Lunedì 29 luglio 2019 è in programma chiamata pubblica per selezionare i cittadini che potranno partecipare al progetto “I-DEA: Thauma, Atlante del Gesto”. Dal 23 al 28 settembre Virgilio Sieni riapre il Teatro Quaroni a Borgo La Martella, voluto da Adriano Olivetti.
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Ballo popolare di Virgilio Sieni, ph Giampaolo Becherini
Inaugura il 12 settembre alle ore 18 presso Cava Paradiso Thauma, Atlante del Gesto, terzo appuntamento di I-DEA, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sul tema dell’archivio.
Thauma, Atlante del Gesto è una riflessione del grande coreografo e danzatore Virgilio Sieni, ideato per la città di Matera a partire dallo studio e dall’esplorazione di materiali provenienti dagli archivi della Basilicata e di altre regioni italiane allo scopo di creare un archivio in divenire del gesto attraverso mostre, installazioni, pratiche, azioni coreografiche, performance e progetti speciali.
La mostra vede per la prima volta Virgilio Sieni nella veste di curatore e si articolerà in più appuntamenti, alcuni dei quali coinvolgeranno i cittadini in un processo collaborativo. Proprio per questo Matera 2019 lancia oggi, 29 luglio dalle 19 alle 21 una chiamata pubblica presso Cava Paradiso per invitare e incontrare, insieme a Virgilio Sieni, tutti coloro che vorranno partecipare al progetto (info su Matera Events).
Nell’ambito della mostra Cava Paradiso ospiterà una serie di tavole sull’esplorazione del corpo alla ricerca dei gesti scomparsi, formate da disegni, fotografie, annotazioni, sequenze, oggetti, filmati, mappe: un vero e proprio atlante di gesti da agire che ogni giorno si arricchisce dei materiali di ricerca sul campo divenendo una piattaforma di studio, un luogo di risonanza tra i gesti antichi e i nuovi, un’officina permanente di ricerca e creazione, in un processo partecipativo che coinvolgerà i cittadini della Basilicata.
Insieme a Virgilio Sieni lavorerà un’équipe composta da antropologi, diaristi, architetti, archivisti, fotografi, videomaker e dagli stessi cittadini che diverranno, infatti, “nomadi raccoglitori” di quei gesti e di quegli oggetti che hanno abitato l’uomo nel corso del tempo.
L’allestimento della mostra è disegnato e concepito da Elisa Giuliano, Martha Schwindling e Antonio Elettrico e da Virgilio Sieni con l’Open Design School prevedendo un sistema aperto e modulare, che accompagna l’intero progetto I-DEA in maniera fluida. Proprio per questo i visitatori potranno assistere alle fasi di trasformazione dalla mostra Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation a cura di Studio Formafantasma (inaugurata l’8 giugno), a Thauma: Atlante del gesto. Questa fase di “transizione” assume dunque un valore partecipativo che permette agli spettatori di seguire, con un approccio totalmente innovativo, il processo creativo che porta alla costruzione di un’installazione, così come il lavoro di ricerca e studio che consente la formazione di un archivio. L’allestimento, corpo pulsante e vivo del progetto si trasforma, mantenendo alcuni elementi della mostra precedente e cambiando in altri casi pelle per accogliere il nuovo percorso.
Un ricco programma di performance, azioni e pratiche sul gesto accompagnerà la mostra nel mese di settembre. In occasione dell’inaugurazione giovedì 12 settembre, si potrà assistere a Danze domestiche accompagnate da musica eseguita dal vivo da Roberto Cecchetto alla chitarra: danze create con alcuni cittadini incontrati precedentemente nei loro luoghi privati da Virgilio Sieni e la sua équipe, che ne hanno raccolto i gesti e gli oggetti per trasformarli in installazioni coreografiche realizzate a partire dai gesti rituali e dagli oggetti recuperati. Il pubblico in visita alla sede della mostra potrà assistere all’installazione e allo stesso tempo alla creazione delle azioni coreografiche che coinvolgono cittadini, danzatori, bambini. Dall’11 al 16 settembre si svolgerà invece il Laboratorio di costruzione con legno di spiritelli e monachicchi rivolto a bambini tra i 6 e gli 11 anni, a cura di Viola Tortoli Bartoli, che si ispira alla tradizione dei personaggi del folclore lucano. Il programma delle azioni coreografiche continua il 13 settembre con le Danze contro il malocchio, che la Compagnia Virgilio Sieni (con musica dal vivo eseguita da Michele Rabbia alle percussioni) presenterà come installazioni sopra piedistalli di tufo, il 15 settembre con Agorà Madri e Figli, danze in duetto realizzate da coppie di madri e figli, frutto di un processo creativo realizzato con Sieni, e musica dal vivo di Roberto Cecchetto alla chitarra, il 19 e il 22 settembre con le Danze di Frontiera, sui gesti scomparsi, interpretati dai cittadini e nate da un processo di immersione nella natura del gesto.
Gran finale tra il 23 e il 28 settembre con Officina Tattile che riapre il Teatro Quaroni a Borgo La Martella, progettato da Ludovico Quaroni su richiesta di Adriano Olivetti nell’ambito del grande intervento urbanistico utopico condotto negli anni ’50 dall’imprenditore, che teneva insieme architettura, impresa e attenzione per la comunità. Nell’arco di una settimana, si alterneranno performance, laboratori, dialoghi, allo scopo di formalizzare un catalogo di gesti che nasceranno dall’incontro tra Virgilio Sieni e gli abitanti del Borgo La Martella.
Il programma sarà completato, sempre all’interno del Teatro da i Laboratori Spazio Tattile, in collaborazione con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello (con il quale realizzerà anche l’opera breve Danza Cieca), dall’incontro performativo Di fronte agli occhi degli altri con Virgilio Sieni. Infine Ballo Comune, il 28 settembre alle ore 21 dove Sieni guiderà una danza finale collettiva rivolta a tutti, cittadini, danzatori e performer di ogni età e provenienza, costruita sul momento attraverso indicazioni primarie sui gesti semplici che ci formano come individui: un materiale di movimenti che ciascuno può liberamente gestire secondo le proprie capacità, dando vita a un gioco di ripetizioni. Il progetto sarà accompagnato dai musicisti Spartaco Cortesi e Naomi Berrill.
I-Dea e Open Design School e sono i due progetti pilastro di Matera Capitale Europea della cultura 2019 a cura di Joseph Grima, sotto la supervisione di Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni della Fondazione, e con il project management di Rita Orlando.
I-DEA, a cura di Joseph Grima e Chiara Siravo, curatrice associata, esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Artisti e designer, la cui pratica trova i fondamenti nella ricerca, sono stati invitati a curare mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Lavorando con una serie di materiali e documenti apparentemente sconnessi tra loro, gli artisti sono invitati ad immergersi negli archivi trasmettendo la loro interpretazione sotto forma di una mostra temporanea. Open Design School ha disegnato un sistema di allestimenti aperto, modulare e movibile che possa portare umiltà, dubbio, curiosità e uno spirito anti-didattico nella curatela di collezioni e materiali d’archivio. Oltre alle esposizioni permanenti, sono previsti workshop, performance, talk e altri momenti di approfondimento. Il primo a appuntamento è stato a cura del fotografo Mario Cresci, con la mostra Le Due Culture. Artefatti e Archivi (22 marzo – 7 giugno 2019), il secondo con Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation a cura dei duo di designer Studio formafantasma (8 giugno – 11 settembre 2019). Dopo la mostra Sa cura di Virgilio Sieni, i seguiranno le mostre curate rispettivamente da Navine G. Khan Dossos & James Bridle e Pelin Tan & Liam Gillick.
Virgilio Sieni, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza per 4 anni, dal 2013 al 2016, è danzatore e coreografo tra i più rappresentativi nel panorama europeo. Dirige a Firenze il Centro nazionale di produzione della danza. Ha creato spettacoli per le massime istituzioni musicali italiane e ha ricevuto numerosi premi della critica. Nel 2013 è stato nominato Chevalier de l’ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese.
I-DEA
Thauma, Atlante del Gesto
A cura di Virgilio Sieni
Cava Paradiso – Contrada La Palomba
SS7 Matera, 75100
Accesso tramite Passaporto Matera 2019, acquistabile anche presso Cava Paradiso