In occasione del Giorno della Memoria che ricorre il 27 gennaio, IAC presenta a Matera il 28 e 29 gennaio nella sede in via Casalnuovo 154 a Matera lo spettacolo “Una disubbidienza straordinaria” tratto dal testo “Canzone finale della stella gialla detta pure la Carlottina” di Elsa Morante che con leggerezza e profondità è uno straordinario inno all’allegria anarchica, oltre che una forma di denuncia di tutte le forme di totalitarsismo.
Programma spettacoli
Venerdì 28 gennaio – h. 19:00 (Botteghino h. 18:30)
Sabato 29 gennaio – h. 18:00 (Botteghino h. 17.30)
Prenotazioni: https://bit.ly/UnaDisStraordinaria
Informazioni: 3927431124 | Lun – Giov h. 10:00 – 13:00
“Una disubbidienza straordinaria” è la storia di Carlotta, studentessa delle medie di Berlino, ragazzina ariana che, di fronte all’ordinanza di portare la stella gialla per tutti i Giudei, risponde con una disubbidienza straordinaria. Da quel giorno uscirà di casa con la stella gialla in petto, come una rosa e presto tutti a Berlino indosseranno la stella gialla.
Le autorità non si capacitano di come siano aumentati i giudei a Berlino e di lì in poi avvengono una serie di fenomeni strani tra cui la discesa delle squadre angeliche al completo.
Proponiamo uno spettacolo, dal testo “Canzone finale della stella gialla detta pure la Carlottina” che con leggerezza e profondità è uno straordinario inno all’allegria anarchica oltre che una forma di denuncia di tutte le forme di totalitarismo.
Crediamo sia importante far conoscere questa canzone di Elsa Morante, la sua ambizione di incidere nella realtà attraverso la scrittura poetica e popolare, soprattutto a quel pubblico da lei amato: i ragazzini, i giovani, i nuovi, che sono ancora capaci delle rivoluzioni impossibili.
Quale significato ha per un ragazzino di oggi una stella gialla, o una croce uncinata? Che significato hanno questi ed altri simboli legati alla storia e alle vicende degli uomini che hanno caratterizzato lo scorso secolo? Sono riconoscibili? Sono riconosciuti? E i volti di quella storia? Non assomigliano ad altri volti, più vicini, vivi, presenti nella storia di oggi? Abbiamo voluto giocare in una sorta di mistificazione delle immagini, mischiando ai tratti del passato, lineamenti del presente, a ricordarci che di fronte a poteri dispotici ci sono sempre rivoluzioni da intraprendere ed ordini da sovvertire, o almeno, piccole disobbedienze visionarie e giocose.