Quindici attori esordienti tutti insieme sul palco del teatro Duni di Matera per “La fisc’t”, prima commedia in vernacolo materano della compagnia Libero Teatro, al debutto nel mondo del teatro. L’adattamento teatrale di una tipica storia di vita vissuta negli antichi rioni Sassi scaturisce da un testo di Teresa Trani mentre la regia è stata affidata a Vita Malvaso.
La storia si svolge in una casa materana dei Sassi di Matera all’inizio degli anni Cinquanta e ruota attorno alla fuga d’amore (La fisc’it in dialetto materano) di una coppia di giovani dai rispettivi nuclei familiari di appartenenza per coronare il desiderio di sposarsi e vivere insieme tutta la vita. Grazia Scandiffio interpreta Addolorata mentre suo marito Eustachio è il consigliere comunale del PD Angelo Cotugno, che conferma il suo talento artistico anche a teatro dopo alcune esperienze in ambito cinematografico con il regista e attore Antonio Andrisani. Una coppia di umili origini che conduce una vita dignitosa, improntata all’onestà e a sani principi morali insieme ai tre figli, Bruna (Grazia Guida), fidanzata con Antonio (Marco Giordano), Vincenzo (Tommaso Bottarini) e Rosina (Carmela Guanti) e a nonno Angelo, padre di Addolorata (Francesco Di Cesare). Un famiglia che si ritrova improvvisamente a fare i conti con una situazione sociale ed economica inattesa e che provoca inevitabilmente momenti tragicomici, determinati anche da pregiudizi e insinuazioni. La storia d’amore tra Bruna e Antonio farà incrociare la famiglia di Addolorata ed Eustachio con quella di Armando (Pietro Lavecchia) e Donna Lucia (Francesca Lacalamita), mentre Sabellina è la nonna materna (Palma Danzi).
Povertà, ingiustizie, superstizione. La vicenda di questa famiglia, spesso condizionata da episodi difficili da superare, esalta i sinceri rapporti interpersonali e familiari. Nella commedia, che riproduce sul palco del Duni un vicinato degli antichi rioni Sassi, viene coinvolto anche il parroco Don Savino (Cosimo Mero), il fornaio (Michele Festa) che bussava alle abitazioni per raccogliere le pagnotte di pane da far cuocere nel forno al legna, il compare Ciccillo (Pasquale Stella Brienza) le due vicine, comare Giuseppina (Teresa Trani) e comare Basilia (Annamaria Esposito).
Una commedia divertente che ha coinvolto anche Anna Martino per la presentazione, Anna Maria Acito per i costumi, Isabella Cavuoti per la scenografia, Brunella Zaccaro ed Emanuele Schiavone per i canti mentre luci e audio sono stati affidati alla società “Be Sound” di Carlo Iuorno.
Michele Capolupo
La fotogallery de “La fisc’t” (foto www.sassilive.it)