Giovanni Carnevale, socio della Navona srl, che a sua volta è socia e conduttrice della società Teatro Duni srl, fa il punto sul futuro del teatro Duni di Matera dopo che la struttura ha ottenuto nuovamente l’agibilità sia come teatro che come sala congressi e convegni. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
La Navona srl socia e conduttrice di alcuni ambienti del teatro Duni è lieta di annunciare che il teatro Duni può godere nuovamente della sua agibilità, ottenuta nei giorni passati dalla commissione provinciale di vigilanza di Matera.
Il teatro può quindi tornare lavorare sia come teatro e sia come sala congressi e convegni, ma non come cinema.
Inoltre il tribunale di Matera con un preciso e opportuno provvedimento ha obbligato il liquidatore della “Teatro Duni srl”, che ne aveva negato il diritto, a restituire le chiavi di accessodel teatro e degli spazi alla “Navona srl” in qualità di conduttrice, dopo quasi un anno.
Il teatro Duni quindi può ricominciare a lavorare.
Giovanni Carnovale socio della Navona srl e da essa delegato alle problematiche del Teatro Duni, deve però purtroppo constatare che l’Amministrazione comunale di Matera ha dimenticato completamente il teatro Duni : Carnovale ricorda che il sindaco De Ruggieri e l’Ass. Francesca Cangelli avevano condiviso in più di una occasione con la proprietà della “Teatro Duni srl” ed il proprio consulente , il prof. Arturo cancrini , noto amministrativista di roma , l’impegno ad impostare un “progetto finanziario “ che , con l’aiuto economico del Comune, avrebbe consentito la ristrutturazione ed il rimodernamento del teatro, senza oneri per i cittadini materani, ma con finanziamenti destinati ai contenitori culturali della città in previsione di Matera capitale europea della cultura 2019”.
Il sindaco De Ruggieri e l’assessore Cangelli in più di una occasione avevano dichiarato pubblicamente l’interesse dell’amministrazione alla realizzazione di questo “progetto finanziario” , ricordiamo la manifestazione organizzata da Carnovale nel teatro Duni in occasione della visita di Vittorio Sgarbi, amico di Carnovale e sceso a Matera proprio per presentare il nuovo progetto architettonico del teatro Duni elaborato dall’architetto Luigi Acito.
Proprio così : l’indicazione positiva del sindaco di Matera al “progetto finanziario“ aveva indotto la proprietà del teatro Duni a commissionare all’architetto Acito un meraviglioso progetto di recupero del teatro, costato tanti giorni di lavoro.
Questo progetto è stato anche presentato al Comune di Matera, nella sua versione esecutiva, dalla proprietà e dall’arch. Acito nel dicembre dello scorso anno, ovvero entro il 31 dicenbre 2016, cioè prima dei settanta anni dalla costruzione del teatro.
In realtà purtroppo già da parecchi mesi il sindaco di Matera ha rinunciato inspiegabilmente al “progetto finanziario” , sostenendo l’ipotesi di fare acquistare direttamente il teatro Duni dalla Amministrazione di Matera e confidando su alcuni emendamenti presentati in finanziaria da alcuni parlamentari e senatori che avrebbero dovuto leggittimare tale intervento.
Da subito Carnovale ed i suoi legali hanno contestato al sindaco tale cambiamento di rotta sia perché l’ipotesi di acquisizione dell’immobile era stata già discussa alcuni mesi prima tra il sindaco ed i consulenti del teatro e si era dimostrata giuridicamente molto difficile se non impossibile da realizzare, sia perché non erachiara la disponibilità dei fondi né il valore dell’intervento ma soprattutto, ha sostenuto Carnovale, perchè così facendo si invalidavano mesi di lavoro e di trattative nonché si pregiudicava il progetto di restauro presentato dall’ arch. Acito.
Quanto preannunciato da Carnovale e dai legali della “Teatro Duni srl” in realtà è accaduto.
Ovvero: il “progetto finanziario”, elaborato dai consulenti della “Duni srl” non è andato avanti, gli emendamenti parlamentari sono risultati inefficaci e l’amministrazione non è ancora riuscita a proseguire l’ipotesi di acquisto, la Navona srl ritiene inoltre inefficace anche l’ ultimo appello che il sindaco De Ruggieri ha rivolto al ministro Dario Franceschini per essere aiutato a risolvere i problemi del teatro Duni, essendo il teatro ancora nelle mani di proprietari privati.
La Navona srl è comunque lieta di annunciare che cercherà insieme alla proprietà del teatro Duni di andare avanti… E grazie alla agiblitità appena riconfermata , spera di concentrare le proprie attenzioni nelle attività congressuali e convegnistiche
La Navona srl sta immaginando di creare un ufficio permanente con sede nel teatro che riesca a monitorare ed organizzare convegni e congressi nel teatro, una Agenda unica dei congressi di Matera capitale europea 2019 “ da allestire nel teatro , magari con il patrocinio non oneroso delle istituzioni pubbliche.
Navona srl
Ragionamento che non fa una grinza !!! Solo. Eh a questo punto donate il teatro Duni alla città altrimenti altro che furbizia !! La città di Matera deve ristrutturare il teatro …..voi dovete gestirlo e poi vi rimarrà un bene con un valore triplicato che poi venderete !! Bravi !!! Non vi saziate MAI !!!!
senza soldi non si cantano messe! Ma davvero c’è qualcuno che crede possibile mettere soldi pubblici in una struttura privata? A questo lo Stato non è ancra arrivato, almeno a livello ufficiale, poi a sua insaputa………….ma in questo caso è…….troppo saputo!