Prosegue la rilettura dei classici all’interno della rassegna teatrale “Chi è di scena?” con tre ultimi spettacoli: il 1° luglio a Potenza, il 4 luglio a Rionero in Vulture, il 6 luglio a Matera.
Ultimi tre appuntamenti in cartellone per la rassegna “Chi è di scena?” de La Scuola sull’Albero, la scuola di teatro gestita dalla Compagnia teatrale professionale de L’Albero di Melfi. Dopo le performance degli allievi più piccoli, è la volta dei due gruppi di ragazzi delle città di Melfi e Potenza, che saranno interpreti del testo “Edipo. La regola del gruppo”, una riscrittura dell’Edipo Re di Sofocle. Prima replica a Potenza, giovedì 1° luglio al Parco Baden Powell, con gli allievi della sede del capoluogo, per la regia di Donatella Corbo e Gino Marangi; seconda replica a Rionero, domenica 4 luglio presso il Palazzo “Giustino Fortunato”, con il gruppo degli allievi della sede di Melfi, per la regia di Alessandra Maltempo e Assunta Gastone. Martedì 6 luglio chiuderà la rassegna la lettura scenica “Noi e Amleto”, con testi scritti e interpretati dal corso adulti sotto la guida di Vania Cauzillo e Gino Marangi.
Spaziando dalla psicoanalisi al genere poliziesco, dalla filmografia alla filosofia, per tutto l’anno accademico, i giovanissimi attori, guidati dai maestri della Scuola, hanno condotto una vera e propria indagine sui temi più affascinanti dell’opera sofoclea, quali il concetto di colpa, di destino, di identità, di verità. Il testo di “Edipo. La regola del gruppo”, del drammaturgo Riccardo Spagnulo, attinge a piene mani al lavoro dei ragazzi, intrecciando due storie che – attraverso un procedimento di re-enactment – avvengono in parallelo: quella di Edipo, che indaga su un omicidio (senza sapere che è lui stesso l’assassino) e quella di un ragazzo su cui incombe, da parte del suo gruppo, il sospetto di una colpa, di un tradimento.
«Questi due eroi tragici (Edipo dell’età antica, Amleto dell’età moderna) altro non sono che due giovani soccombenti di fronte all’enigma dell’esistenza e del destino e in cui il trauma si trasforma in simbolo» – spiega la direttrice artistica della Scuola Alessandra Maltempo. «Anche i nostri ragazzi si sentono schiacciati da un “destino” rispetto al quale molti non esercitano possibili azioni di riscatto. Il dramma esistenziale delle nuove generazioni è infatti l’assenza di basi per la costruzione di una propria identità, in un mondo che cerca di controllarli e mercificarli anche quando li rappresenta in una versione falsamente libertaria. E questa forma di nichilismo dei giovani li porta inevitabilmente alla rassegnazione. Come Edipo è un figlio innocente e colpevole insieme (poiché la sua “colpa” non è nelle sue intenzioni, ma scritta nel destino), così innocenti e colpevoli insieme sono anche i nostri figli, “vittime” di un futuro oscuro. Come Amleto è “solo” un ragazzo in crisi per l’impossibilità di rivendicare un’identità non sua, ma innestata dal mondo esterno, così i nostri ragazzi – incapaci di agire in un mondo che non è stato pensato e costruito da loro – diventanto i fantasmi di se stessi.»
Per tutti gli spettacoli è obbligatoria la prenotazione al numero 380/7955722. Per maggiori informazioni su “Chi è di scena?” è possibile visitare la pagina Facebook “La Scuola sull’Albero”, telefonare al numero 349/8243232 o scrivere all’indirizzo e-mail info@lalbero.org.
Attiva dal 1993 e fondata dalla regista Lucia di Cosmo, La Scuola sull’Albero è la fucina-laboratorio della Compagnia professionale de L’Albero, il collettivo artistico diretto da Alessandra Maltempo e Vania Cauzillo, che si occupa professionalmente di formazione e produzione in campo teatrale e di ideazione e realizzazione di progetti nazionali e internazionali di innovazione sociale e culturale. Negli ultimi anni il lavoro si è concentrato sul teatro musicale, sullo sviluppo dell’audience, sui processi di coinvolgimento del pubblico e sulla ricerca di nuove metodologie di formazione, sperimentando nuovi linguaggi e format di co-creazione.
Tra i suoi ultimi progetti più importanti, “Get Close to Opera” (Best Practice per il Programma Erasmus+ 2019), per promuovere l’integrazione linguistica e culturale dei migranti e dei rifugiati in Europa attraverso l’opera lirica; “Silent City”, co-prodotto con la Fondazione Matera 2019 nell’ambito del programma ufficiale degli eventi di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, per la messa in scena di un’opera lirica co-creata da artisti nazionali e internazionali insieme alle comunità della Basilicata; “Carmen e le altre ragazze straordinarie”, con giovani donne del Sud Italia e ragazze rifugiate nel Nord Italia, progetto selezionato fra i tre finalisti del prestigioso premio europeo “Fedora 2021 – Sezione Education Prize” e dedicato alla divulgazione dell’opera e del balletto.