Grande successo al cinema “Il Piccolo” di Matera per lo spettacolo di teatro canzone “L’imperdonabile metà” portato in scena lo scorso 30 giugon da duo Carnem Levare, per il quinto e ultimo appuntamento della stagione di musica e teatro “La scatola sonora”, realizzato con le musiche di Anna Onorati, gli arrangiamenti di Nicola Vitucci e i testi e regia di Anna Onorati.
Il progetto nasce dal desiderio di trasportare i fruitori nel mio mondo fatto di parole e musiche totalmente originali. Nello scrivere mi sono ispirata agli incontri avuti, alle persone incrociate nella mia vita, alle storie ascoltate, alle mie storie, a quelle imperdonabili metà che tutti abbiamo dentro di noi e che aspettano di essere raccontate. Per arrivare all’essenza di quello che abbiamo voluto portare fuori, all’essenza di chi siamo, alle storie che prendono forma attraverso i testi e la musica, ci siamo spogliati. Da qui il nome del Duo Carnem Levare, togliersi la carne di dosso per arrivare al nucleo di un sentire intimo ma che abbraccia tematiche universali in cui anche lo spettatore può riconoscersi.
L’incontro con Nicola Vitucci è stato importante e musicalmente arricchente. I testi e i brani, che viaggiano insieme alle straordinarie sonorità di Nicola, sono presentati in una forma non convenzionale, ci abbiamo messo anima, cuore e un pizzico di follia.
Esordio teatrale col botto della cantautrice Anna Onorati, recensione di Pasquale Doria
Surrealismo ne abbiamo? Quanto basta, non a caso, già dall’inizio s’incontra un bruco che vuol diventare un sambuco. Ma non mancano momenti impegnati alternati a quelli di puro cabaret, tra studiate trovate, testi ispirati, musica e specialmente tanta ironia, il tutto arricchito da improvvisati dialoghi con il pubblico, gli amici in sala accorsi numerosi per non perdere l’esordio di Anna Onorati. Esordio perché si tratta della prima riuscita prova su un palcoscenico con parole e musiche tutte sue. Agli arrangiamenti ci ha invece pensato Nicola Vitucci, chitarrista che si è rivelato spalla perfetta, volutamente un poco muto e a volte parlante, ma autentica colonna sonora dell’atto unico intitolato “L’imperdonabile metà”. È lui l’altra metà del duo “Carnem Levare”, coppia a lungo applaudita nel cinema “Piccolo”, rivelazione nell’ambito della stagione di musica e teatro 2023 denominata “La scatola sonora”.
Uno spettacolo vincente e convincente, nato maturo e che può tranquillamente spiegare le vele alla volta del mare aperto di quel teatro che ci mancava. Un poco colto – si diceva – e non di meno popolare. Manciate di femminismo e battute solo apparentemente improvvisate. Alto e basso, un mix equilibrato, registro che esprime compiutamente il temperamento della protagonista, apparentemente fragile, contenuta in un corpo alla Giacometti, filiforme come un chiodo, eppure magicamente alimentata da una potente elettricità, tipica di uno spirito forte e indipendente. Tutto sommato, una ventata nuova, ma anche una conferma per agli addetti ai lavori presenti in sala. Non era completamente ignota infatti la tenuta scenica che ha visto la cantautrice impegnata in altri interessanti lavori, musicali e teatrali. Ha confermato una naturalezza non impostata, che si unisce ad altre qualità capaci di generare una forte empatia nel pubblico.
Intriganti i passaggi dai testi recitati che, di colpo, diventano cantati, come “Cosa posso ma… cosa non posso”, intense le parole di “Onoro il tempo”, “Era un sogno”, “Madre”, e i versi dedicati agli innocenti che inghiotte il Mediterraneo, “Tutti i cimiteri del mare”. Dalla recitazione al canto, non meno coinvolgenti sono apparsi i brani come “Con/fine dialettico”, “Ninna nanna avvelenata”, “Alfa/beta/mente”, un alfabeto scoppiettante, per finire con “Canto/mi”, “Simm comm” e “Fatti di cristalli e terapie”. Per chiudere, un ultimo monologo, intitolato “Nei miei testi c’ho messo …”, ma quello che c’è dentro, per chi fosse interessato, vale la pena scoprirlo di persona, magari al prossimo spettacolo. Oppure, senza girare troppo intorno alle parole, si potrebbe sostenere Anna, aiutarla a incidere un Cd. E siccome la sua vera ricchezza sono gli amici e la loro generosità, non è così azzardato immaginare un percorso virtuoso per realizzare il classico sogno nel cassetto.
Al momento la sua voce rimane ben impressa nelle antiche pieghe del tufo che dalla piazza si affaccia sui Sassi, dai tre archi di fronte alla Cattedrale. Nelle belle giornate non è difficile trovarla in compagnia di altri musicisti, è riconoscibile anche da lontano e adesso è divenuta di colpo ancora più consapevole con quell’agognato palcoscenico finalmente tutto per lei. Piccolo il teatro, grande l’interpretazione. Vuoi vedere che è nata una stella?