Un evento speciale con un ospite speciale questa sera per riflettere su un argomento di un grande attualità: le sfide che la società moderna pone alle nuove generazioni. Grande successo questa sera al teatro Guerrieri di Matera per il nuovo appuntamento della rassegna “Guerrieri in scena” con Umberto Galimberti.
L’incontro è stato preceduto da un intervento dell’assessore comunale alla cultura Tiziana D’Oppido e dai due organizzatori della rassegna, Donato Cosmo e Angelo Calculli.
“L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani”. Il tema dello spettacolo, che richiama il titolo dell’ultimo libro di con Umberto Galimberti, ha offerto al pubblico una lectio magistralis conl’illustre filosofo, saggista e psicoanalista, che nella sua dotta dissertazione ha evidenziato quali sono i reali pericoli, non solo per i più giovani, di una vita vuota e senza scopo per come è indotta da una società sempre più soggiogata da una tecnologia quanto mai invadente e comunque priva di valori autentici.
Le fragilità dei giovani, in quella che si potrebbe definire quale epoca del nichilismo, sono esaminate da Umberto Galimberti che va a fondo in quelle sfide esistenziali che preoccupano le nuove generazioni. E lo fa senza mai annoiare il pubblico con la “pesantezza” di una conferenza, ma rendendo un discorso e un tema complessi con chiarezza e mai facendo calare l’attenzione: presenta quella che, nei fatti, è un’analisi avvincente fino a far giungere via via gli ascoltatori a quelle che sono le radici culturali di una crisi di significato che non ha precedenti nella storia.
Genitori e insegnanti, figure importanti nella crescita dei giovani e ovviamente ognuno di questi ultimi, sono sicuramente i primi destinatari del messaggio di Galimberti. Con il cosiddetto “ospite inquietante” di cui si parla, infatti, è stato compreso come poterlo mandare via a patto, però, che si insegni ai più giovani l’”arte del vivere”, e cioè il riconoscere le proprie capacità, nel vederle affermarsi cogliendo l’opportunità di scegliere, accettando e reggendo quei dolori che immancabilmente la vita porta con sé, ma nel contempo dedicandosi anche alle gioie che la stessa offre.
Nel mirino di Galimberti ci sono i genitori, che sanno solamente assecondare tutti i desideri dei propri figli nella fase iniziale della loro vita e in quella pre-adolescenziale e c’è la scuola, che sa solo istruire ma non educare. In realtà l’unica scuola che funziona ancora è quella elementare, che oggi si chiama primaria. Poi dalle medie inferiori in poi è un disastro. Perché accade questo? Nella scuola pubblica ci sono professori che non sanno fare il proprio mestiere, a differenza di quanto accade in quella privata dove il dirigente scolastico li prende in prova per tre mesi e se vanno bene li assume a tempo indeterminato. Un nano non può sognare mai di fare un corazziere. Perché nella scuola tutti vengono ammessi per fare i professori? E’ vero che vengono pagati poco ma il posto è garantito per tutta la vita e questo spinge migliaia di persone a tentare la fortuna cercando il posto fisso nella scuola, senza avere però le competenze necessarie per insegnare. Perché non basta conoscere per insegnare, bisogna essere empatici con i propri studenti. Galimberti ha anche avanzato delle proposte per ribaltare questo nichilismo che affligge i giovani: tenere aperte le scuole fino a mezzonotte, offrire un vero servizio civile lontano a distanza di mille chilometri dalla propria casa e senza la possibilità di contatto telefonico con i genitori. Utopia? Forse sì, forse no. Ma non ci sono altre ricette secondo Galimberti per invertire la rotta. I giovani, dice Galimberti, devono prendersi il futuro anziché aspettarlo.
La rassegna “Guerrieri in scena” è organizzata da Euphorica Eventi – Apulia Event Creator e Cine Teatro “Gerardo Guerrieri”, con la direzione artistica di Angelo Calculli e Donato Cosmo, la co-organizzazione di Dimensione Cinema, il patrocinio del Comune di Matera e in collaborazione con Banca Popolare di Puglia e Basilicata (Bppb) e Emanuele Frascella Srl di Matera. Radio Norba è media partner del cartellone di spettacoli “Guerrieri in scena”.
Michele Capolupo
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La fotogallery dell’incontro con Galimberti (foto www.SassiLive.it)
Leggo nel resoconto dell’intervento di Galimberti “….una tecnologia quanto mai invadente e comunque priva di valori autentici…”
Ma tecnologia di per sé non ha valori, né autentici né artificiosi, e non è né invadente né discreta. I valori li diamo noi, siamo noi a decidere come utilizzarla Di per sé la tecnologia non è niente, né nel bene né nel male.
Fornisce a noi dei mezzi, degli strumenti. Sta solamente a noi decidere, poi, che farne.
Grazie per l’attenzione