Standing ovation per la performance offerta questa sera a Matera dall’artista e ballerina classica milanese Simona Atzori, protagonista nell’Auditorium Gervasio dello show “Disegnati così” per il secondo appuntamento firmato Centodieci.
Simona Atzori, straordinaria artista milanese affermatasi a livello internazionale nella danza quanto nella pittura, nonostante priva di braccia dalla nascita, mostra allo spettatore la possibilità di cambiare il suo sguardo, verso sé stesso e verso l’altro. E i danzatori insieme a lei e con lei, scoprono anche loro di essere una creazione unica, con le loro debolezze e la loro forza, con ciò che di più nascosto e di prezioso hanno dentro. Sono i danzatori stessi a invitare lo spettatore ad andare incontro a un nuovo punto di vista, quello di essere anche loro speciali in ciò che sono ed esattamente come sono.
Lo spettacolo è realizzato con la coreografia di Marco Messina e Salvatore Perdichizzi, ballerini al teatro La Scala di Milano, sul palco insieme a Simona Atzori e al suo gruppo di ballo composto da Maria Cristiani Paolini e Beatrice Mazzola. Lo spettacolo propone una rivisitazione del percorso artistico in cui la protagonista dimostra che pur priva di braccia si può comunque mettere in mostra il proprio talento. Tra un balletto e l’altro Simona Atzori dipingerà un quadro utilizzando i suoi piedi. Al termine dello show Chiara Ventura di Mediolanum ha intervistato davanti al pubblico la protagonista dell’evento, che ha raccontato come ha superato i suoi limiti: “Sono tornata con piacere a Matera, – ha dichiarato al termine della sua performance Simona Atzori – una città stupenda che merita il titolo di capitale europea della cultura, un riconoscimento che deve essere un vanto per la città ma anche per tutta l’Italia. La mia storia è simile a quella di Matera: la vostra città era considerata una vergogna nazionale e oggi è capitale europea della cultura. La mia vita non è stata semplice fino dalla nascita: nella mia condizione fisica era naturale provare vergogna ma con il tempo ho maturato la consapevolezza che la vergogna non deve appartenere nè alle città nè agli esseri umani. Da piccola amavo la danza e la pittura e ho capito che potevano diventare un lavoro quando notavo che lo sguardo delle persone cambiava alla vista delle mie opere. Ho due genitori per fortuna più pazzi di me e loro mi chiamano Wonder Woman, perchè sono riuscita a trasformare l’impossibile in possibile, come ha fatto anche Matera”.
L’evento è stato inserito nel ciclo “Ri-Vedere Matera”, un palinsesto di nove incontri che Centodieci, la piattaforma culturale di Banca Mediolanum, e il Comune di Matera hanno progettato per valorizzare tradizioni e identità in chiave innovativa e visionaria attraverso percorsi non solo fisici ma anche spirituali e culturali.
“Il progetto Ri-vedere Matera è un viaggio che Centodieci vuole donare al territorio lucano, nel quale il punto di osservazione è il diverso sguardo di alcuni tra i principali protagonisti del nostro tempo – dichiara Oscar di Montigny, Chief Innovation, Sustainability and Value Strategy Officer di Banca Mediolanum e ideatore di Centodieci -. Abbiamo coinvolto in questo progetto, che durerà sino a giugno 2020, 9 tra i principali interpreti del mondo della cultura, dell’impresa, della scienza e dell’arte e, con la loro guida, arriveremo a una nuova lettura del nostro tempo e dei nostri luoghi che ci permetta di RiVedere l’impianto del nostro futuro e del futuro delle nostre comunità”.
I prossimi incontri aperti al pubblico saranno con Mario Cucinella, Oscar Farinetti, Oscar di Montigny, Massimo Recalcati, Patrizio Paoletti, Michele Placido e Stefano Boeri.
Michele Capolupo
I video dell’evento con Simona Atzori (SassiLive Tv)
La fotogallery dell’evento con Simona Atzori (foto www.SassiLive.it)