Sette stanze, uno show, un protagonista dai mille volti. Con “Solo” l’attore trasformista torinese Arturo Brachetti regala grandi emozionio nel primo spettacolo ufficiale programmato alla Serra del Sole, il nuovo spazio allestito nella Cava del Sole per gli eventi organizzati dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 nell’anno di Matera capitale europea della cultura.
Solo è un varietà surrealista e funambolico, un magico viaggio nella mente di Arturo Brachetti, nei suoi sogni, ricordi e fantasie, ma anche in quelli di tutti noi. Una casa della memoria e delle emozioni, nelle cui 7 stanze oltre 50 personaggi prendono vita grazie alla magia di Arturo, maestro dell’imprevedibile.
Il più grande artista di quick change al mondo apre per gli spettatori le porte della sia propria casa, dando vita a fiabe e ricordi grazie al trasformismo, alle ombre cinesi, ai laser e al sand painting, in un caleidoscopio di luci, costumi e sorprendenti illusioni.
E nel finale arriva anche la standing ovation per l’artista torinese, che fino ad oggi ha mostrato i suoi spettacoli a circa due milioni e mezzo di persone sui principali palcoscenici del mondo. “Solo”, il format del nuovo spettacolo con cui è ritornato a Matera dopo “Allegro ma non troppo” presentato ala teatro Duni il 25 aprile 2016 per il Festival Duni con l’Orchestra della Magna Grecia. Arturo Brachetti è ritornato a Matera dopo la sua performance in differita presentata in mondovisione per la cerimonia inaugurale di Matera 2019 in diretta su Rai 1.
Solo è stato presentato in Italia, Francia e Svizzera e ha fatto registrare 200.000 spettatori in due stagioni di oltre 300 repliche.
Nel suo ripostiglio sono raccolti oltre 400 costumi ed è capace di cambiare 100 personaggi solo in una sera. E’ l’arte del trasformismo. E nella lista dei massimi interpreti al mondo di questa disciplina, a metà fra teatro e illusionismo, al primo posto c’è senza dubbio Arturo Brachetti, il ciuffo più famoso d’Italia.
Arturo Brachetti, famoso e acclamato in tutto il mondo, è considerato univocamente il World Master of quick change, il grande Maestro del trasformismo internazionale. In molti paesi è considerato un mito vivente nel mondo del teatro e della visual performing art. Inoltre è un regista e direttore artistico attento e appassionato, capace di spaziare dal teatro comico al musical, dalla magia al varietà.
Un ritorno alle origini per Brachetti che, in questo spettacolo, aprirà le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie; una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire. Dentro ciascuno di noi esiste una casa come questa, dove ognuna delle stanze racconta un aspetto diverso del nostro essere e gli oggetti della vita quotidiana prendono vita, conducendoci in mondi straordinari dove il solo limite è la fantasia. È una casa segreta, senza presente, passato e futuro, in cui conserviamo i sogni e i desideri. Brachetti schiuderà la porta di ogni camera, per scoprire la storia che è contenuta e che prenderà vita sul palcoscenico.
Nel nuovo spettacolo, protagonista è il trasformismo, quell’arte che lo ha reso celebre in tutto il mondo e che qui la farà da padrone con oltre 60 nuovi personaggi, portati in scena per la prima volta. Ma in “Solo” Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le altre affascinanti discipline in cui eccelle, dal mimo alla chapeaugraphie fino al poetico sand painting con la dedica finale per Matera rigorosamente scritta con la sabbia.
Brachetti è oggi il più grande attore trasformista del mondo, con una “galleria” di oltre 400 personaggi, di cui è capace di interpretarne 100 in una sola serata.
Trai i numerosi riconoscimenti ricevuti nella sua carriera figurano il premio Molière (FR) e il Laurence Olivier Award (UK). Nel 2014 viene insignito del titolo di Commendatore dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una nomina motu proprio.
Arturo come regista e direttore artistico mescola sapientemente trasformismo, comicità, illusionismo, giochi di luci e ombre, e amalgamandoli con poesia e cultura.
Arturo Brachetti tornerà in scena anche venerdì 8 marzo per il secondo spettacolo programmato per Matera 2019.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate da Brachetti nella conferenza stampa che ha preceduto lo spettacolo e la fotogallery (che sarà aggiornata nelle prossime ore).
“Lo spettacolo è un one man show, un varietà poetico comico e surrealista ma non è solo di trasformazione perchè ci sono i momenti di sabbia, di opere cinesi ma è sopratutto la storia di un peter pan sessantenne che lotta con la sua ombra e vuole volare. Io alla fine dello spettacolo volo ogni sera e mi fa molto bene questa piccola terapia quotidiana. E’ uno spettacolo che fa tornare all’infanzia, non è solo “come fa a cambiarsi Arturo Brachetti in due secondi”, c’è molto di più. La gente mi dice alla fine grazie per avermi dato due ore della mia infanzia. Uno spettacolo universale adatto a tutti, dai bambini di 5 anni che vedono la magia a quelli acculturati che riconoscono i pittori, ci sono riferimenti alla musica, riferimenti colti ma la cosa più importante è l’emozione che si ritrova quando esci da teatro e vedi Matera illuminata di notte per esempio, che regala grandi emozioni”.
Cosa consigli ai giovani? “Il talento si cura, ognuno di noi ha un talento, il tuo può essere quello di saper cucinare, io non ho il pollice verde invece mentre mia madre ha il talento di guardare una pianta e quella sorride. Ognuno ha un talento e lo può usare e far fruttare. Io che sono stato sei anni in seminario la parabola dei talenti mi è rimasta nel cuore e in testa”.
C’è un numero al quale sei particolarmente affezionato? “In uno spettacolo di 60 personaggi non c’è tempo di affezionarsi a nessuno ma c’è un momento fisico nello spettacolo, quando volo, che mi piace molto”
Lo spettacolo teatrale potrebbe diventare un format televisivo? “Molto volentieri, se me lo chiedessero. Ogni anno Rai e Mediaset mi dicono facciamo qualcosa insieme, io dico si ma alla fine non è successo ancora nulla”.
Cosa ti ha insegnato questo tour in tutto il mondo? “Che il vero tesoro dell’Italia è anche qui in questo luogo. Noi siamo seduti su un tesoro enorme e non ce ne frega un tubo, perchè la politica sottovaluta la cultura. La nostra cultura non è solo quella dei monumenti, ma della cucina, dei nostri discorsi, dello stare insieme, delle tradizioni, delle leggende, delle superstizioni, perchè quando vado all’estero e dico che sono italiano loro rimangono affascinati dalla nostra cultura. E’ la cultura il nostro petrolio nazionale. In altri Paesi sono costretti a fare il museo degli ombrelli.”
Alla conferenza stampa ha partecipato anche il direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 Paolo Verri, che ha anticipato anche un altro grande ritorno a Matera di Luciana Littizzetto, che era stata nella città dei Sassi nel 2014 alla vigilia delle elezioni comunali che hanno sancito la vittoria del sindaco De Ruggieri. “Luciana – dichiara Verri mi ha mandato un messaggio dicendo “vengo in moto a Matera”, sarà vero? Lo scopriremo nei prossimi mesi, sicuramente tornerà qui”.
Michele Capolupo
La fotogallery dello spettacolo (Foto ufficio stampa Matera-Basilicata 2019)