Navona srl, socio e conduttrice del Teatro Duni di Matera, ha inviato alla nostra redazione un nuovo comunicato relativo all’annosa vicenda che riguarda il teatro Duni di Matera in cui chiede alla politica di non interferire sulle voci che riguardano le scelte societarie future dell’immobile. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Ma dove erano tutti “sti “ politici (come si dice a Roma) quando la proprietà del Teatro Duni, circa due anni fa, stava concludendo l’accordo con il sindaco di Matera per finanziare la ristrutturazione del Teatro Duni su progetto elaborato a dovere dall’arch. Luigi Acito ?
Dove era la politica locale , comunale e regionale quando la proprietà del Teatro Duni le ricordava che il 2019 era vicino?
Oramai riteniamo che sia molto tardi, quindi i politici facciano il loro lavoro in silenzio senza fare annunci virtuali sulle proprietà private altrui….
Nella vicenda del Teatro Duni non ci possono essere iniziative e disponibilità politiche reali e legittime che non sappiano di slogan, senza precise e documentate richieste alle amministrazioni pubbliche, qualsiasi esse siano, da parte della proprietà privata del Teatro Duni richieste ufficiali che al momento non ci sono;
inoltre perché ci siano queste richieste da parte della proprietà è necessaria una delibera di una assemblea dei soci che, con il favore minimo dell’ 81 per cento del capitale sociale, per come stabilito dallo statuto della E.R. Teatro Duni srl , invalidi l’assemblea del 1 aprile 2017 con cui si bocciava l’offerta del comune di acquistare il teatro a 3.4 milioni e stabilisca nuove regole e iniziative
Siccome questa assemblea nuova non esiste e non é stata mai concepita dai soci del Teatro, la conseguenza è che è assolutamente valida ancora la precedente assemblea del 1 aprile 2017 sopra descritta. Così come è ancora pienamente valida l’assemblea del 20 marzo 2018 che ha revocato il precedente liquidatore il rag. Scalise.
Pertanto né il sindaco nè la Regione possono parlare pubblicamente di acquisto del Teatro Duni.
I proprietari del Teatro Duni sanno fare cultura anche senza che lo ricordino i politici , e lo fanno gratuitamente da quando il Teatro fu costruito dal nonno Antonio Andrisani.
In ogni caso la Navona srl sta procedendo nella richiesta di intervento del tribunale di Matera per tutelare i suoi diritti di socio e di conduttore parziale del Teatro Duni.
Navona srl
Con i vostri comunicati ci avete proprio rotto! Tenetevi il teatro e fatela finita!
Forse è l’ora di mettere la parola FINE alla macchietta del Duni. Già oltre due anni fa si capiva con chiarezza come sarebbero andate a finire le cose, in un nulla di fatto. Oggi la Proprietà quella giusta che sia ha intenzione di vendere il Duni al prezzo stimato 3,400 meuro al Comune? Se Si si può procedere , ormai eventualmente, a seguire l’iter amministrativo per la vendita. Al Comune sono state assicurate le risorse per pervenire all’ammodernamento. Sia chiaro che tutto questo ormai riguarda il post 2019, il treno la proprietà- quella che sia- deve sapere che l’ha perso e la responsabilità è la loro, quindi per il dopo c’è da valutare concretamente l’opportunità che il Comune utilizzi delle risorse proprie o pubbliche per acquistare e ristrutturare il bene; in futuro ci potrebbe essere qualche altro semmai privato che ad un prezzo più contenuto si faccia avanti. Un punto fermo è che il Duni, dato il vincolo posto, è e resterà teatro. Per cortesia BASTA, avete STANCATO!
Inutile continuare a tediare i materani con comunicati, più di 3,4 milioni non riuscite ad ottenere e, tra l’altro non mi sembrano neanche pochi considerando lo stato di degrado in cui versa il Teatro. Quindi o accettate questa cifra o tenetevelo!