Gli attivisti e candidati del M5S alle prossime elezioni comunali tornano ad occuparsi del teatro Duni dopo l’annuncio ufficiale relativo alla sua chiusura. Di seguito la nota integrale.
Il Teatro Duni ha chiuso nuovamente i battenti.
Matera nel suo più importante momento di gloria e riscatto internazionale, si ritrova senza la sua più grande sala teatrale, proprio ora che deve sostenere il ruolo di Capitale della Cultura 2019.
Nel marzo 2019 il Teatro Duni deve compiere compie 70 anni di attività!
Inaugurato nel 1949, su un progetto di Ettore Stella promettente giovane architetto materano e realizzato da imprenditori privati, il Teatro Duni appartiene alla storia e cultura materana, un edificio di architettura avanguardistica, uno scrigno immenso perfettamente inglobato nel tessuto urbanistico del centro città.
Da diversi anni ormai la proprietà chiede una collaborazione dell’amministrazione pubblica per riqualificare lo stabile e la sua programmazione per dargli nuovamente dignitosa gloria.
Quella del Duni non è storia che può diventare ostaggio di campagne elettorali!
L’amministrazione comunale deve impegnarsi ad individuare le soluzioni giuridiche e finanziarie necessarie per la sua continuazione.
E’ di fondamentale importanza per Matera avere un contenitore culturale di prestigio, un palcoscenico adeguato, con una buona acustica, uno spazio per la divulgazione della cultura e per la preparazione degli artisti, elementi importanti da cui non si può prescindere per la città capitale europea della cultura 2019.
E’ necessaria inoltre una buona programmazione che può aggiungere ulteriori opportunità turistiche e culturali e incrementare il sapere per le nuove generazioni.
Il M5S si fa portavoce dell’esigenza di avere un teatro attivo ed operativo per il rilancio del nostro territorio e della nostra cultura. Anche se la proprietà del teatro è privata un Comune può trovare varie forme di agevolazione e sostegno, non assistenziale, ad attività di questo genere che operano come aggregatori culturali e sociali per il bene della collettività. Dalla prossima legislatura comunale il M5S di Matera si adopererà per cogliere e sviluppare tutte le soluzioni possibili per la riapertura del nostro Teatro Duni.
ma vi rendete conto che stupidaggini andate dicendo??? quello è un teatro privato…solo PRIVATO!! IL COMUNE HA SEMPRE PAGATO PER TUTTE LE MANIFESTAZIONI ECC.ECC. …i proprietari hanno incassato soldi e NON HANNO MAI SPESO UN EURO PER SISTEMARLO…CONCERTI AL FREDDO E AL GELO …CALDO SOFFOCANTE D’ESTATE E ABBANDONO TOTALE !!! SE S’INCASSA ALLORA I SOLDI SONO LORO …SE SI SPENDE ALLORA chiedono alla città di dotarsi di un TEATRO STORICO !! e adesso che fanno ?? piangono ??? beh hanno chesto appena 6,5 milioni di euro per il teatro…poverini!! se ci tengono tanto al teatro Perchè non LO DONANO ALLA Città CAPITALE DELLA CULTURA???? altrimenti mettete mani alle vostre tasche cari PROPRIETARI OPPURE …vendete qualche appartamento e sistemate il “vostro teatro !!!! MA VID’NU PICC’!!!
BRAVISSIMO TORERO CONDIVIDO PAROLA PER PAROLE. E’ COME SE L’AVESSI SCRITTO IL TUO POST. AGGIUNGO SOLO “ORA ATTACCATV O TRAM”.
In effetti il teatro Duni non dovrebbe essere usato come argomento da campagna elettorale. Però il M5S lo fa entrare, proprio mentre dice il contrario. Promette che lotterà per ridare il teatro a Matera. CON QUALI SOLDI. È ovvio, con quelli dei cittadini, mentre la proprietà ha incassato finora senza pensare alla città.
Allora, mettiamo il caso che il comune trovasse il modo per reperire i fondi per il recupero del teatro, gli incassi che si faranno dopo, di chi saranno? Della proprietà o del Comune? Credo che la proprietà continuerà a gestirsi le entrate come ha fatto sinora. Allora M5S, vedete che il problema non è semplice. Il Comune potrebbe pensare a realizzare un proprio teatro affidandolo in gestione, ma rimanendo sempre proprietario, incassando un affitto annuale. Ma questo non si può fare per un teatro di proprietà. Forse si potrebbero accedere a fondi europei, ma la proprietà deve impegnarsi per presentare un progetto, ma forse a loro interessano solo gli incassi.