«Un momento di ripartenza, un momento bello di socialità, soprattutto un momento di qualità made in Basilicata. Tenevamo molto a esser presenti a questa iniziativa sia con il nostro patrocinio sia con la presenza fisica per delega del presidente Bardi. È un risultato certamente importante della partnership con il Conservatorio che proseguirà, di qui in avanti, con una programmazione su tutta la regione, anche con il coinvolgimento dell’Azienda ospedaliera di Potenza, e avrà, tra l’altro, carattere itinerante per portare l’arte, la musica e il canto, nella società civile». Così Dina Sileo, consigliere delegato alle attività di promozione culturale per il rilancio e lo sviluppo socio-economico della Basilicata, a margine della prima serata di “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, su libretto di Felice Romani, all’Auditorium del Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza, mercoledì 20 ottobre e in replica giovedì 21 ottobre.
igioso, voluto e organizzato dal Conservatorio di musica-Istituzione di alta Cultura del capoluogo lucano, a cui la Regione Basilicata ha contribuito come partner istituzionale nell’ambito delle azioni di sostegno e valorizzazione di iniziative culturali di qualità, capaci di essere d’impulso e far leva sull’economia del territorio, specialmente in questi tempi di ripresa e ripartenza dopo lo stop forzato, imposto dall’emergenza sanitaria. E intanto, già si guarda a ulteriori sviluppi dell’iniziativa: «Nelle intenzioni – ha aggiunto la consigliera regionale Sileo – avremmo voluto esportare questa rappresentazione lirica a Piacenza per rafforzare il gemellaggio con la città di Potenza nel nome del Patrono San Gerardo. I tempi troppo stretti purtroppo non ce l’hanno consentito, ma sarà sicuramente un prossimo tassello da aggiungere in programma l’anno prossimo».
Apprezzamento e grande entusiasmo per il pubblico, tornato a riempire ogni posto utile dell’Auditorium, dopo che le più recenti disposizioni governative hanno fatto cadere il limite alla capienza delle sale, pur restando l’obbligo di esibire all’ingresso il green pass.
«Un risultato raggiunto – ha detto M° Felice Cavaliere, Direttore del Conservatorio “G. da Venosa” – grazie a un notevole impegno e alla bella sinergia sperimentata con la Regione, un fatto non solo formale, ma anche sostanziale. Uno sforzo sinergico, che ha coinvolto anche l’Amministrazione civica e l’Associazione “Amici del Gesualdo”, in linea con l’obiettivo di apertura al territorio con cui ho inteso caratterizzare il mio mandato. Un appuntamento dalla duplice valenza: formativa, con risorse tutte interne, senza alcun intervento esterno. E simbolica: segnale di ripresa nella speranza di lasciarci alle spalle questo terribile anno e mezzo. Ora tocca ricucire e da qui ripartire. Tra le prossime iniziative: un convegno di musicologia su Francesco Stabile il 25 e 26 ottobre e “Donatori di note” un progetto finanziato dal Ministero che porterà la musica del Conservatorio all’Ospedale San Carlo».
L’opera lirica in due atti eseguita dai solisti, dal Coro e dall’Orchestra del Conservatorio “G. da Venosa” si è avvalsa della professionalità di Luciano Branno Direttore del coro e di Gerardo Spinelli alla regia. L’orchestra è stata diretta dal Maestro Francesco Ivan Ciampa che ha spiegato così il valore dell’esecuzione: «Una gioia proporre al pubblico un’opera così importante che – ha detto il M° Francesco Ivan Ciampa Direttore d’orchestra, originario di Avellino, al suo primo anno di insegnamento al Conservatorio di Potenza – viene eseguita in tutto il mondo. Mettere in scena un’opera lirica per intero non è cosa semplice e richiede tantissimo impegno considerando che vengono a confluire tantissime arti contemporaneamente sul palcoscenico, dai coristi agli orchestrali, dai cantanti solisti all’apparato di addetti alle scene. La soddisfazione più grande è che si sia riusciti a farlo con le sole forze del nostro Conservatorio».