Uno spettacolo in cui lo sport incontra il teatro e si fa metafora della vita. Martedì 19 giugno 2018 alle ore 21 subito dopo la inaugurazione della mostra sui 120 anni della Federazione Nazionale Giuoco Calcio allestita al museo Ridola, si terrà nell’auditorium Gervasio, sempre nell’ambito della sesta tappa di avvicinamento al 2019 dal titolo “Sport stories: gol, canestri e schiacciate per Matera 2019”, lo spettacolo teatrale “La leggenda del pallavolista volante” di e con Andrea Zorzi, il pallavolista, detto “Zorro”, due volte campione del mondo e più volte campione europeo con l’indimenticabile Nazionale di Julio Velasco. Solcando per la prima volta il palcoscenico e, grazie alla penna e alla regia di Nicola Zavagli, Zorzi racconterà la sua grande avventura.
Attorno a lui, la verve esplosiva dell’attrice Beatrice Visibelli disegna un paesaggio narrativo carico di ironica allegria, dando vita alla moltitudine di personaggi che hanno accompagnato la vita e la carriera di questo autentico mito dello sport italiano. Un affresco teatrale dove la vicenda personale s’intreccia alla storia e al costume, dove la luminosa carriera di uno sportivo viaggia attraverso la cronaca e la storia di un Paese. Attraverso la biografia di un campione che ha segnato la nostra storia sportiva, si riscoprono con leggerezza la filosofia e il potenziale umano dello sport, al di là degli imperativi tecnici, economici e mediatici, con l’idea che nella vita, come nella pallavolo, senza una squadra non si possa arrivare da nessuna parte.
Con questo spettacolo la Compagnia Teatri d’Imbarco, conferma il suo impegno sul fronte del teatro popolare di ricerca: un teatro che, grazie a un’indagine drammaturgica sempre in divenire e a un dialogo sempre aperto con il suo pubblico, sia capace di coniugare memoria storica e poesia, riflessione civile ed emozione, pensiero e gioco scenico.
Ingresso libero.
Zorzi incontrerà i giornalisti al termine dello spettacolo.
“La leggenda del pallavolista volante”
Con Andrea Zorzi e Beatrice Visibelli
Movimenti coreografici: Giulia Staccioli
Testo e Regia: Nicola Zavagli