Venerdì 27 agosto 2021 alle ore 21, nella Villa comunale di Rivello Sigfrido Ranucci, conduttore della trasmissione televisiva Report in onda su Rai, parlerà delle più grandi inchieste andate in onda, compresa quella relativa al petrolio lucano. Ulderico Pesce reciterà “Aldo Moro: i 55 giorni che cambiarono l’Italia”, scritto a quattro mani con il giudice Ferdinando Imposimato, titolare dei primi processi Moro. Il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Lagonegro, Gianfranco Donadio, membro della Commissione di inchiesta su Moro, relazionerà sulle recenti scoperte. Saranno infine presenti Alessandra e Chiara Imposimato, figlie del giudice recentemente scomparso. A Ranucci, Donadio e alle figlie di Imposimato, sarà attribuito il Premio Amelia Rosselli per “l’impegno sociale”.
Lo spettacolo di Pesce, che aprirà la serata, è stato presentato in prestigiosi teatri d’Italia, dal Teatro India di Roma al Teatro Stabile di Trieste, al Teatro Menotti di Milano. “Non l’hanno ucciso le Brigate Rosse, Moro e i ragazzi della scorta furono uccisi dallo Stato”. Questa frase è il fulcro dell’azione scenica ed è documentata dalle indagini del giudice Ferdinando Imposimato, che nello spettacolo compare in video interagendo con il protagonista e rivelando verità terribili che sono rimaste nascoste per più di quarant’anni. Il racconto scenico parte dai fatti del 16 marzo 1978 quando fu rapito Aldo Moro e furono uccisi gli uomini della scorta: Raffaele Iozzino, Francesco Zizzi, Domenico Ricci, Giulio Rivera e Oreste Leonardi. Raffaele Iozzino, unico membro della scorta che prima di morire riuscì a sparare due colpi di pistola contro i terroristi, era di Casola di Napoli e proveniva da una famiglia di contadini.