Un filo sottile, lungo il crinale dei secoli, unisce le terre della Magna Grecia lucana Metaponto e Policoro. E questa gloriosa e millenaria storia ripercorre “Megale Hellas Experience – il Sogno degli Dei”. Lo spettacolo teatrale itinerante all’interno dei parchi archeologici, ideato e diretto da Giuseppe Ranoia su drammaturgia di Emanuele Asprella e dello stesso Ranoia, che venerdì 7 settembre giunge alla fine del suo viaggio nel Parco archeologico dell’Area Urbana di Metaponto e va in scena per altri due appuntamenti, il 6 e il 15 settembre, nel Parco archeologico di Policoro (dietro il Museo Nazionale della Siritide). Grazie agli attori dell’Ensemble Teatro Instabile, prende vita una vera e propria immersione nella storia attraverso il teatro. Un percorso tra simboli, suggestioni, ricordi onirici, canti, suoni e luci tra i siti archeologici del Metapontino.
Dal buio del passato, come per incanto, riemerge una schiera di dei che, attorniati da Corifei, guerrieri, Opliti, giocolieri col fuoco e danzatori, raccontano la nostra identità- quella che affonda le sue radici nella Grecia Antica-, in una chiave tutta nuova e originale. Un lavoro intenso, di ricerca e qualità, che nasce con l’obiettivo di valorizzare lo splendido territorio lucano.
Il progetto, che ha il patrocinio del MiBact, nasce con l’intento di legare le aree archeologiche di Policoro e Bernalda e per consolidare l’idea di Metapontino come fulcro di un’identità culturale.
Il Sogno degli dei è un sogno che mette insieme le amministrazioni comunali di Policoro e Bernalda per fare di Megale Hellas Experience un’opportunità di promozione e valorizzazione turistica e culturale dello straordinario patrimonio storico-archeologico dell’area. Il percorso termina con la massima espressione che la cultura ci ha regalato: il teatro, che ha riportato agli antichi splendori la Megale Hellas (la Magna Grecia).
“Il sistema teatrale – spiega il regista Giuseppe Ranoia- fornisce il mezzo ideale per formalizzare una ritualità laica che condensa racconto, emozioni, riflessioni ed estende l’orizzonte storico degli eventi con la proiezione del passato sul presente e sul futuro. Nell’epoca degli hashtag e delle condensazioni linguistiche, spesso si abusa di alcuni termini utili più a giustificare opportunità di mercato legate a strategie politiche che effettive azioni che possano rendere migliore il benessere (e non solo economico) di uomini tra uomini. Relativamente a ciò si sottolinea, la rete, l’efficacia di una collaborazione territoriale tra Comuni, accomunati da un passato ricco di storie e testimonianze, quale quello di Policoro e Metaponto. L’ulteriore “rete” è tra realtà operative in ambito culturale e teatrale. Alla produzione, per cui, partecipano gruppi e persone del metapontino in qualità di attori, scenografi, costumisti e maestranze provenienti da un ampio territorio: Policoro, Bernalda, Nova Siri, Montalbano, Pisticci, Ferrandina, Scanzano, Potenza, Taranto. Tutto è incentrato sul “noùs” dell’uomo: il racconto. Senza racconto – conclude Ranoia- non ci sarebbe storia e senza storia non ci sarebbe umanità. L’eredità che ci giunge da quegli uomini deve essere raccolta e rivivificata, anche se, l’eredità di quegli uomini e di quelle donne rivive in noi, nei nostri gesti quotidiani, nelle nostre azioni”.
Entrambi gli spettacoli hanno inizio alle ore 21. L’ingresso è libero.