Con lo spettacolo “Caino Royale” si inaugura sabato 11 marzo a Matera la sezione di Teatri del Sacro, la novità della Stagione Teatrale 2016/17, organizzata dal consorzio Teatri Uniti di Basilicata.
A Matera lo spettacolo andrà in scena alle ore 21, nella cornice di Casa Cava e domenica 12, sempre alle ore 21, sul palcoscenico del Teatro Anzani di Satriano di Lucania.
Teatri del Sacro è un progetto artistico e culturale dedicato alle intersezioni fra il teatro, la ricerca religiosa e la tensione spirituale. Un teatro di tutti e il più possibile per tutti, affinché lo spettacolo torni ad essere, prima e oltre l’estetica della performance, un’occasione di partecipazione popolare, una festa a servizio della collettività e del suo ‘bene comune’, in nome di una bellezza concepita come gesto comunitario.
Caino Royale, Prego e Lourdes sono i tre spettacoli che TUB ha selezionato e che andranno in scena a Matera, Potenza e Satriano, tutti vincitori del Festival I Teatri del Sacro, che va in scena da quattro anni a Lucca, promosso da Federgat, dall’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali e dal Progetto Cultura dalla Chiesa italiana.
“Caino Royale. Lo spettacolo originale”, con la regia di Rita Pelusio, Compagnia PEM –Habitat Teatrali, vede in scena Andrea Bochicchio e Giovanni Longhin, che raccontano una delle storie più antiche dell’umanità.
Caino e Abele è un mito. Il mito non è altro che una storia che spiega agli uomini perché sono come sono e fanno quel che fanno.
Descrive Rita Peluso nelle note di regia: “E’ la storia di una fratello che uccide suo fratello. Perché lo fa? Per invidia sarebbe la risposta più immediata. Ma invidia di cosa? Di Dio. Caino uccide Abele perché Dio gradisce i sacrifici del secondo e rifiuta quelli del primo. In qualche modo è Dio che spinge all’invidia, al conflitto. Perché Dio lo fa? Perché Dio (almeno questo dio) gradisce il sacrificio del sangue. Dio rifiuta le messi di Caino e accetta il sangue degli animali di Abele. Caino allora gli offre il sangue di suo fratello. Quello di questa storia è un Dio che chiama il sangue.
Ma non confondiamoci, dietro alla parola Dio non sta qui un oggetto di fede. Vi è simbolicamente qualcosa di molto più terreno, molto più a tragica misura d’uomo. Basta sostituire alla parola dio la parola desiderio, invidia, carriera, affermazione di sé, religione, ideologia. Dio è tutto ciò a cui offro il ‘sangue’ di un capro espiatorio. E’ il sacrificio che rende sacro dio. E’ la logica di violenza che ci sta sotto che vogliamo mostrare ‘le cose nascoste fin dalla fondazione del mondo’. La follia è pensare che la vita di un uomo, qualsiasi uomo, fratello o no, sia meno importante del favore di un dio che ci ritagliamo su misura”.
È possibile utilizzare il bonus cultura per acquistare i biglietti degli spettacoli della Stagione Teatrale 2016-17 organizzata dal consorzio Teatri Uniti di Basilicata, con il sostegno del Mibact, della Regione Basilicata e dei quindici Comuni che la ospitano. Per maggiori informazioni e prevendita www.teatriunitidibasilicata.com
Mar 09