto PON – Agenda Sud “Una scuola per tutti”, ha offerto ai bambini l’opportunità di usare il corpo come motore del sentimento e lo spazio fisico come elemento per orientarsi e relazionarsi con gli altri.
Con la lezione aperta, a conclusione del laboratorio teatrale “Il signor buio”, si è concluso questa mattina il laboratorio di teatro realizzato nel plesso Cappelluti dell’Istituto comprensivo Minozzi-Festa che ha visto i bambini delle classi seconda e terza coinvolti in un percorso sulle emozioni per tutto il mese di giugno.
I bambini in questo periodo hanno avuto modo di raccontare e raccontarsi attraverso le diverse forme di linguaggio: da quello verbale, a quello mimico-gestuale, musicale, grafico e motorio.
Guidati dall’esperta Giovanna Staffieri (Associazione Arterìa) e dalla docente tutor Antonietta Paolicelli, gli alunni hanno giocato con le emozioni, in particolare la paura, usando la voce come strumento di relazione e improvvisazione.
Partendo da un testo originale che racconta la storia del Signor Buio e di tutti i suoi compagni di avventura, i bambini sono diventati essi stessi autori e protagonisti di un nuovo racconto, arricchito delle loro esperienze con il buio e delle modalità per gestire la paura.
Tutti hanno paura del buio, ma anche il signor Buio ha paura: ha paura di non essere accettato, di non essere capito, ha paura di non essere ascoltato e per questo ama la signorina Silenzio, capace di ascoltare e conoscere bene le persone da dentro, così da scegliere bene le parole giuste da dire.
Questa la base di partenza del percorso e da qui, attraverso il gioco del teatro, i bambini hanno avuto l’opportunità di conoscere meglio se stessi, gli altri e il mondo che li circonda, di raccontare la propria storia in un gioco di equilibri tra la realtà e l’immaginazione, di rapportarsi con gli altri prestando attenzione alla cura dell’altro e al rispetto di tutti.
Il percorso teatrale messo in atto ha favorito sicuramente l’integrazione di ognuno all’interno di un gruppo e, in un clima accogliente, sono state valorizzate le potenzialità di ciascuno in relazione a quelle degli altri componenti.
E’ stata questa, per loro, una grandissima opportunità di crescita personale che ricadrà positivamente su tanti altri aspetti, a casa, a scuola e in tutti gli altri gruppi di cui fanno parte, perché i gruppi fanno parte della vita stessa.