Un tuffo nella storia materana con l’omaggio a Domenico Ridola. E’ questo l’obiettivo raggiunto dalla compagnia teatrale “Inscenando” con la commedia Madenna maj, quon’d jat and’ch Matar (Mamma mia quanto è antica Matera), presentata in serata nell’auditorium Gervasio di Matera.
L’opera, una nuova commedia in tre atti in vernacolo materano scritta e diretta da Teresa Trani, esalta la memoria storica con trama e dialoghi resi efficaci e divertenti grazie all’uso del dialetto materano. La vicenda della commedia è ambientata a Matera nel 1894 anno della scoperta del villaggio neolitico di Murgia Timone da parte di Domenico Ridola e a lui, ai suoi studi, ai suoi impegni, alle sue scoperte è dedicato il lavoro di “Inscenando” intessuto di fatti realmente accaduti e personaggi e momenti inventati per rendere lo spettacolo “teatrale”.
Personaggi e interpreti sul palco don Domenico (Severino Pasquino), don Giovanni (Vincenzo Paolicelli), Giuseppina, nipote di Domenico (Antonietta Niglio), Bruna, nipote di Domenico (Rosa Regina), don Cosimo, avvocato (Nicola Latorre), Carmelita (Patrizia Licciardello), Rita, cuoca e cameriera (Angela Montemurro), don Michele, prete (Franco Montemurro), Carolina (Marica Pagano), Nicolino (Cosimo Mero). La colonna sonora della commedia è stata affidata a due giovani musicisti materani, il sassofonista Teodoro Comanda e la cantante Carla Volpe, che hanno portato in scena “Brigante se more” di Eugenio Bennato.
Hanno collaborato alla rappresentazione teatrale la presentatrice Anna Mero, BeSound di Carlo Iuorno per il servizio audio e luci e Samuele Maggio per il servizio video. La commedia sarà replicata domenica 26 novembre alle ore 18 sempre nell’Auditorium Gervasio.
La fotogallery della commedia Madenna maj, quon’d jat and’ch Matar (foto www.SassiLive.it)