Uno dei comici più amati del panorama partenopeo sarà presente alla serata di gala della 23^ edizione del Festival di Potenza (16 novembre Centro Polivalente rione Malvaccaro): Antonio Fiorillo, comico, cabarettista, attore di teatro e di cinema con numerosissime presenze in spettacoli in tv nazionali e circuiti locali. La sua è una comicità che nasce da lontano e si rinnova continuamente. Antonio aveva 17 anni quando ha cominciato in una piccola compagnia teatrale della sua città Casoria, in provincia di Napoli, la “Nuoveau Rideau” diretta da Ludovico Silvestri. Da allora ha sempre conservato passione per questo mestiere e l’impegno che – sostiene – “bisogna trasfondere per non fermarsi mai e cercare sempre nuovi progetti”. Ed è proprio, Casoria, che incarna la periferia napoletana con tutte le sue contraddizioni “fonte” di numerose delle sue battute più conosciute dal pubblico. Ma già il suo “faccione” e la sua “stazza” garantiscono risate e divertimento. Sono proprio il suo viso e la sua altezza (2 metri 10 cm) ad averne fatto un personaggio in molti film nei quali è stato interprete per registi di successo. Ultimo lavoro “Il Miracolo di Montevergine”. L’opera cinematografica narra la vicenda del trasferimento della Sacra Sindone nel Santuario di Montevergine dal 1939 al 1941, proiettata a Torino nei giorni scorsi. Un personaggio camaleontico che si adatta per diverse interpretazioni. Fiorillo è un artista che riesce a trasformarsi per ogni tipo di spettacolo. Con Mario Bellitti, direttore artistico del Festival di Potenza, ha costruito negli anni un rapporto prima di tutto di profonda amicizia con un sogno nel cassetto: partecipare al progetto di scuola permanente di formazione di giovani talenti ai quali insegnare l’arte della comicità napoletana. Per Bellitti la scelta di Fiorillo rientra nel format del Festival che vuole essere un evento a 360 gradi con quasi tutte le forme di spettacolo per una produzione televisiva che sarà trasmessa da circuiti di emittenti nazionali e locali. E chi meglio di Fiorillo – sottolinea il direttore – è in grado di trasferire al pubblico di ogni età spensieratezza e sano divertimento, con la spontaneità di costruire dal palco un contatto diretto che stimola la partecipazione al suo spettacolo.
Ott 26