Un teatro di paglia e argilla. Un palcoscenico di creta con le sedute di steli di grano e la volta del cielo come soffitto. È il Teatro dei Calanchi, location non convenzionale modellata con discrezione all’insegna dell’assoluta sostenibilità dallo staff e dai volontari del Circus per ospitare Baccanti, la tragedia greca scritta da Euripide oltre 2400 anni fa e riletta da Matteo Tarasco, regista del progetto ideato da Daniele Onorati nella cornice suggestiva e misteriosa dei calanchi di Pisticci.
A raccogliere la sfida, sette attrici selezionate in due casting fra Roma e Matera ed ospitate in residenza artistica per sette giorni a Pisticci, fino alla doppia performance prevista per le serate di sabato 6 e domenica 7 agosto. Le loro voci e le forme sinuose dei loro corpi daranno vita alla famosa tragedia classica, senza supporti elettrici o amplificazioni. I suoni riecheggeranno portati dal vento nelle due notti in cui uno dei luoghi più caratteristici ed ancestrali della Lucania si farà culla della visione di un laborioso gruppo di creativi innamorati della bellezza della loro terra.
I corpi daranno vita ad ombre stagliate sull’argilla da fiaccole di fuoco e la magia del teatro prenderà forma fra le inquiete increspature dei calanchi, per uno spettacolo suggestivo e dall’imponente impatto scenico, di fronte al quale sono state riposte 250 sedute di paglia, senza alcuna manomissione dei luoghi nello spirito di una filosofia che permeerà l’intera due giorni, anche attraverso altri momenti artistici. E’ il caso del concerto gipsy jazz, ovviamente unplugged come la performance teatrale, del Salvatore Russo Trio, che si esibirà domenica sera al termine della rappresentazione, o del tema che svilupperà nelle 48 ore l’artista Anna Maria Pagliei, chiamata a scolpire dal vivo un calanco. La stessa Pagliei, assieme a Felterino Onorati, del laboratorio di ceramica Act, ha realizzato le maschere di scena ed alcune percussioni usando proprio la creta dei calanchi di Pisticci.
Anche la proposta eno-gastronomica, affidata ad Antonio D’Onofrio, sposa il concept della serata sia nella scelta delle pietanze per la cena sia per l’uso di materiali ecologici. Il concept è messo a fuoco proprio da Daniele Onorati: “I calanchi sono il nostro macro attrattore. Per costruirlo ci sono voluti millenni. Adesso occorre solo dargli un contenuto. Non ci serve altro. Non serve la mano dell’uomo, ma la sua mente. Abbiamo solo bisogno di metterci la nostra creatività e le nostre emozioni avendo premura di rispettare i luoghi”.
Per comprendere meglio il valore della location tornano utili le parole del regista Matteo Tarasco, che così descrive i calanchi: “Un mare nero come vino, come diceva Omero, con delle lucette che sembravano barchette. Era emozionante. Era un mare di buio e di silenzio. E sono due lussi dell’oggi. Il buio e il silenzio che raramente abbiamo nelle nostre città. Abbiamo perduto il concetto di buio. Dal calanco non si vede civiltà. Non si sente civiltà. E vi invito a goderne”.
Baccanti nel Teatro dei Calanchi, per la produzione del Circus e la regia di Matteo Tarasco, andrà in scena a partire dalle ore 22.330 di sabato 6 e domenica 7 agosto. Ingresso dalle 19.30 alle 20.30. Per info e prenotazioni: http://www.teatrolab.it/supporta-baccanti/, 333.7249092.