Laboratori, rappresentazioni teatrali, incontri, convegni e attività formative per diverse fasce di età. Sono gli eventi previsti da “Nessuno resti fuori, festival di teatro, città e persone”, presentato nel pomeriggio nel corso di una conferenza stampa nel cortile della scuola Marconi di Matera. Gli eventi sono previsti dal 19 al 30 luglio a Matera nel quartiere Piccianello e il Sasso Barisano e coinvolgono i residenti e operatori culturali del settore teatrale.
Alla conferenza stampa hanno partecipato i rappresentanti del festival IAC Centro Arti Integrate Andrea Santantonio e Nadia Casamassima, Vania Cauzillo per L’albero di Melfi, Margherita Pisano e Gaetano Crivaro per L’ambulante di Cagliari, il presidente dei Giovani Imprenditori di Confapi Matera Francesco Ramundo e la dirigente della Scuola Marconi Marialuisa Sabino.
Di seguito la scheda di Nessuno Resti Fuori. Festival di teatro, città e persone
Nessuno resti fuori è un festival teatrale e non solo.
Nasce dall’esigenza di raccontare la città, le trasformazioni a cui inevitabilmente si andrà incontro nel prossimo futuro. L’appuntamento di Matera capitale Europea della Cultura per 2019 è una sfida non solo per la città, è la possibilità di sviluppo di un nuovo modello urbano a partire da valori ancora presenti in luoghi come Matera.
Sebbene siano questi i presupposti, il rischio è quello di far diventare la città un altro presidio turistico, un luogo di commercio svuotato da tutti quei valori che hanno promosso la città.
Il festival diventa quindi un momento in cui raccogliere il senso di quella testimonianza da raccontare, in cui i cittadini sono i veri protagonisti della narrazione, perché depositari di quei valori, autori delle trasformazioni ed interpreti dei cambiamenti futuri.
Nessuno resti fuori è un festival di teatro, ma vogliamo andare oltre il senso puramente artistico e coinvolgere la città, i suoi abitanti e quanti si interrogano sul suo divenire in una riflessione collettiva che possa animarne i suoi luoghi.
E’ un’ occasione per costruire insieme una città aperta, per essere protagonisti attivi della produzione culturale di questa città.
Matera è uno spiraglio che si apre in una situazione di sgomento culturale. Vogliamo vedere cosa c’è al di là, gettare uno sguardo oltre, fare una prova di futuro
I luoghi
Nessuno resti fuori vuole far interagire la dimensione artistica con i luoghi di vita quotidiana degli abitanti. Abbiamo idealmente diviso Matera in tre macro zone di attivazione: i Sassi, i quartieri storici e lo spazio di connessione tra queste due zone.
I Sassi con la loro storia di vergogna, svuotamento, e oggi riqualificazione vogliono porsi come simbolo di un modello di vita fatto di sostenibilità, legami sociali quotidiani e città a misura d’uomo.
I quartieri storici sono quelle zone a ridosso del centro, i quartieri che hanno accolto le popolazioni dei Sassi quando sono stati spopolati, e che per densità abitativa e forma urbana sono in realtà il luogo in cui si abita, laddove in un certo senso quei modelli di vita di sostenibilità, socialità e misura d’uomo hanno continuato ad esistere modificandosi.
E’ però proprio quest’ultima area che ci sembra essere tagliata fuori da un processo di attivazione culturale e cittadina e che noi vorremmo riportare al centro di una lettura e di una narrazione della città.
La zona di connessione tra Sassi e prima periferia, è una città funzionale, ricca di servizi e funzioni commerciali, attraversata quotidianamente da migliaia di persone, che tende ad essere oggi quella parte di città usata più che abitata.
L’obiettivo è che il Festival Nessuno Resti Fuori, costituisca un evento di attivazione e di connessione di queste dimensioni della città, che attraverso azioni performative li aprano ad una narrazione plurale e quanto più possibile includente.
Il Festival esplorerà negli anni diversi quartieri della città e differenti zone dei Sassi. Per il primo anno del festival abbiamo scelto di lavorare nel quartiere di Piccianello, il primo quartiere creato oltre i confini dei Sassi che ha testimoniato lo sfollamento da questi antichi quartieri.
Un quartiere giovane, dove convivono migranti, nuove famiglie materane e anziani, le anime fondamentali di una società pluriculturale.
La zona dei Sassi interessata sarà invece quella del rione Barisano.
Teatri Diffusi e “la fuga”
Nessuno Resti Fuori è la fase finale del progetto Teatri Diffusi che ci ha portato ad esplorare diversi territori della Basilicata.
Il nostro intento era quello di costruire delle narrazioni del territorio attraverso il teatro.
L’abbiamo fatto partendo da un tema “la fuga”, affrontato di volta in volta in maniera diversa in rapporto al territorio.
La fuga è una questione forte per la Basilicata, e per il Sud Italia.
Ereditiamo questo concetto e lo confrontiamo con quanto sta vivendo ora Matera, recuperando una memoria passata in cui la città è stata in fuga da se stessa e leggendo un possibile scenario futuro in cui sarà necessario fare una fuga in avanti per non deludere le aspettative che si sono generate.
La casa del Festival
In una piazza del centro storico sarà allestito uno spazio che fungerà da casa del Festival. Questo luogo è stato immaginato per raccontare il festival: i contenuti teorici elaborati con le persone, cosa succede nelle residenze laboratoriali, le esperienze degli artisti coinvolti, la relazione con cittadini stanziali e temporanei.
Giorno per giorno la casa del Festival si arricchirà di contenuti, verranno lasciate tracce, appunti, installazioni che possano continuare a raccontare cosa succede. Uno spazio allestito con elementi, spunti, immagini, testi, emersi durante le giornate di lavoro dagli incontri, dai laboratori, dagli spettacoli, dai momenti informali.
Inoltre, la casa è il luogo del palco aperto, dove ospitare spettacoli di artisti locali emergenti, dove chi vuole potrà portare il proprio contributo artistico di qualsiasi genere e dove far confrontare la dimensione teorica con quella performtiva.
Playing about
Una serie di incontri di discussione, approfondimento, azione performativa in cui vengono coinvolte realtà locali e interventi esterni.
In questi incontri ci interessa riflettere su alcune visioni della città e metterle in relazione con il contesto internazionale.
E’ questo un fulcro centrale del festival in cui vengono raccolte esperienze e si producono nuove pratiche di partecipazione.
E’ il momento in cui le differenti visioni si uniscono in un “concerto polifonico”.
Gli incontri si svolgono nella casa del festival
Spettacoli serali
Sono in programma spettacoli di compagnia, che avranno come tema la relazione tra teatro e territorio e modalità e approcci interattivi con esso.
Le organizzazioni che hanno ideato il progetto del festival lavorano da tempo per lo sviluppo di nuovi modi di narrare e comunicare il territorio della Basilicata:
IAC Centro Arti Integrate – Matera
Ass. L’Albero – Melfi
Ass. L’Ambulante – Cagliari
Ass. Ideogarà – Fossano (TO)
Rete Circus Next – Europa
Il progetto è sostenuto da Regione Basilicata – Progetti Innovativi di Visioni Urbane
Fondazione Matera 2019
Polo Museale di Basilicata
Istituto Comprensivo Torraca – Matera
Consorzio Teatri Uniti di Basilicata
Comincenter
CNA Matera
ottima scelta bravi.