Dal ring al palcoscenico “2 ore all’alba”, lo spettacolo teatrale che segna l’esordio sul palcoscenico di Patrizio Oliva, l’ex pugile napoletano campione del mondo e medaglia d’oro alle Olimpiadi di Mosca 1980 fa tappa anche nella città dei Sassi. L’opera teatrale, ispirata dal soggetto di Biagio Casalini e Luciano Capponi coinvolge sul palco Patrizio Oliva nei panni di Pulcinella, Giulio Brando nel ruolo di Jugale e Anna Capasso che interpreta Angelotta. La regia è di Luciano Capponi. La scena si apre con Pulcinella che si trova in carcere per aver mancato di rispetto ai Borboni: mancano due ore alla sua condanna, che prevede la ghigliottina. E’ in compagnia del guardiano Jugale, personaggio ingenuo, ignorante e stralunato. Il guardiano è fidanzato con Angelotta, una donna cattiva e diabolica che ha studiato un piano per far condannare proprio il suo fidanzato. Sfruttando l’arma della sensualità Angelotta cerca di convincere Pulcinella a compiere un atto di violenza contro il suo fidanzato per favorire così la sua fuga e scongiurare la sua morte. In realtà Angelotta odia gli uomini e ha studiato questo piano per dimenticare il suo passato doloroso, quando è stata violentata all’età di nove anni. Pulcinella intuisce il tranello e stringerà un rapporto di amicizia con il suo guardiano.
Prima dello spettacolo Patrizio Oliva, Giulio Brando e Anna Capasso concedono una breve intervista per SassiLive. Prima domanda per Patrizio Oliva, orgoglioso di cominciare questa nuova avventura che lo porterà in giro nei migliori teatri d’Italia fino a febbraio 2014: “Se sono sul palco il merito è del regista Luciano Capponi e i riscontri positivi da parte del pubblico rappresentano un premio al nostro lavoro. Con Giulio Brando e Anna Capasso è scattata un’alchimia perfetta e credo che nel teatro non è importante solo avere dei bravi attori ma trovare la migliore intesa per riuscire a trasmettere i sentimenti e le emozioni al pubblico che viene a seguirci dal vivo.
Dal ring al palcoscenico, fa più paura la boxe o recitare? “Le paure sono diverse. Quando salivo sul ring combattevo sapendo di rischiare anche la morte, oggi invece sul palcoscenico mi gioco la faccia e quindi ci tengo a fare bella figura. Ho deciso di fare teatro perchè credo nei sogni. Con la boxe ho realizzato il sogno di diventare campione del mondo, ora spero di entusiasmare il pubblico con la recitazione anche perchè non è detto che chi è nato pugile deve morire per forza pugile”.
A Matera per la prima volta da attore, come trovi questa città che tra l’altro si candida a capitale europea della cultura nel 2019? “Conosco bene Matera perchè mi sento legato alla terra lucana visto che il papà di mia moglie è di Senise e di cognome fa Sole. I Sassi sono un patrimonio dell’umanità e io che sono un attento osservatore ho notato che in questa città puoi comprendere l’evoluzione dell’uomo. Dalle caverne sono nati dei quartieri e devo dire che rispetto agli altri anni ho notato grandi cambiamenti.”
Sul palco con Patrizio Oliva c’è anche un’altra partenopea, Anna Capasso: “Recitare con Patrizio è un piacere. Siamo un gruppo affiatato e il merito è del nostro capitano, il regista Luciano Capponi”.
Brillante risulta anche l’interpretazione del romano Giulio Brando nel ruolo di Jugale. Fino a dieci anni fa lavorava come geologo, poi il regista Capponi lo ha convinto a cambiare mestiere per sfruttare la sua dote artistica. La scelta si è rivelata vincente e in “2 ore all’alba” il pubblico può contare anche sulla divertente interpretazione in toscano del personaggio interpretato da Giulio Brando.
Michele Capolupo
la fotogallery della tragi-commedia “2 ore all’alba” – foto www.sassilive.it